Frank82

Membro Attivo
Proprietario Casa
Salve a tutti

In una successione ereditaria, in regime di separazione dei beni, riprendendone l'articolo del codice civile numero:

La legge italiana (Libro II, Titolo I, Capo X, articoli 536 ss. del Codice Civile) pone una serie di diritti a favore di alcuni soggetti nell'ambito della successione. Si tratta di quote del patrimonio del de cuius (ovvero il testatore) che debbono essere riservate ad alcuni soggetti: i figli, il coniuge in vita.

La parte dei beni rilasciata i figli, ed essendo dati in locazione, in quale ambito i proventi vengono dati alla moglie del defunto, e non hai figli?
 
Ultima modifica:

vittorievic

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Proprietario Casa
Visto che scrivi figli e non figlio si presume che i figli siano almeno due.
Se il de cuius non ha fatto testamento il c.c. stabilisce 1/3 del patrimonio in forma indistinta al coniuge superstite, più l'uso della casa coniugale, se di proprietà esclusiva del de cuius, e dei mobili in essa contenuti. 2/3 del patrimonio in forma indistinta da dividere in parti uguali tra i figli. Quindi se i figli sono 2 a ciascuno spetta 1/3, se sono 3 a ciascuno spetta 2/9 e così via.
Se il de cuius ha fatto testamento il c.c. stabilisce le quote di legittima: per il coniuge superstite 1/4 del valore del patrimonio secondo le indicazioni testamentarie, più l'uso della casa coniugale, se di proprietà esclusiva del de cuius, e dei mobili in essa contenuti.
Ai figli 1/2 del valore del patrimonio secondo le indicazioni testamentarie da dividere in parti uguali. Quindi se i figli sono 2 ciascuno deve avere beni il cui valore non sia inferiore ad 1/4 del valore del patrimonio; se i figli sono 3 ciascuno deve avere beni il cui valore non sia inferiore ad 1/6 del valore del patrimonio, e così via.
Rimane 1/4 del valore del patrimonio del de cuius che il medesimo può destinare a chiunque a suo piacimento.
 

Frank82

Membro Attivo
Proprietario Casa
Ai figli 1/2 del valore del patrimonio secondo le indicazioni testamentarie da dividere in parti uguali.

In questa casistica, cioè nell’insieme della parte riservata i figli... in che frangetene la moglie potrebbe amministrare i proventi degli immobili?
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
In assenza di testamento gli eredi ereditano in “comunione” i beni “pro quota”: invece col testamento il testatore può assegnare in proprietà esclusiva determinati beni (rispettando i valori minimi di legge).
Solo con un successivo atto notarile si scioglie e suddivide la comunione ereditaria: fin che è in essere devono condividere sia i proventi, sia oneri e la gestione: non c’è un erede titolato ad amministrare. Bisogna accordarsi: se non si trova l’accordo si puoi chiedere lo scioglimento della comunione ereditaria: se la massa non è divisibile ( ad es un unico immobile) o un erede compra la quota degli altri o il giudice in mancanza di accordi mette in vendita all’asta i beni e ripartisce i proventi ( solitamente quando si arriva a quel punto, ci rimettono tutti, raccogliendo le briciole).
 

vittorievic

Membro Senior
Proprietario Casa
in che frangetene la moglie potrebbe amministrare i proventi degli immobili?
l'unico frangente è che sia incaricata dagli altri coeredi.
Come ti è stato spiegato nella successione legittima i beni vengono ereditati pro quota ma in forma indistinta cioè si crea una comunione ereditaria sui beni. Nella successione testamentaria il testante da delle indicazioni sulla destinazione delle proprie proprietà; quindi si parla di valore delle quote assegnate rispetto al valore del patrimonio.
 

Frank82

Membro Attivo
Proprietario Casa
Quindi se il testate detta delle regole in testamento, dicendo che la gestione dei proventi e dei beni delle parti spettanti ai figli restano a disposizione della moglie... In questo caso e contemplato dalla legge italiana?
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Quindi se il testate detta delle regole in testamento, dicendo che la gestione dei proventi e dei beni delle parti spettanti ai figli restano a disposizione della moglie... In questo caso e contemplato dalla legge italiana?
No: il testante può nominare un "amministratore": ma ciò non significa che questo si appropri deli frutti (usufrutto) dei beni ereditari. Quindi non esiste che "disponga" (= si tenga) i frutti della locazione.

Per testamento può certamente invece lasciare la nuda proprietà ai figli , e l'usufrutto alla moglie (sempre salvaguardando il rispetto della legittima): in questo caso la moglie ovviamente ne dispone a suo piacimento, fin che è in vita.

Non hai chiarito se la successione è stata testamentaria, o di legge. E cosa eventualmenet a disposto il testamento.
 

Frank82

Membro Attivo
Proprietario Casa
il testamento verrà redatto al 90%, SI del caso... Ti incollo la detta di chat-gpt, (non me ne vogliate a male ok):
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