riferirò alla proprietaria!
Non mi permetto di dubitare della buona fede di quella proprietaria, però sappi che anche i contratti transitori possono essere irregolari..
I proprietari che vogliono stabilire liberamente il canone ma NON voglio impegnarsi con un contratto "libero" della durata di 4 anni + 4, propongono un transitorio "fasullo".
Fanno un contratto della durata più breve (ad esempio 12 mesi come nel tuo caso) a canone libero, senza usare il modello ministeriale e senza sottoporlo all'asseverazione dei Sindacati.
Lo registrano telematicamente con RLIWeb all'Agenzia delle Entrate, che non si occupa dell'aspetto civilistico dei contratti (transitorio oppure 4 + 4, canone libero o concordato). Quindi la registrazione va a buon fine e dal punto di vista fiscale sono in regola.
Il problema sorge se l'inquilino contesta la motivazione della transitorietà e agisce per ricondurre il transitorio "fasullo" ad un contratto libero 4 + 4.
Se quella proprietaria ti propone un transitorio "fasullo" potresti avere problemi per la dichiarazione di residenza all'Anagrafe comunale?
Forse no, ma dovendo presentare all'Anagrafe il contratto per dimostrare che abiti in quell'immobile il funzionario potrebbe eccepire che il transitorio non è asseverato.
L'asseverazione è necessaria per godere delle agevolazioni fiscali (tassazione ridotta del reddito da locazione, IMU agevolata) ma penso non sia determinante per la pratica di residenza.