proid

Membro Attivo
No, il presidente lo può fare chiunque , in senso letterale.
Naturalmente deve essere “eletto” dalla maggioranza dei condomini presenti; senza contare le deleghe, che proprio il presidente eletto dovrà verificare.
Se qualcuno ha motivo di ritenere che la persona proposta non vada bene, cercherà di convincere gli altri a non sceglierla.

Prima di tutto non c'è nessuna norma del condominio che regolamenta la figura del presidente dell'assemblea, tantomeno che regolamenti la sua nomina e la possibilità di nominarlo tra gli estranei e non delegati dai condomini. Sfido a trovare la parola "presidente" negli articoli di legge sul condominio e sulla comunione.
Il presidente è una figura presa da norme esterne a quelle condominiale, cioè da quelle societarie.
Infatti non stà scritto da nessuna parte nè che il presidente debba essere nominato, nè che avvalori il contenuto del verbale perchè la sua figura nell'assemblea non riveste la figura di pubblico ufficiale.
I verbali pertanto non devono necessariamente essere firmati da un presidente per essere validi. Il verbale quindi, quale scrittura privata, attesta con la firma del presidente e del segretario che proviene dalla delibera assembleare ma non si estende a confermare la veridicità di quanto verbalizzato.
Certo lo si fa per prassi ma non sta scritto da nessuna parte che debba essere così.

Quindi escludendo il caso lecito del presidente/condominio o altra persona che ha delega di presenziare al posto del condomino, nel caso di presidente estraneo e senza delega il suo diritto a presenziare è pari a quello di un tecnico esterno che partecipa per dare supporto all'assemblea.
La privacy vuole che la presenza di estranei (tecnici o altro) sia autorizzata dai presenti e quindi anche la nomina del presidente estraneo e privo di delega.

In assenza di norme specifiche quindi il presidente è come un tecnico esterno che presenzia all'assemblea per svolgere una funzione autorizzata dai presenti.
Per me il problema non sta nel se possa o meno essere un esterno completamente estraneo ma, nel caso sia estraneo non delegato se lo si possa autorizzare ai fini del rispetto della privacy a maggioranza dei presenti o all'unanimità, cioè se un dissenziente potrebbe ricorrere al garante per violazione della sua privacy qualora era contrario ma in minoranza alla nomina di questo estraneo nella carica di presidente.

Poi che prima della nomina del presidente non ci sia nessuna assemblea del condominio non è vero perchè come già detto non è la nomina del presidente che rende valida un assemblea ( Verbale assemblea condominio: presidente e segretario sono necessari? )

Assemblee di condominio: vietate ai soggetti esterni non legittimati - 9... - Garante Privacy
 

Franci63

Membro Storico
Proprietario Casa
E non esiste nemmeno una norma che vieti ad un “esterno” di fare il presidente, come da tuo link , che dice che chiunque può farlo.
Prima dell’amministratore verifica dei presenti, l’assemblea non è validamente costituita.
 

proid

Membro Attivo
E non esiste nemmeno una norma che vieti ad un “esterno” di fare il presidente, come da tuo link , che dice che chiunque può farlo.
Prima dell’amministratore verifica dei presenti, l’assemblea non è validamente costituita.

Ma perchè ti focalizzi sul "prima" della costituzione? Ok e dopo che l'assemblea è costituita? Se abbiamo un presidente che non è nè condomino e nè provvisto di delega il diritto alla privacy dei condomini dove lo mettiamo?
Se ai condomini non va bene che tizio faccia il presidente e che venga a conoscenza dei problemi interni e delle morosità dei singoli?

Ho trovato questa pronuncia del garante ma non c'è bisogno di trovarla per capire che non è lecita la presenza dell'estraneo SE NON E' ACCETTATA DAI PRESENTI.

Ovviamente che "prima" della costituzione, le obiezioni del diritto alla privacy vengono a galla, e non ci sarà mai un dopo, cioè non ci sarà mai un assemblea se i condomini non vogliono un estraneo come presidente dell'assemblea... ma che c'entra con l'avere un presidente estraneo IN ASSEMBLEA... CIOE' DOPO?
 

