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User_53870
Ospite
Ho messo in vendita un piccolo appartamento in una sede lontana dalla mia residenza, dove c'è una piccola agenzia immobiliare con la quale non ho concordato nessuna esclusiva, o firmato nessun mandato sei anni fa, nel 2011, ma a cui ho affidato le chiavi di casa concordando amichevolmente che se loro avessero trovato un acquirente, avrei versato la loro spettanza, riservandomi ovviamente di cercare personalmente un acquirente tramite miei canali privati, e se l'avessi trovato io, avrei ricompensato con una somma congrua il fastidio delle visite, non legata alla percentuale contrattuale. In sostanza, vista l'impossibilità di muovermi e recarmi sul posto ogni volta per eventuali visite, mi avrebbero fatto la cortesia di far visionare l'appartamento, previa mia comunicazione preliminare della visita, nel caso ci fosse qualcuno interessato mandato da me. Non hanno mai inserito la mia casa tra le loro vendite, né affisso un cartello di vendita. In sei anni di tempo, non di incarico, suppongo, solo una volta, quattro anni fa, mi hanno proposto un acquirente, e io ho accettato la proposta, ma il giorno successivo hanno ridato indietro la somma che quel signore aveva versato perché, a loro detta, era ritornato furioso in agenzia perché aveva cambiato idea, e voleva comprare casa altrove. Io non ho battuto ciglio e ho accettato gli eventi. Ho trovato personalmente persone interessate alla casa, adesso, nel 2017, ho chiamato l'agenzia, chiedendo come al solito la cortesia di far visionare la casa, e alla seconda visita delle stesse persone (cosa mai successa prima) un'altra impiegata dell'agenzia ha fatto firmare il foglio di visita a questi signori mandati da me, in cui la firma del visitatore impegnava la venditrice a versare una provvigione all'agenzia nella misura del 2,5% in caso di vendita. Come può un estraneo impegnarsi a nome del venditore con una firma, senza alcun mandato scritto, ma con un patto verbale che aveva altri termini? Hanno visto l'interessamento, e si sono fiondati, dopo sei anni di nulla. Io vorrei comunque riconoscere all'agenzia una somma forfettaria per sdebitarmi per le visite inutili fatte fare nei sei anni per quei venti metri che separano l'agenzia da casa mia, ma non certo la percentuale richiesta. Come mi devo comportare? Io ho contattato l'acquirente e ho condotto la trattativa, in sostanza, e sarei andata anche a mostrare la casa se non avessi avuto impegni quel giorno, quindi non ritengo di avere quel debito con l'agenzia. Sbaglio?