uragano

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Professionista
Il problema si potrebbe risolvere mettendo in discussione definitivamente il concetto ( per me stolto....!!!) di Diritto Acquisito. E non c'è bisogno di partire da lontano per farlo saltare.
applichiamo il
Jobs Act :risata:
anche a questi cialtroni e mi fermo qui perche' di epiteti da aggiungere ne avrei per ore.
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Il problema si potrebbe risolvere mettendo in discussione definitivamente il concetto ( per me stolto....!!!) di Diritto Acquisito. E non c'è bisogno di partire da lontano per farlo saltare.
L'organizzazione pubblica non può prescindere da quella privata...
Il lavoro nasce prima nel privato...nel pubblico segue...potremmo risalire fino alle caverne per dimostrarlo...
Una volta resa fondamentale tale premessa, si procederà a verificare cosa può accadere nei contratti di lavoro fra impresa e
dipendente. Ora salto vari passaggi ed arrivo ad ipotizzare questo
colloquio fra il primo e il secondo: "Collaboratore caro...siamo in difficoltà...prima di chiudere ti (vi) propongo la riduzione dei benefit e successivamente dello stipendio..." Lascio a voi il facile prosieguo e .....trasferiamolo al pubblico...
"Caro dipendente pubblico, è vero che nel concorso che hai superato vi erano anche le condizioni remuneratorie...ma è vero anche che le stesse erano rapportate, sia pure implicitamente, alla situazione economica generale del Paese di quel periodo....Ora le condizioni sono peggiorate e siamo costretti a tagliare in proporzione, partendo prima dai benefit..." Omissis...
Altrimenti non si capirebbe tutto questo starnazzare sul default...
E in Grecia comunque è stato fatto e il principio del Diritto Acquisito è andato a farsi fot...re...Naturalmente con il contributo di tutti...nessuno escluso...e ben distinguendo fra eccezione e dovere...La protezione delle altissime cariche dello Stato non è una
eccezione...è semplicemente un obbligo doveroso...Cosa ne dite???
Quiproquo.
D'accordo su tutto l'unico neo che posso contestarti è il discorso privati e pubblico.

Il pubblico può essere da volano per il privato ed al pubblico spettano scelte che possono condizionare il futuro del privato.
Esempi?? L'autostrada del sole quando l'hanno creata non esisteva un collegamento veloce tra Nord e Sud e dopo averla realizzata molte aziende capendone le potenzialità si sono affacciati su di essa...oltre Autogrill c'erano molte (oggi un po meno causa crisi) aziende/magazzini intorno a questa ed altre autostrade italiane.
Prima mi crei il collegamento veloce (che serve comunque a tutti per spostarsi) poi io mi ci affaccio con i magazzini. Tutto ciò a cavallo tra gli anni 60/70 quando l'Italia era ancora nel pieno del boom economico, anzi ciò è stato uno dei fattori del boom economico.
Lo Stato deve creare prima le infrastrutture, oggi si parla di autostrade "digitali" ,in sostanza creare le infrastrutture per internet super veloce 200/300mB al sec contro il 20mb/sec attuali). Dopo questo i privati possono crescere, no prima (ecco il perché degli investimenti pubblici).
La tempistica quando lavori è più che fondamentale però il tutto deve partire (le cose fondamentali) dallo Stato.
 

quiproquo

Membro Senior
Proprietario Casa
D'accordo su tutto l'unico neo che posso contestarti è il discorso privati e pubblico.

Il pubblico può essere da volano per il privato ed al pubblico spettano scelte che possono condizionare il futuro del privato.
Esempi?? L'autostrada del sole quando l'hanno creata non esisteva un collegamento veloce tra Nord e Sud e dopo averla realizzata molte aziende capendone le potenzialità si sono affacciati su di essa...oltre Autogrill c'erano molte (oggi un po meno causa crisi) aziende/magazzini intorno a questa ed altre autostrade italiane.
Prima mi crei il collegamento veloce (che serve comunque a tutti per spostarsi) poi io mi ci affaccio con i magazzini. Tutto ciò a cavallo tra gli anni 60/70 quando l'Italia era ancora nel pieno del boom economico, anzi ciò è stato uno dei fattori del boom economico.
Lo Stato deve creare prima le infrastrutture, oggi si parla di autostrade "digitali" ,in sostanza creare le infrastrutture per internet super veloce 200/300mB al sec contro il 20mb/sec attuali). Dopo questo i privati possono crescere, no prima (ecco il perché degli investimenti pubblici).
La tempistica quando lavori è più che fondamentale però il tutto deve partire (le cose fondamentali) dallo Stato.
Caro Daniele, lungi da me estendere il dilemma pubblico-privato
come l'hai allargato tu...Se vuoi, dato la sempre grande attrazione dell'argomento, possiamo parlarne...ma io intendevo limitarmi
ai Diritti acquisiti che, per esempio, i magistrati reclamano quando
solo si adombrano dei tagli ai loro emolumenti per non dire delle tante settimane di ferie loro concesse...Niente di più, niente di meno. Comunque sono d'accordo con te e aggiungo che le grandi opere pubbliche tali devono partire e tali restare, salvo concessioni gestionali ai privati ben controllate sempre dallo Stato. Questo sulla carta...poi amaramente constatiamo che da lì partono la grande evasione e la grande corruzione...E il tutto ci porta a rimpiangere che nella dittatura sono pochi (???) a rubare...mentre in democrazia sono tanti e troppi...Sarei curioso di conoscere cosa
avesse lasciato Mussolini ai suoi eredi...non solo lui ma anche
Hitler...Stalin...e quello spagnolo, argentino, brasiliano ecc...
e poi ci sarebbero anche i Re e i principi...Forse sto divagando
(sono quattro giorni che ho la febbre con dolori articolari...)
e ti saluto cordialmente. Quiproquo.
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Questo sulla carta...poi amaramente constatiamo che da lì partono la grande evasione e la grande corruzione...E il tutto ci porta a rimpiangere che nella dittatura sono pochi (???)
Certo, posso darti un'idizio, l'elevata burocratizzazione comporta il più delle volte che per partire anche con opere meno complesse di un'autostrada (tipo una residenza con più abitazioni) ci voglia doppie triple quadruple richieste (Comune, Poi devi richiedere delle autorizzazioni paesaggistiche in Regione), o anche solo per comunicare la fine realizzazione dei contatori all'ENEL devi per noi di Biella comunicare la fine lavori, a Biella (al'ufficio provinciale), a Milano (una delle sedi per il Nord Italia) e a Potenza (dove stanno i numeri verdi)...e sto parlando di stupidate.

