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Testo
<blockquote data-quote="virgilio" data-source="post: 7983" data-attributes="member: 3272"><p>In seguito ad ordinanza ed ingiunzione dell'anno 1999 emessa dal capo ripartizione tecnica urbanistica del mio comune nei miei confronti per"presunti lavori edilizi in difformità alla concessione di contributo ai sensi dell'O.M. 230/84 ad un mio fabbricato civile";</p><p>il sottoscritto di sua iniziativa fece il ricorso amministrativo al Capo dello Stato in data 12-11-199, anzichè al TAR, nel contempo con un proprio Avvocato dovette affrontare anche la Causa Penale in Tribunale conclusasi il 21-02-2005 con sentenza di assoluzione a norma art. 530 comma 2 del Cpp.anche se:</p><p>1) io, dimostrai di non aver commesso, e ne tanto meno consumato alcun reato edilizio; </p><p>2) e gli stessi tecnici del Comune, dovettero ammettere che: l'ingiunzione nei miei confronti, per disguidi tecnici di ufficio, fu concepita a tavolino, perciò falsa, per non aver mai eseguito, il dovuto sopralluogo tecnico.</p><p>Nell'anno 2005, non avendo ancora ottenuto alcuna risposta dal Capo dello Stato per il mio ricorso Amministartivo inoltrato nel 1999; trasmise subito la copia della sentenza penale di assoluzione emessa dal G.O.T.</p><p>Nell'anno 2009, mi fu risposto dallo stesso Ministero dei lavori Pubblici che: era stata inviata la relazione ministeriale al Consiglio di Stato in data 22-12-2008.</p><p>Da quel momento il sottoscritto è ancora in attesa del suo ricorso amministrativo;</p><p>è normale che dal 1999 a tutt'oogi non ha ottenuto ancora alcun esito? E come potrebbe essere possibile sollecitarlo?</p><p>Intanto è regolare, prima dell'esito del ricorso inoltrato al Capo dello Stato, chiedere qualche conc. edilizia e/o di ristrutturazione, per il fabbricato civile in discussione? Visto che il sottoscritto non ha commesso alcun reato penale, come da sentenza richiamata? </p><p>Come posso in definitiva far valere tutti i miei diritti?</p><p>Grazie a tutti, per le risposte e suggerimenti che sicuramente mi invierete; e Saluti a tutti.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="virgilio, post: 7983, member: 3272"] In seguito ad ordinanza ed ingiunzione dell'anno 1999 emessa dal capo ripartizione tecnica urbanistica del mio comune nei miei confronti per"presunti lavori edilizi in difformità alla concessione di contributo ai sensi dell'O.M. 230/84 ad un mio fabbricato civile"; il sottoscritto di sua iniziativa fece il ricorso amministrativo al Capo dello Stato in data 12-11-199, anzichè al TAR, nel contempo con un proprio Avvocato dovette affrontare anche la Causa Penale in Tribunale conclusasi il 21-02-2005 con sentenza di assoluzione a norma art. 530 comma 2 del Cpp.anche se: 1) io, dimostrai di non aver commesso, e ne tanto meno consumato alcun reato edilizio; 2) e gli stessi tecnici del Comune, dovettero ammettere che: l'ingiunzione nei miei confronti, per disguidi tecnici di ufficio, fu concepita a tavolino, perciò falsa, per non aver mai eseguito, il dovuto sopralluogo tecnico. Nell'anno 2005, non avendo ancora ottenuto alcuna risposta dal Capo dello Stato per il mio ricorso Amministartivo inoltrato nel 1999; trasmise subito la copia della sentenza penale di assoluzione emessa dal G.O.T. Nell'anno 2009, mi fu risposto dallo stesso Ministero dei lavori Pubblici che: era stata inviata la relazione ministeriale al Consiglio di Stato in data 22-12-2008. Da quel momento il sottoscritto è ancora in attesa del suo ricorso amministrativo; è normale che dal 1999 a tutt'oogi non ha ottenuto ancora alcun esito? E come potrebbe essere possibile sollecitarlo? Intanto è regolare, prima dell'esito del ricorso inoltrato al Capo dello Stato, chiedere qualche conc. edilizia e/o di ristrutturazione, per il fabbricato civile in discussione? Visto che il sottoscritto non ha commesso alcun reato penale, come da sentenza richiamata? Come posso in definitiva far valere tutti i miei diritti? Grazie a tutti, per le risposte e suggerimenti che sicuramente mi invierete; e Saluti a tutti. [/QUOTE]
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