Parenti serpenti, fratelli coltelli!!!
...concordo, purtroppo!
Volevo aggiungere quest'altro contributo, perchè ho chiesto ad un amico avvocato, che sarà inevitabilmente coinvolto nella faccenda, che ha confermato quanto già detto da alcuni di voi riguardo la divisione, facendo riferimento all'articolo 581 del c.c. che recita:
- Quando con il coniuge concorrono figli leggittimi o naturali, o figli leggittimi e naturali (257), il coniuge ha diritto alla metà dell'eredità, se alla successione concorre UN SOLO FIGLIO, e ad un terzo negli altri casi!
Ma non è tutto, mi ha anche fatto presente che nel caso che mi riguarda, il fatto della presenza di una donazione, mette in moto il "meccanismo" della COLLAZIONE...
In pratica secondo l'articolo 737 del c.c., la "collazione" è IL RIMEDIO PREVISTO DALLA LEGGE PER AUMENTARE LA MASSA EREDITARIA, grazie al quale i figli leggittimi e naturali, i loro discendenti leggittimi e naturali e il coniuge che hanno accettato l'eredità devono restituire alla massa ereditaria tutti i beni che sono stati loro donati in vita dal defunto, in maniera tale da dividerli con gli altri coeredi.
Ergo, mia madre che ha ricevuto la casa in donazione, non è affatto padrona assoluta del bene, ma deve rimetterlo immediatamente in gioco ed il valore dell'immobile va sommato al contante e si procede quindi alla divisione come da art. 581.
Non vi nascondo che quest'ultima notizia mi ha sinceramente tranquillizzato.