Frank82

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Salve a tutti
Possiedo una palazzina con sei inquilini, e siamo senza regolamento di condominio, sapevo che per legge non siamo obbligati a stilarlo e farlo controfirmare, dato che fino a dieci unità è facoltativo.... Adesso non saprei da dove iniziare, e se mi consigliate di farlo.. Grazie
 
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Dimaraz

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Possiedo una palazzina con sei inquilini, e siamo senza regolamento di condominio
Se sei il solo proprietario dell'intera palazzina ...allora non è un Condominio.

Solitamente con "inquilini" si identificano i conduttori/affittuari.

Come unico proprietario puoi imporre un tuo Regolamento ma devi farlo accettare alla sottoscrizione del contratto di affitto.

Se invece hai usato impropriamente il termine e siete 2 o più proprietari...cerca un RdC in rete, verificate la "congruità" con il vostro immobile e le vostre idee sulle tegole da seguire e lo approvate.
 

Frank82

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No intendevo dire, che sono l'unico proprietario dell'immobile, e le sei unità disponibili sono tutte occupate da inquilini....
 

uva

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se mi consigliate di farlo.
Ti consiglio di predisporre un regolamento dello stabile (non di condominio, dato che sei l'unico proprietario) e allegarlo ad ogni contratto di locazione.

Un caso analogo al tuo è stato discusso in questo thread:


anche relativamente al coinvolgimento degli inquilini per quanto riguarda i servizi comuni (post n. #13, #16)
 

uva

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quello di default nazionale
Non so se esista un Regolamento di Condominio "nazionale".
Per quanto riguarda il caso di cui parlavo nel thread che ho linkato, il proprietario della palazzina si è rivolto ad un avvocato e ad un geometra per redigere il Regolamento dello stabile (essendoci finora un unico proprietario non si tratta di condominio).
Il geometra ha elaborato le tabelle millesimali che servono per l'attribuzione delle spese comuni ai vari appartamenti e conseguenti addebiti ai relativi conduttori.
 

basty

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Tutto corretto quanto mi ha preceduto.

Ma personalmente non ritengo così indispensabile, in uno stabile con unico proprietario, redigere un regolamento "speciale".
Le norme basilari fanno riferimento al codice civile: altre regolamentazioni specifiche, in genere vengono indicate sul contratto di locazione: alla fine il regolamento dello stabile non sarebbe altro che l ripetizione degli stessi.

Diversa la questione dei millesimi: ma certamente come proprietario avrai le planimetrie e conoscerai la superficie di ciascun appartamento.
La attribuzione dei millesimi si basa sostanzialmente sulla volumetria/superficie degli alloggi: non è quindi così difficile stilare una tabella proporzionale alle superfici, e ripartire quindi le spese comuni in base ad essi.
Senza spendere in parcelle .
 

uva

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non ritengo così indispensabile, in uno stabile con unico proprietario, redigere un regolamento "speciale".
Le norme basilari fanno riferimento al codice civile: altre regolamentazioni specifiche, in genere vengono indicate sul contratto di locazione:
Il Regolamento dello stabile di un unico proprietario non è indispensabile, ma molto utile.

Nel caso che ho citato, il Regolamento è servito per disciplinare alcuni aspetti critici:
- L'utilizzo del cortile, soprattutto in merito al parcheggio bici da quando il Comune di Torino ha sponsorizzato l'installazione delle rastrelliere. Non essendo sufficienti per tutti i ciclisti del palazzo, era motivo di litigi.
- Le tende sui balconi, dato che molti inquilini le vogliono installare a loro piacimento.
- L'utilizzo del "cantinone comune", dove i conduttori depositavano oggetti che non stavano nella propria cantina individuale e poi davano la colpa al locatore se "spariva" qualcosa.
- Tutte le questioni inerenti i rumori molesti e gli orari da rispettare per non disturbare i vicini.

Fare riferimento nei contratti di locazione alle norme del Codice Civile e al Regolamento di Polizia urbana non era risolutivo; dettagliare in ogni contratto tutti gli obblighi e divieti era troppo lungo.
Per cui si scrive che il conduttore dichiara di ricevere copia del Regolamento dello Stabile e si impegna ad osservarne il contenuto.
Quando si firmano i contratti io, oltre a leggerli e spiegarli se necessario, riassumo verbalmente anche il contenuto del Regolamento in modo da responsabilizzare l'inquilino fin dall'inizio della locazione.
 

basty

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Il Regolamento dello stabile di un unico proprietario non è indispensabile, ma molto utile.
Questo era fuori discussione: non ne ho dubbi che sia una valida alternativa.

Al riguardo dei 4 esempi tipici da te citati ed eventuali altri, io invece trovo più efficace e diretto inserire dette raccomandazioni, nel singolo contratto: è vero, diventa più lungo, tipicamente 7 o 8 pagine; ma almeno è controfirmato e personalizzato. Comunque in entrambi i casi meglio non aver bisogno di avvalersene: in genere sono cause ... di perdita di tempo.

Siamo nel campo della soggettività: capisco che avere un regolamento di default sembra facilitare la cosa: ma non mi pare molto diverso dall'avere un contratto standard, da attualizzare coi dati anagrafici, catastali ed economici, e poco altro.
 

chiacchia

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FRAK 8 Per fare questa domanda significa che ci sono dei problemi, non potresti indire una riunione condominiale e fare parlare un poco tutti visto che non ne siete molti? per evitare perdite di tempo se tutti hanno un indirizzo e-mail potreste parlarne on-line e poi se è il caso vedersi per firmare il risultato ed usarlo come regolamento condominiale,
Sarebbe un casa che accettate tra voi e nessuno può negarvela e se subentra un nuovo inquilino la legge e la firma.
 

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