davidemarco

Membro Attivo
Proprietario Casa
Il Comune di residenza di mia moglie sta dando la caccia ai falsi residenti. Bisogna premettere che la casa di proprietà di mia moglie si trova in una zona di mare.
Viene contestata va validità della residenza, avuta DIECI ANNI orsono, in quanto io risiedo nella città ed abito nella casa di proprietà di mio figlio. Il Comune sostiene che ci sono diverse sentenze che non ritengono valide le due diverse residenze di due coniugi non legalmente separati.
Come posso contestare tutto questo.
Grazie per i consigli.
 

oliveri tomaso

Membro Attivo
Proprietario Casa
La sentenza della cassasine del 2010 è ststa emessa da una sola sezione perciò non fa legge ed una sentenza contraria ne anullerebbe la validita e se tua moglie puo dimostrare con la sua reale presenza nell'abitazione , dimostrabile anche con i consumi ,
puo contestare ; il comune di mia moglie le ha chiesto un atto sostitutivo dell'atto notorio nel quale dichira la sua reale abitazione nell'appartamento di sua eslusiva proprieta , la falsita delle dichiarazioni è perseguibile penalmente .
 

essezeta67

Membro Senior
Proprietario Casa
Il comune di tua moglie sta cercando tutti i modi possibili per far cassa e quindi vorrebbe far passare la casa di tua moglie come seconda abitazione ai fini ICI e IMU.
Per quanto riguarda l'ICI nessuna norma impediva ai coniugi di avere abitazione separate.
Per quanto riguarda l'IMU, le nuove norme stabiliscono che due coniugi aventi due abitazioni separate
MA SITE NELLO STESSO COMUNE, per godere entrambi di agevolazioni prima casa ci deve essere una sentenza di separazione (altrimenti non si spiega il perchè due persone che abitano vicine non debbano vivere insieme).
Se invece le due abitazioni sono site in due comuni diversi, possono godere entrambe dell'agevolazione IMU prima casa senza alcuna sentenza di separazione.
Saluti.
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
Per quanto riguarda l'ICI nessuna norma impediva ai coniugi di avere abitazione separate.
Certamente non c'era nessuna norma che lo impediva. La norma istitutiva dell'ICI prevedeva però che l'abitazione principale era "quella nella quale il contribuente, che la possiede a titolo di proprieta', usufrutto o altro diritto reale, e i suoi familiari dimorano abitualmente". Per il diritto al trattamento fiscale privilegiato dell'abitazione principale, quindi, non era sufficiente che il contribuente dimorasse abitualmente nell'unità immobiliare se i "suoi familiari" avevano la loro dimora abituale altrove.
 

davidemarco

Membro Attivo
Proprietario Casa
Eccomi, chiedo scusa ma ero fuori casa.
Allora vi relaziono sul caso da mè postato.
Mi sono recato presso il Comune con tutti i documenti per dimostrareche quella è una residenza vera e non fittizia. Il Funzionario comunale molto gentile mi ha chiesto soltanto di dimostrare che io non avessi avuto su tutto il territorio italiano una prima casa facendomi, oerò,rilevare che a loro risulta che io sono possessore di un altro appartamento. Documenti alla mano ho potuto dimostrare che quell'appartamento era di mio padre lasciatomi in eredità e che su quella casa io sempre pagato l'ICI ed ora l'IMU come seconda casa e che io vivo nella casa di mio figlio il quale, a sua volta, paga l'IMU come prima casa.
Stessa dichiarazione la dovuta fornire, per iscritto, anche mia moglie.
Le motivazioni addotte sono state accettate per cui la pratica è stata pertanto archiviata.
Questo vi dovevo e vi ringrazio tutti per la collaborazione prestata.
 

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