non ritengo così indispensabile, in uno stabile con unico proprietario, redigere un regolamento "speciale".
Le norme basilari fanno riferimento al codice civile: altre regolamentazioni specifiche, in genere vengono indicate sul contratto di locazione:
Il Regolamento dello stabile di un unico proprietario non è indispensabile, ma molto utile.
Nel caso che ho citato, il Regolamento è servito per disciplinare alcuni aspetti critici:
- L'utilizzo del cortile, soprattutto in merito al parcheggio bici da quando il Comune di Torino ha sponsorizzato l'installazione delle rastrelliere. Non essendo sufficienti per tutti i ciclisti del palazzo, era motivo di litigi.
- Le tende sui balconi, dato che molti inquilini le vogliono installare a loro piacimento.
- L'utilizzo del "cantinone comune", dove i conduttori depositavano oggetti che non stavano nella propria cantina individuale e poi davano la colpa al locatore se "spariva" qualcosa.
- Tutte le questioni inerenti i rumori molesti e gli orari da rispettare per non disturbare i vicini.
Fare riferimento nei contratti di locazione alle norme del Codice Civile e al Regolamento di Polizia urbana non era risolutivo; dettagliare in ogni contratto tutti gli obblighi e divieti era troppo lungo.
Per cui si scrive che il conduttore dichiara di ricevere copia del Regolamento dello Stabile e si impegna ad osservarne il contenuto.
Quando si firmano i contratti io, oltre a leggerli e spiegarli se necessario, riassumo verbalmente anche il contenuto del Regolamento in modo da responsabilizzare l'inquilino fin dall'inizio della locazione.