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Giusto. Il vincolo paesaggistico non interviene sulle distanze.....   Ma specifico: se toto.s avesse messo a dimora quelle piante in zona a vincolo paesaggistico, non ancora in presenza di usucapione, queste godrebbero di questa condizione. Argomento comunque ininfluente vista l'esistenza delll' usucapione.

Come non ho detto che le radici abbiano usucapito. Anzi ho messo in dubbio la cosa. Ma aggiungo: non vedo perché si parla di usucapione delle piante e non delle radici delle stesse. Comunque sia, siccome si solito le radici hanno almeno una estensione uguale alla chioma, se i rami sporgono, ma non mi sembra ancora appurato, presumibilmente, ma da dimostrare (campa cavallo), hanno invaso la proprietà del confinante. Ergo, se questo dimostra la loro esistenza e i danni che gli creano (campa cavallo) toto.s dovrà provvedere a sue spese.

Insomma possiamo chiudere la discussione dicendo ? :

-esiste usucapione e le piante restano dove sono

-i rami, appurato che sporgono oltre il confine devono essere tagliati, a raso confine, a cura e spese di toto.s. Meglio che prima gli venga fatta espressa richiesta magari a mezzo legale.

-delle radici ho detto.

Non voglio aprire altro argomento, ma a toto.s chiedo: a che distanza il confinante ha messo a dimora le piante di olivo? Così per curiosità !


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