Qui ogni 10 metri devi giustificare il perché hai percorso 10 metri.
La questione della residenza è meno complicata di quanto ti possa sembrare.
E' importante che tu abbia un
contratto di locazione intestato a tuo nome stipulato e firmato col proprietario. Lo presenti all'Anagrafe, unitamente al modulo da compilare per dichiarare la residenza, e l'Anagrafe provvede a registrarla a quell'indirizzo.
Scrivi il tuo cognome sulle targhette del citofono/cassetta delle lettere/porta dell'appartamento. Così quando passano i vigili constatano che abiti lì, anche se non ti trovano in casa perché sei al lavoro o uscita per qualsiasi motivo. Eventualmente chiedono info ai vicini di casa.
Soltanto se il contratto di locazione non è ancora stato registrato all'Agenzia delle Entrate (ci sono 30 giorni di tempo dalla stipula) qui a Torino l'Anagrafe chiede di allegare fotocopia del documento di identità del proprietario. Per evitare che la persona presenti un contratto fasullo.
La dichiarazione di assenso del proprietario è necessaria solo quando chi dichiara la residenza non è intestatario di un contratto, ma raggiunge un conduttore col quale non ha rapporti né di parentela né affettivi.
Praticamente con un contratto di locazione (anche parziale) dell'immobile intestato a te, puoi fare la pratica all'Anagrafe. Non occorre l'assenso del proprietario.
Consulta nel sito del Comune di Milano l'elenco della documentazione da presentare all'Anagrafe allegata alla dichiarazione di residenza.
Come puoi notare, si tratta di una "dichiarazione", non di una "richiesta" di residenza al Comune.
Perché la residenza non si "chiede".
Si "dichiara"; allegando il titolo che attesti la regolare proprietà/possesso/ detenzione dell'immobile dove si abita.