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<blockquote data-quote="vittorievic" data-source="post: 485265" data-attributes="member: 57767"><p>Prima di tutto ti devo dire che non sono un avvocato; pratico l'ambiente dei tribunali in qualità di perito.</p><p>Cosa vuoi che ti dica: a sentire la tua versione l'avvocato a cui ti sei rivolta sembrerebbe essere una persona poco corretta ed essere un "piccolo" evasore fiscale (ha chiesto in nero il 25% del suo onorario).</p><p>Per quanto riguarda la "Bozza di parcella" questo termine dovrebbe essere un sinonimo di "Avviso di Parcella" o meglio di "Fattura Proforma".</p><p>Tutti questi documenti precedono l’emissione della fattura definitiva perché servono per giustificare l' incasso di emolumenti.</p><p>Se non sono compilati come le fatture definitive, oppure, se lo sono, riportano in calce la dicitura "avviso di parcella che non costituisce fattura o altro documento fiscale” e/o “all’atto del pagamento verrà emessa regolare fattura”, non hanno alcun valore fiscale. Quindi possono anche non essere dichiarati, soprattutto se scritti su fogli isolati e senza intestazione.</p><p>Diciamo che per la maggior parte questi sono documenti informali che vengono usati dai professionisti per informare il cliente sull’entità dell’onorario e per essere pagati in anticipo: per gli artigiani, rispetto alla consegna del lavoro o di un bene, mentre per gli avvocati, per essere pagati in anticipo rispetto alla sentenza.</p><p></p><p>ti ho già risposto nell'altro intervento l'importo è soggetto a contrattazione tra le parti. Comunque il principio corretto è che non è consentita la retroattività: gli aumenti vanno calcolati dal momento della entrata in vigore delle nuove tariffe.</p><p>Secondo me, visto la fine dei rapporti amichevoli, ditegli quello che pensate di lui, trovate un accordo e chiedete fattura comprensiva dei 4000 € versati a titolo di anticipo (visto che lui così li considera).</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="vittorievic, post: 485265, member: 57767"] Prima di tutto ti devo dire che non sono un avvocato; pratico l'ambiente dei tribunali in qualità di perito. Cosa vuoi che ti dica: a sentire la tua versione l'avvocato a cui ti sei rivolta sembrerebbe essere una persona poco corretta ed essere un "piccolo" evasore fiscale (ha chiesto in nero il 25% del suo onorario). Per quanto riguarda la "Bozza di parcella" questo termine dovrebbe essere un sinonimo di "Avviso di Parcella" o meglio di "Fattura Proforma". Tutti questi documenti precedono l’emissione della fattura definitiva perché servono per giustificare l' incasso di emolumenti. Se non sono compilati come le fatture definitive, oppure, se lo sono, riportano in calce la dicitura "avviso di parcella che non costituisce fattura o altro documento fiscale” e/o “all’atto del pagamento verrà emessa regolare fattura”, non hanno alcun valore fiscale. Quindi possono anche non essere dichiarati, soprattutto se scritti su fogli isolati e senza intestazione. Diciamo che per la maggior parte questi sono documenti informali che vengono usati dai professionisti per informare il cliente sull’entità dell’onorario e per essere pagati in anticipo: per gli artigiani, rispetto alla consegna del lavoro o di un bene, mentre per gli avvocati, per essere pagati in anticipo rispetto alla sentenza. ti ho già risposto nell'altro intervento l'importo è soggetto a contrattazione tra le parti. Comunque il principio corretto è che non è consentita la retroattività: gli aumenti vanno calcolati dal momento della entrata in vigore delle nuove tariffe. Secondo me, visto la fine dei rapporti amichevoli, ditegli quello che pensate di lui, trovate un accordo e chiedete fattura comprensiva dei 4000 € versati a titolo di anticipo (visto che lui così li considera). [/QUOTE]
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