Franci63

Membro Storico
Proprietario Casa
Ma perchè ti focalizzi sul "prima" della costituzione?
Perché l'oggetto della discussione è proprio quello, la nomina di un presidente "esterno" al condominio, che io sostengo essere possibile .
Se ai condomini non va bene che tizio faccia il presidente e che venga a conoscenza dei problemi interni e delle morosità dei singoli?
Non lo scelgono come presidente.
 

proid

Membro Attivo
Perché l'oggetto della discussione è proprio quello, la nomina di un presidente "esterno" al condominio, che io sostengo essere possibile .

Non lo scelgono come presidente.

ah beh portare alla candidatura un presidente esterno per poi non eleggerlo perchè i presenti non vogliono un estraneo per dimostrare che può andarci ... ma che l'assemblea non può iniziare è un successone :)))
 

Franci63

Membro Storico
Proprietario Casa
L'assemblea inizia lo stesso. Lo hai detto tu stesso che il presidente non è indispensabile.
Non rivoltare la frittata.

Io sostengo che chiunque può essere scelto come amministratore, tu no .
Il presidente deve essere scelto dai presenti; se ne scelgono uno ( esterno o interno) va bene, se no pazienza.
Finita lì.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
mi sembra un ragionamento talmente contorto
Non direi...
Sicuramente portare e proporre come presidente un esterno senza essersi prima consultato coi colleghi condomini, può esporre il proponente e l'estraneo ad una situazione a volte imbarazzante.
Ma rimane il fatto che se anche uno solo non dà il consenso per motivi di privacy, l'estraneo sarà invitato ad allontanarsi.

Per il resto Franci si è spiegata bene.

Al riguardo , ora che mi ricordo, credo di conoscere anche un esempio: condominio di circa 400 u.i. (ex complesso di un istituto previdenziale, di 6 grandi palazzine): deliberati grandi lavori di ristrutturazione (facciate, tetti). Alcuni dissenzienti hanno fatto opposizione, qualcuno ha alzato la voce, qualcun altro ha alzato le mani. E' dovuta intervenire la forza pubblica.

Dovendo rifare la assemblea, l'amministratore nella nuova convocazione ha specificato che avrebbe invitato a presenziare come suo consulente (e suppongo poi anche a presiedere) un legale, oltre a due o tre guardie giurate spesate dal condominio stesso, su ordine dell'autorità di pubblica sicurezza .....
 

proid

Membro Attivo
Non direi...
Sicuramente portare e proporre come presidente un esterno senza essersi prima consultato coi colleghi condomini, può esporre il proponente e l'estraneo ad una situazione a volte imbarazzante.
Ma rimane il fatto che se anche uno solo non dà il consenso per motivi di privacy, l'estraneo sarà invitato ad allontanarsi.

Per il resto Franci si è spiegata bene.

Al riguardo , ora che mi ricordo, credo di conoscere anche un esempio: condominio di circa 400 u.i. (ex complesso di un istituto previdenziale, di 6 grandi palazzine): deliberati grandi lavori di ristrutturazione (facciate, tetti). Alcuni dissenzienti hanno fatto opposizione, qualcuno ha alzato la voce, qualcun altro ha alzato le mani. E' dovuta intervenire la forza pubblica.

Dovendo rifare la assemblea, l'amministratore nella nuova convocazione ha specificato che avrebbe invitato a presenziare come suo consulente (e suppongo poi anche a presiedere) un legale, oltre a due o tre guardie giurate spesate dal condominio stesso, su ordine dell'autorità di pubblica sicurezza .....

si ok ma non c'entra molto.
Stando alla domanda originaria... Può essere presidente una persona che non è proprietaria ne ha la delega?
La risposta è no se un condomino (o a maggioranza?) dice di no.
Qui non si parla di risse e guardie di sicurezza ma di un caso normalmente civile.
Non è che l'amministratore o il condomino si porta il "presidente di assemblea di fiducia" che non conosce nessuno e i condomini lo devono accettare passivamente.
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità

Le Ultime Discussioni

Alto