@Gianco,
nessuno ha voluto snobbarti. I tuoi dati corrispondono a quelli che avevo fornito nel mio primo intervento. Tu li hai espressi in "sesti", io li ho espressi in "terzi" ed in percentuali, ma il risultato è sempre lo stesso. Entrambi sono corretti, come son corretti quelli esposti da Luigi.
L'unico (non me ne voglia) a far confusione è adimecasa:
riporto i nostri interventi, sperando di non far casino nei richiami.
A me pare che le risposte sono identiche nella sostanza.
Fra coetanei ( mi pare che anche Luigi sia della "classe di ferro", il 1948, anno della costituzione), e ad una certa età, non ci sono rivalità, le medaglie fan parte di altri tempi.
Beviamoci una birra, incluso adimecasa.
nessuno ha voluto snobbarti. I tuoi dati corrispondono a quelli che avevo fornito nel mio primo intervento. Tu li hai espressi in "sesti", io li ho espressi in "terzi" ed in percentuali, ma il risultato è sempre lo stesso. Entrambi sono corretti, come son corretti quelli esposti da Luigi.
L'unico (non me ne voglia) a far confusione è adimecasa:
riporto i nostri interventi, sperando di non far casino nei richiami.
La ripartizione corretta dovrebbe essere:
- 1/3 = 33,33%al coniuge superstite, a cui spetta anche il diritto di abitazione
- ai 4 figli spettano complessivamente i restanti 2/3 = 66,66 % mentre pro-capite spetta un 16,66%.
Tua madre è proprietaria, come del resto i 4 figli, per la sua quota e non del 100%. Ha il diritto di abitazione sulla casa coniugale, può utilizzare i mobili e suppellettili vari, ma non certo sull'attrezzatura da lavoro che rimane proprietà di tutti pro-quota.
Analizziamo le due ipotesi sopra trattate:
Proprietà al 100% del de cuius: 2/6 alla vedova e 1/6 ad ogni figlio;
A me pare che le risposte sono identiche nella sostanza.
Fra coetanei ( mi pare che anche Luigi sia della "classe di ferro", il 1948, anno della costituzione), e ad una certa età, non ci sono rivalità, le medaglie fan parte di altri tempi.
Beviamoci una birra, incluso adimecasa.