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Prefinanziamento bancario per mutuo, è legittimo?
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<blockquote data-quote="Ennio Alessandro Rossi" data-source="post: 8899" data-attributes="member: 4594"><p>Occorre controllare il contratto di mutuo . Alcune banche non danno giuridica validità al mutuo fino a quando l'ipoteca non si è consolidata in primo grado, cosa che avviene dopo un mese dalla data del rogito ( anzi credo che cosi' sia obbligatorio fare ai fini della legge bancaria ). Il problema poco noto nasce dal fatto che prima del consolidamento potrebbe inaspettatamente "infilarsi "un terzo ( un creditore, l'esattoria, o una finanziaria non nota p.es.) che iscrive l' ipoteca (probabilmente giudiziale) in primo grado ; in tal caso l'ipoteca della banca mutuataria finirebbe in secondo grado. Se la banca non procedesse al prefinaziamento il venditore dovrebbe aspettare, per incassare, il consolidamento dell'ipoteca in primo grado, cosa difficile da fare digerire salvo che tale condizione di pagamento non fosse stata pattuita chiaramente nel preliminare; in tal caso il compratore potrebbe rinunciare al prefinanziamento; la banca potrebbe intervenire al rogito e cosegnerebbe al venditore un bonifico irrevocabile ma il cui buon fine sarebbe condizionato al consolidamento dell'ipoteca in primo grado, come da comunicazione notarile- </p><p>Questo costituirebbe maggior garanzia per il compratore che verrebbe tutelato anche dal rischio che il venditore nello stesso giorno in maniera truffaldina procedesse a due vendite ( una la mattina da un notaio e una il pomeriggio da un altro). A Brescia è capitato un caso recentemente. Una ventina di anni fà le società di leasing facevano cosi' e cosi' faceva anche la defunta banca 101. Questo ottima modalità è andata purtroppo in disuso per la diffidenza dei venditori che si mostravano restii a vendere senza percepire immediatamente il corrispettivo</p><p><a href="http://www.realessandro" target="_blank">www.realessandro</a></p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Ennio Alessandro Rossi, post: 8899, member: 4594"] Occorre controllare il contratto di mutuo . Alcune banche non danno giuridica validità al mutuo fino a quando l'ipoteca non si è consolidata in primo grado, cosa che avviene dopo un mese dalla data del rogito ( anzi credo che cosi' sia obbligatorio fare ai fini della legge bancaria ). Il problema poco noto nasce dal fatto che prima del consolidamento potrebbe inaspettatamente "infilarsi "un terzo ( un creditore, l'esattoria, o una finanziaria non nota p.es.) che iscrive l' ipoteca (probabilmente giudiziale) in primo grado ; in tal caso l'ipoteca della banca mutuataria finirebbe in secondo grado. Se la banca non procedesse al prefinaziamento il venditore dovrebbe aspettare, per incassare, il consolidamento dell'ipoteca in primo grado, cosa difficile da fare digerire salvo che tale condizione di pagamento non fosse stata pattuita chiaramente nel preliminare; in tal caso il compratore potrebbe rinunciare al prefinanziamento; la banca potrebbe intervenire al rogito e cosegnerebbe al venditore un bonifico irrevocabile ma il cui buon fine sarebbe condizionato al consolidamento dell'ipoteca in primo grado, come da comunicazione notarile- Questo costituirebbe maggior garanzia per il compratore che verrebbe tutelato anche dal rischio che il venditore nello stesso giorno in maniera truffaldina procedesse a due vendite ( una la mattina da un notaio e una il pomeriggio da un altro). A Brescia è capitato un caso recentemente. Una ventina di anni fà le società di leasing facevano cosi' e cosi' faceva anche la defunta banca 101. Questo ottima modalità è andata purtroppo in disuso per la diffidenza dei venditori che si mostravano restii a vendere senza percepire immediatamente il corrispettivo [url="http://www.realessandro"]www.realessandro[/url] [/QUOTE]
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