uva

Membro Storico
Proprietario Casa
lo affitta come camera in casa condivisa
E' un espediente (irregolare) per pagare meno tasse:
mantenendo la residenza in quell'immobile la proprietaria non paga l'IMU. Però se lei vive altrove per essere in regola dovrebbe spostarla nella casa in cui abita realmente.

non è d'accordo per la residenza
Il proprietario/locatore non si può opporre.
Il conduttore non necessita del suo consenso per registrare la residenza nella casa che affitta. Basta presentare all'Anagrafe comunale un regolare contratto di locazione.
Se locatore e conduttore risultano entrambi residenti nello stesso immobile ma non hanno alcun vincolo né di parentela né affettivo, formano due famiglie anagrafiche distinte. Così tengono separati stato di famiglia e Isee.
 

griz

Membro Storico
Professionista
Io consiglierei di tenere la residenza a casa dei tuoi e lavorare a Milano, potrai alloggiare dove e come ti pare senza necessità di scontrarti coi vari proprietari
 

Laura Lollo

Membro Junior
Conduttore
Io consiglierei di tenere la residenza a casa dei tuoi e lavorare a Milano, potrai alloggiare dove e come ti pare senza necessità di scontrarti coi vari proprietari
Buongiorno, non ho più la famiglia. In tre anni ho perso mamma, papà e patrigno. Ho la mia attività in Lombardia, e partecipo molto spesso a bandi della regione, per cui devo essere residente qui. Non ho altre alternative.
 

Laura Lollo

Membro Junior
Conduttore
E' un espediente (irregolare) per pagare meno tasse:
mantenendo la residenza in quell'immobile la proprietaria non paga l'IMU. Però se lei vive altrove per essere in regola dovrebbe spostarla nella casa in cui abita realmente.


Il proprietario/locatore non si può opporre.
Il conduttore non necessita del suo consenso per registrare la residenza nella casa che affitta. Basta presentare all'Anagrafe comunale un regolare contratto di locazione.
Se locatore e conduttore risultano entrambi residenti nello stesso immobile ma non hanno alcun vincolo né di parentela né affettivo, formano due famiglie anagrafiche distinte. Così tengono separati stato di famiglia e Isee.
Lei vive nel suo monolocale adiacente. Ha praticamente suddiviso la sua casa in due immobili ben distinti con due entrate separate. Quello che però chiede è che l'immobile in affitto non venfa registrato come affitto di un monolocale (che lo è a tutti gli effetti) ma bensì come una stanza in appartamento condiviso. E infatti sono consapevole che siamo due famiglie anagrafiche distinte. Forse non vuole nessun residente in quanto ha timore del controllo da parte del comune (il vigile si accorgerebbe che non è una "stanza" ciò che affitta!)
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
Ha praticamente suddiviso la sua casa in due immobili ben distinti con due entrate separate.
Probabilmente non ha svolto le pratiche urbanistiche e catastali relative alla divisione dell'immobile in due unità separate. E teme i controlli.

Comunque sia, se tu stipuli con la signora un contratto di locazione che viene registrato all'Agenzia delle Entrate e lo presenti all'Anagrafe, sposti lì la tua residenza.
Se controllando i dati catastali (scritti nel contratto e nel mod.RLI che si presenta all'Ag. Entrate per la registrazione) risultano due persone (tu e la proprietaria) residenti nello steso immobile, è possibile tenere gli stati di famiglia separati, come già detto.
 

Laura Lollo

Membro Junior
Conduttore
Probabilmente non ha svolto le pratiche urbanistiche e catastali relative alla divisione dell'immobile in due unità separate. E teme i controlli.

Comunque sia, se tu stipuli con la signora un contratto di locazione che viene registrato all'Agenzia delle Entrate e lo presenti all'Anagrafe, sposti lì la tua residenza.
Se controllando i dati catastali (scritti nel contratto e nel mod.RLI che si presenta all'Ag. Entrate per la registrazione) risultano due persone (tu e la proprietaria) residenti nello steso immobile, è possibile tenere gli stati di famiglia separati, come già detto.
Grazie infinite 🙏e comunque, credo proprio che rinuncerò a questo immobile. Ho passato talmente tante grane e speso talmente tanti soldi per proprietari truffaldini e manipolatori, e ora sono emozionalmente sfinita. Darò al mio coinquilino il preavviso che per Gennaio 2024 mi sposto altrove. Ovviamente con la speranza di trovare almeno un proprietario onesto sul mio percorso. Prima però devo risolvere un futuro problema di residenza, a meno che il mio attuale coinquilino accetti di "tenermi" qui per un po' di tempo. Sta roba della residenza è davvero ridicola. Ho vissuto 20 anni in UK e non vige la regola che devi dichiarare l'esatta posizione di dove vivi perché non tutti possono garantire di rimanere nello stesso immobile per anni. Sei residente nel Regno Unito, fine della storia. Qui ogni 10 metri devi giustificare il perché hai percorso 10 metri.
Non ho parole davvero.

