Gai Salgai

Membro Junior
Proprietario Casa
Gent.mi,
da circa 3 anni abbiamo ereditato un immobile situato in piccolo comune campano. Non avendo alcuna necessità di utilizzare detto immobile ed essendo il mercato immobiliare in detto Comune super-depresso nel 2017 abbiamo chiuso tutte le utenze (elettricità, gas e acqua potabile) e abbiamo chiesto al Comune di avere la riduzione del 50% della base imponibile per dette imposte.
Il Comune ha risposto che in base al loro regolamento dobbiamo comunque pagare il 100% perché l'immobile risulta allacciato al sistema fognario e che quindi l'immobile viene assunto come abitabile o agibile ai soli fini fiscali.
Abbiamo presentato una nuova istanza argomentando che la fogna non è utilizzabile in assenza della fornitura di acqua e che se anche venisse abitato in queste condizioni ciò contravverrebbe comunque ai regolamenti di igiene pubblica.
Dopo quasi due mesi il Comune non ha ancora risposto e la scadenza del 18 giugno è vicina.
La mia domanda è: possiamo pagare il 50% invocando il principio del "Silenzio Assenso"?
Vi ringrazio in anticipo per le risposte e vi saluto cordialmente
Gai Salgai
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
La norma prevede che la base imponibile è ridotta del 50 per cento per i fabbricati dichiarati inagibili o inabitabili e di fatto non utilizzati.
L'immobile quindi non deve essere utilizzato, ma deve essere dichiarato inagibile o inabitabile. Deve sussistere un degrado fisico sopravvenuto (fabbricato diroccato, pericolante, fatiscente e simile) o una obsolescenza funzionale, strutturale e tecnologica, non superabile con interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria, bensì con interventi di restauro e risanamento conservativo e/o di ristrutturazione edilizia, ai sensi del vigente regolamento urbanistico edilizio comunale e delle leggi regionali vigenti in materia di classificazione degli interventi edilizi.
Nel caso in cui l’agevolazione sia confermata dall’Ufficio, la condizione di inagibilità o inabitabilità ha valenza esclusivamente fiscale, non comportando, quindi, la automatica decadenza di certificazioni di abitabilità/agibilità, o in altro modo definite, a suo tempo rilasciate dai competenti uffici tecnici comunali.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Per ottenere la riduzione al 50% dell'IMU occorre presentare una richiesta apposita con allegata una relazione tecnica, sottoscritta da un tecnico abilitato, con documentazione fotografica che attesti l'inagibilità dell'immobile a seguito della quale l'ufficio tecnico comunale, eventualmente con apposito sopralluogo, riconoscerà l'inagibilità. E' necessario che gli impianti della luce e dell'acquedotto siano slacciati. A seguito del nulla osta dell'ufficio tecnico, l'ufficio IMU riconoscerà la riduzione prevista. L'inagibilità è riconosciuta se la copertura è pericolante o parzialmente assente, se gli impianti ed i servizi igienici sono inutilizzabili.
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
occorre presentare una richiesta apposita con allegata una relazione tecnica, sottoscritta da un tecnico abilitato
In alternativa, il contribuente ha facoltà di presentare una dichiarazione sostitutiva ai sensi del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445.
I comuni possono disciplinare le caratteristiche di fatiscenza sopravvenuta del fabbricato, non superabile con interventi di manutenzione.
 

Gai Salgai

Membro Junior
Proprietario Casa
Vi ringrazio ma temo che il Comune stia facendo il giochino del "gatto col topo" perché il paese è piccolissimo (4 mila abitanti) e tutti sanno che l'immobile non è utilizzato di fatto.
Qualcuno può consigliarmi sul modo migliore di procedere?
Visto che il Comune non ha risposto alla mia istanza, dopo 60 giorni posso invocare il principio del silenzio assenso pagando comunque il 50%?
Grazie ancora
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
L'inagibilità viene dichiarata dall'ufficio tecnico comunale a seguito di una perizia di tecnico abilitato con relativa documentazione fotografica. L'ufficio IMU riconoscerà l'agevolazione solo se appositamente richiesta ed in possesso della accertata inagibilità.
 

Gai Salgai

Membro Junior
Proprietario Casa
Rispondo a Nemesis: nessuno ha precisato che l'immobile sia inagibile. Sono Io che ho scritto al Comune dichiarando che l'immobile si è reso inabitabile perché non avendo intenzione di abitarlo abbiamo chiuso tutte le utenze (luce, gas e acqua potabile).
Infatti, l'anno scorso il Comune ha già sospeso l'addebito della tassa rifiuti (che a causa della loro inefficienza amministrativa è uno dei comuni con la tariffa più alta d'Italia) ma in quella occasione il segretario comunale ha precisato che il regolamento IMU/TASI del Comune prevede che essendo l'immobile ancora allacciato alla fogna comunale dobbiamo comunque pagare il 100% di IMU e anche della TASI anche nel mio caso (credo sia l'unico Comune in Italia che applica le due imposte a tutti (residenti e non residenti sia sugli immobili abitati sia su quelli disabitati ... ).
Francamente, mi sembra un abuso enorme perché qualcuno mi dovrebbe spiegare come si fa ad utilizzare i servizi igienici (cioè la fogna del Comune) se non di dispone di acqua in casa ....
Grazie ancora a tutti
 

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