griz

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@griz, il BCNC non può essere oggetto d'atto. E' un diritto che è connesso all'immobile indicato come dominante.
abbiamo già detto che si tratta di una situazione anomala: gigipet dice che il BCNC è di sua proprietà esclusiva che è evidentemente una contraddizioni in termini, quello che io consiglio è di fatto un atto di rettidfica catastale contestuale alla cessione di uno dei C/2 che si pensa di vendere, giusto per risolvere un'anomalia che altrimenti rimarrebbe ai posteri
 

Gigipet

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Grazie per gli spunti ricevuti.
Non credo abbia molta importanza ora andare a ritroso per comprendere le origini del problema, preferisco ragionare su come può essere risolverlo.
In base a quanto dice Gianco, che ringrazio, il BCNC in questione di fatto non è più di mia esclusiva proprietà, seppure formalmente risulti ancora io il proprietario esclusivo. Allo stesso tempo non può essere oggetto di atto in quanto è un diritto connesso ai sub indicati come dominanti.
Mi sembra il classico cane che si morde la coda...da quanto leggo intuisco che si potrebbe fare un atto in cui si trasferisce una quota di proprietà del BCNC a ciascun proprietario dei sub dominanti (o addirittura al condominio, anche se la vedo più difficile), ma cosa succede nel caso di rifiuto da parte di uno dei proprietari ad una tale stipula? Resto con il classico "cerino" in mano?
Quindi, vorrei capire una volta per tutte cosa comporta questo "cerino": come dice Gianco, significa avere in carico tutte le eventuali spese di manutenzione straordinaria, e questo riesco a capirlo. Mentre, per quanto riguarda le tasse, come è inquadrato questo BCNC? Da un altro forum presente nel portale (si parlava di un locale caldaia condominiale), mi sembrava di aver capito che l'IMU grava anche sui BCNC, mi confermate? E la Tari? Altro?
 

griz

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fiscalmente il BCNC non ha rendita quindi diventerebbe difficile (impossibile) stimare il valore sul quale applicare i calcolo delle imposte, il suo valore viene idealmente ripartito sugli immobili che vi hanno diritto.
Un esempio pratico: un condominio di X appartamenti ha come BCNC un parco molto grande con alberi secolari, il valore di un appartamento è tale da comprendere anche il valore del parco in quota parte
 

Gianco

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Nel momento in cui il C/2 diventa BCNC cessa di essere un immobile di proprietà individuale. Pertanto, scompare dall'elenco degli immobili di proprietà del singolo, passando nell'elenco delle parti comuni non censibili, quindi non soggette ad alcun balzello.
 

Daniele 78

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Nel momento in cui il C/2 diventa BCNC cessa di essere un immobile di proprietà individuale. Pertanto, scompare dall'elenco degli immobili di proprietà del singolo, passando nell'elenco delle parti comuni non censibili, quindi non soggette ad alcun balzello.
Però una curiosità per gli intestatari come funziona?? Un C/2 per sua ragione (come del resto le altre unità private) ha come intestatario uno o più proprietari o usufruttuari o nudi proprietari...però per fare la variazione in BCNC il catasto ti richiede comunque la presentazione a nome di un proprietario.
Ora un conto quando il BCNC ,caso tipo di una casa con più subalterni, (divisa in più appartamenti) ed una parte comune (il giardino o il posto auto) è riferito ad alla stessa proprietà dei sub privati (in quanto tutti gli immobili).
In questo caso il BCNC è di proprietà del singolo...in quanto il singolo è proprietario di tutti gli alloggi (per cui un eventuale variazione non sarebbe un problema).

In questo caso tu come la faresti?? Essendo per forza in un condominio con tanti proprietari diversi?? io presenterei il BCNC a nome dell'intestatario del C/2 e dopo fare i la cessione gratuita di quote di proprietà davanti al notaio, anche perchè trasferisco anche parte del possesso. Cosa ne pensi??

Questo anche perchè per accedere alle loro proprietà (vedi gli altri condomini), devono passare per forza da una proprietà che attualmente è inquadrata NON come parte comune ma come altra proprietà privata. Dimmi se sbaglio.
 

Gianco

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Occorre presentare una variazione per cambio d'uso da C/2 a partita "A", BCNC a firma del solo proprietario.
Non possono essere stipulati atti di BCNC.
Eventualmente in sede di riunione condominiale si dà atto della decisione unilaterale.
Il tutto viene confermato con la rappresentazione dell'elaborato planimetrico nel quale il C/2 non esiste, essendo un residuo di frazionamento di altri C/2 o di altre U.i.U..
 

Daniele 78

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Occorre presentare una variazione per cambio d'uso da C/2 a partita "A", BCNC a firma del solo proprietario.
Non possono essere stipulati atti di BCNC.
Eventualmente in sede di riunione condominiale si dà atto della decisione unilaterale.
Il tutto viene confermato con la rappresentazione dell'elaborato planimetrico nel quale il C/2 non esiste, essendo un residuo di frazionamento di altri C/2 o di altre U.i.U..
Però posso stipulare un atto dove oltre a trasferire la proprietà dell'immobile (C/2 , A/1, A/2, A/3 ecc.) cito la comproprietà del BCNC con le altre unità abitative, e visto che il catasto mi permette la rappresentazione è utile farci riferimento. Al notaio serve anche la piantina del BCNC perchè ne può decrivere l'oggetto in atto e trasferirlo a tutte le unità presenti (ovviamente in parti uguali).
 

Gianco

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Se l'oggetto del rogito è un immobile ben definito ed identificato, va da sé che le parti condominiali sono tali anche se non vengono indicate specificatamente nella stipula.
 

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