Siamo tre fratelli e abbiamo ereditato un terreno agricolo di circa due ettari che risulta dato in affitto, da una trentina di anni, ad un contadino quasi novantenne.
IL terreno risulta indiviso e sussiste solo un accordo scritto tra le parti (nostra madre e l'affittuario), risalente al 1994 , nel quale si ribadisce la natura del contratto di affitto, gli estremi catastali e l'importo annuo (200.000 lire di allora).Tale accordo non è stato neppure registrato.
Non esistono alberi o altro e l'affittuario dice di coltivare annualmente grano ovvero orzo.
Vorremmo vendere codesto terreno agricolo e, fermo restando il diritto di prelazione, quali pretese può avanzare l'affittuario?
grazie
gerione
IL terreno risulta indiviso e sussiste solo un accordo scritto tra le parti (nostra madre e l'affittuario), risalente al 1994 , nel quale si ribadisce la natura del contratto di affitto, gli estremi catastali e l'importo annuo (200.000 lire di allora).Tale accordo non è stato neppure registrato.
Non esistono alberi o altro e l'affittuario dice di coltivare annualmente grano ovvero orzo.
Vorremmo vendere codesto terreno agricolo e, fermo restando il diritto di prelazione, quali pretese può avanzare l'affittuario?
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