🙄
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
credo proprio che rinuncerò a questo immobile.
Se ti piace, non vederei problemi,... per te.

La manfrina del la proprietaria è verosimilmente legata al fatto che ha "frazionato" il suo immobile senza procedere a pratiche urbanistiche; verosimile che i locali giacciano sotto un unico identificativo catastale.
A te non porterà conseguenze: potrai chiedere la residenza e la proprietaria non potrebbe opporsi.

Chi rischia controlli ed eventuali sanzioni è la proprietaria. Qui a ragione ripeterei la frase letta sopra: "chi è causa del suo mal ...."
 

Laura Lollo

Membro Junior
Conduttore
Se ti piace, non vederei problemi,... per te.

La manfrina del la proprietaria è verosimilmente legata al fatto che ha "frazionato" il suo immobile senza procedere a pratiche urbanistiche; verosimile che i locali giacciano sotto un unico identificativo catastale.
A te non porterà conseguenze: potrai chiedere la residenza e la proprietaria non potrebbe opporsi.

Chi rischia controlli ed eventuali sanzioni è la proprietaria. Qui a ragione ripeterei la frase letta sopra: "chi è causa del suo mal ...."
Ok, allora la valuterò....😊 ma se lei accetta la residenza, perché appunto, da quanto mi è stato detto, non affitta a chi chiede la residenza. Anche se dopo il nostro incontro, aveva assunto un atteggiamento più disponibile.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Ok, allora la valuterò....😊 ma se lei accetta la residenza, perché appunto, da quanto mi è stato detto, non affitta a chi chiede la residenza.
Mi rendo conto che è antipatico bleffare.
Ma una volta firmato e registrato il contratto, tu puoi presentare richiesta di residenza presso l'immobile indicato nel contratto: e lei non può opporsi.
ps: a volte anche il Comune si comporta border line inviando al locatore una comunicazione che in termini parla di "accettazione" della richiesta di residenza: ma è un abuso, ed in genere si applica non tanto al titolare del contratto di locazione, ma ad eventuali ricongiungimenti familiari, ospiti, ecc:
che io sappia mai pervenuta analoga comunicazione/modulistica se riguardava il titolare del contratto, per di più italiano.
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
Qui ogni 10 metri devi giustificare il perché hai percorso 10 metri.
La questione della residenza è meno complicata di quanto ti possa sembrare.

E' importante che tu abbia un contratto di locazione intestato a tuo nome stipulato e firmato col proprietario. Lo presenti all'Anagrafe, unitamente al modulo da compilare per dichiarare la residenza, e l'Anagrafe provvede a registrarla a quell'indirizzo.

Scrivi il tuo cognome sulle targhette del citofono/cassetta delle lettere/porta dell'appartamento. Così quando passano i vigili constatano che abiti lì, anche se non ti trovano in casa perché sei al lavoro o uscita per qualsiasi motivo. Eventualmente chiedono info ai vicini di casa.

Soltanto se il contratto di locazione non è ancora stato registrato all'Agenzia delle Entrate (ci sono 30 giorni di tempo dalla stipula) qui a Torino l'Anagrafe chiede di allegare fotocopia del documento di identità del proprietario. Per evitare che la persona presenti un contratto fasullo.

La dichiarazione di assenso del proprietario è necessaria solo quando chi dichiara la residenza non è intestatario di un contratto, ma raggiunge un conduttore col quale non ha rapporti né di parentela né affettivi.

Praticamente con un contratto di locazione (anche parziale) dell'immobile intestato a te, puoi fare la pratica all'Anagrafe. Non occorre l'assenso del proprietario.

Consulta nel sito del Comune di Milano l'elenco della documentazione da presentare all'Anagrafe allegata alla dichiarazione di residenza.

Come puoi notare, si tratta di una "dichiarazione", non di una "richiesta" di residenza al Comune.
Perché la residenza non si "chiede".
Si "dichiara"; allegando il titolo che attesti la regolare proprietà/possesso/ detenzione dell'immobile dove si abita.
 

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