Innanzitutto il creditore deve ottenere dal Tribunale il decreto ingiuntivo, e aspettare che diventi esecutivo. Infatti il debitore, dopo che gli è stato notificato il decreto, ha la possibilità di proporre opposizione.
Il mio debitore non ha mai ritirato le notifiche: era all'oscuro di tutto quindi sono decorsi i 40 gg. senza che lui facesse opposizione. Allora il mio avvocato gli ha notificato il precetto, e lui non l'ha ritirato. Ma penso che anche se l'avesse ritirato non avrebbe pagato.
Non restava che pignorare il pignorabile per recuperare almeno in parte il mio credito.
Io ho ottenuto le informazioni dall'agenzia investigativa e le ho passate al mio avvocato.
Non so come si sia svolto l'iter di lì in avanti.
Sta di fatto che la banca del debitore (cosiddetto "terzo pignorato") ha ricevuto una comunicazione (penso dall'ufficiale giudiziario) in base alla quale il suo conto è stato bloccato e la somma tenuta a mia disposizione. Ma non l'ho incassata subito: il mio avvocato ha presentato istanza al Tribunale che ha emesso il decreto di assegnazione a mio favore. Quando questo decreto è stato notificato alla banca del debitore, quella banca mi ha bonificato la somma.
Nel caso in cui si voglia pignorare il quinto dello stipendio la procedura è analoga, solo che il "terzo pignorato" è il datore di lavoro del debitore.