Buongiorno, cerco riscontro su una rimostranza del solito inquilino in merito alla sistemazione del cortile di cui sono proprietaria. Visto che la mia abitazione è sprovvista di uno spazio da adibire a scantinato, ho parlato col geometra per aggiungere questa pertinenza sul retro dell'immobile. Ovviamente verrebbe fatto tutto a norma di legge in quanto l'aggiunta si troverebbe vicino ad un muro di confine e lungi da me l'idea di creare contestazioni che non ho mai avuto in trent'anni con i confinanti. Ebbene, l'inquilino, preso atto che la struttura che verrà agganciata al muro perimetrale (combaciante col garage datogli in affitto) porterà all'oscuramento di un punto luce (no finestra) con grata, ha già iniziato a parlare di avvocati. Il geometra sostiene che, in quanto proprietaria, posso fare ciò che voglio del mio immobile. Io sono sempre meno convinta di questo "onore". Per uno sgabuzzino non voglio smuovere avvocati, però avrei un'impresa in loco che potrebbe unire due lavori e pertanto creare disagio una volta sola. A voi l'onere di chiarirmi le idee.