questo è solo bonismo, un contratto va rispettato come tale, se si evince che ci vuole un motivo per recedere anticipatamente ci deve essere, altrimenti è inutile fare i contratti e non rispettarli, se fosse successo al contrario? a VOI le risposte
Le risposte potrebbero essere le seguenti. E chi meglio di me ne ha la "pratica" competenza ( rivedi il puntuale concetto di Albertone sulla giustizia), essendo convivente con due anime: quella dell'inquilino (sono ben 60 anni con una trentina di contratti) e quella di piccolo proprietario (una dozzina di contratti+ quelli dei miei parenti vicini e lontani).
Attualmente sono un locatario con contratto concordato 3+2 al massimo e qualche regalino all'occorrenza...Se il mio Padrone mi dovesse fare disdetta ed è la prima risposta, Lui sì che dovrà rispettare i tempi previsti perchè se ciò non fosse l'inquilino potrebbe trovarsi in mezzo alla strada...Mentre, ed è la seconda risposta, la più importante
( è il Topic) l'inquilino che recede anticipatamente non manda in mezzo alla strada il proprietario, in senso fisico e letterale. Ci sono chiaramente delle gradualità da considerare e che fanno la differenza anche grande fra situazione e situazione. Si va dal delinquente postato da Lizzie a quello odierno di Maxximo e sono i due estremi. Ora ritornando ai contratti...I contratti ci sono e vanno rispettati distinguendo però: la prestazione di base, i particolari importanti e quelli insignificanti o di basso valore. Come ha detto un altro postante
la prestazione di base è che il locatario paghi per tutto il tempo di
occupazione e che non abbia fatto danni. I tempi di preavviso sono importanti ma hanno un valore diverso e potrebbero anche essere modificati dal legislatore in senso più elastico con la famosa frase:
"salvo diverso accordo fra le parti". Chiudo con il mio caso: il proprietario mi propose di abbandonare prima del tempo contrattuale
l'alloggio che occupavo (messo in vendita) in cambio di quello attuale...La cosa fu accettata...ma l'avrei accettata comunque con la condizione di una utile sostituzione anche con altri locatori purchè
nella certezza temporale. Faccio un esempio: avevo 12 anni, dopo 5 anni di studio, mio padre accettò di sostituire il pianoforte, vendendo il vecchio ad un privato; la condizione fu che prima dovette entrare il nuovo piano e poi uscire il vecchio. E così feci con l'attuale alloggio.
Saluti a tutti. Quiproquo-