Nei grossi lavori (TAV, MOSE o autostrade) tu le stesse comunicazioni come impresa che realizza dei lavori per lo Stato le mandi a Regioni, Province interessate e Comuni, ed eventualmente tutti gli Enti che possono riesntrarci ASL ecc.
Non solo, se tu fai una di queste grandi opere TU (o Come impresa o come Stato) se di li vuoi passare o con un ponte o con una galleria devi pagare lo "scotto" (e non sono cifrette).
L'alternativa che hai è fare opere, in quei Comuni interessati dal passaggio di queste grandi arterie di comunicazione.
Esempio rifare il ponte d'accesso al paesino a seguito dell'allargamento dell'autostrada (tipico dalle nostre parti se non sei tanto distante dall'A/4), oppure il rifacimento di parcheggi ed aree veridi o la piantumazione di alberi, o ancora la sistemazione della casa comunale, della biblioteca comunale o di altre attrezzature pubbliche di quei paesini lì. se non le fai ti mandano e si creano mille comitati NO autostrade, NO Tav, No Mose, NO nucleare No questo e NO quello. Siamo il Paese dei NO a priori, del NO ideologico salvo poi non poterne fare a meno.

1) Venezia può fare a meno del MOSE?? SI se non ti frega che ad ogni mareggiata vada costantemente sott'acqua di un metro minimo
2) L'Italia può fare a meno della TAV?? Certo se poi mi potenzi le autostrade e privilegi il trasporto su gomma (aumentando le emissioni in CO2) a meno che non si voglia tornare al trasporto animale...perchè con i vecchi treni (lenti e sempre in ritardo) se devi spostarti per lavoro è meglio spararsi
3) L'Italia può fare a meno delle nuove linee superveloci? Certo che si, ma poi non ti devi lamentare se hai connessioni lente sul PC, se per aprire un sito e fare comunicazioni ci metti na vita...perchè alla connessione gioca un ruolo fondamentale.
4) Puoi fare a meno del Nucleare? Certo, però non lamentarti se poi tu l'energia la paghi un 20/30% più degli altri e la compri anche da quei Paesi (come la Francia) che mettono pure anche le centrali al confine con l'Italia, e non lamentarti se poi per oltre il 70% dell'energia tu la compri all'Estero (perchè questa è la situazione) :Eurostat certifica il crollo dei consumi energetici | Rinnovabili

Se sei disposto a fare a meno di determinate migliorie meglio considerare anche le conseguenze (lo stallo non solo a livello lavorativo, ma anche a livello dei trasporti per esempio) e per quanto rigu



Tutto ciò ha un costo non indifferente che (oltre alla disonestà di alcuni dirigenti e di alcune aziende) crea questa cosa qua: I RITARDI DELLE OPERE INCOMPIUTE COSTANO 800 MILIARDI DI EURO
Inoltre ciò è portato anche dalla corsa al massimo ribasso (che non tiene conto della professionalità degli operatori o comunque non lo fa in maniera convincente), questi sono le cause di ciò che ho portato sopra, e per eliminare il problema alla radice andrebbero prese di petto le cause.

Fortunatamente si sta anche lavorando per eliminarne delle cause (do sempre atto almeno alla volontà di fare) eccole qua: TRASPARENZA E SICUREZZA NEI CONTRATTI PUBBLICI: ECCO LE GUIDE DI ITACA
 
Ultima modifica:

adimecasa

Membro Storico
Professionista
:):rabbia::confuso::applauso:Finito, meno male mi sembrava di essere stralunato, non lunato però, e pensare che avete pure contribuito ad eleggerli BOH
 

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