Ho letto , sia pur di fretta, le varie risposte successive al mio ultimo intervento. Aggiungo alla libera discussione che ne è seguita alcune personali considerazioni a ruota libera.
1) la precisazione di possessore sulla differenza tra di trattamento fiscale tra comodato e locazione formalmente è ineccepibile. Ma la ovvia considerazione sul fatto che basterebbe fare un contratto d'affittoad 1 € annuale per rientrare nel regime di locazione, mi fa continuare a sperare che gli amministratori milanesi non siabno completamente usciti di senno e posseggano ancora un pò di logica.
Concordo sul fatto che con l'IMU si sia voluto evitare l'elusione dell'imposta, stringendo i casi ammessi all'aliquota di casa principale: l'abolizione della aliquota ridotta per le case date in comodato ai parenti, elimina una possibile fonte di elusione. Questo scopo però è ottenuto nella misura in cui si venga ad applicare l'aliquota per le case locate. Del resto l'aliquota massima, fissata per le case sfitte e per quelle tenute a disposizione (2° case), è stata posta proprio per disincentivare la pratica delle case sfitte: un appartamento dato in comodato d'uso ad una figlia non può essere assimilato ad una casa sfitta o a disposizione personale. Ritengo quindi che il caso posto da alby ? potrà essere ragionevolmente risolto, a parte altre vie più complesse, applicando l'aliquota delle locazioni a canone libero.
In ogni caso, la mia come quelle che mi hanno precedute, sono interpretazioni personali: chiederei o aspetterei un intervento chiarificatore all'ufficio tributi comunale. Arriverei anche a dire che nel caso di risposta negativa da parte dello stesso, prenderei in considerazione un ricorso (ma questa ovviamente è una personale scelta).
2) Limiti all'ammontare del canone: non mi risulta che qualcuno possa obiettare sull'ammontare del canone, sia pur di 1 € annuale. La 431/98 permette la libera fissazione del canone.
3) Tassazione del reddito: se il canone è inferiore alla rendita catastale , ai fini IRPEF viene tassata la rendita catastale. Anche qui userei la logica. Dichiarare che l'alloggio è stato locato ad un euro l'anno applicando la cedolare secca, si configurerebbe in un evidente comportamento elusivo. Calcolare invece la tassazione sul reddito sulla base della rendita è perfettamente conforme alla legge.
4) Certamente le nuove regole di applicazione dell IMU sono penalizzanti per i genitori che prima concedevano un appartamento ai figli a titolo gratuito. Però si può condividerne la logica , anche se non ci si può dichiarare contenti. Soluzioni che aggirino questo nuovo balzello possono rivelarsi utili, ma è bene non dimenticarsi le condizioni al contorno: ad esempio il pari trattamento verso i figli, eventuali necessità che dovessero insorgere a livello personale, ecc.