Fifo84

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Non se è la sezione giusta.

Se un tizio ha fatto costruire un pozzo con autorizzazione da parte del suo COMUNE, ma, non ha successivamentre inoltrato copia alla REGIONE LAZIO, come scritto nella lettera, che succede?
il pozzo è comunque regolare o è abusivo?

Mi spiego. Si ha in mano una lettera del COMUNE firmata dal SINDACO dove si rilascia AUTORIZZAZIONE alla realizzazione di un pozzo per uso domestico e privato di 30m di profondità.
Nelle lattera c'è però scritto che è fatto OBBLIGO di inviare copia alla REGIONE LAZIO.
Questo secondo passaggio, a quanto pare, sembra non essere stato fatto. Che succede a questo punto?
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Non se è la sezione giusta.

Se un tizio ha fatto costruire un pozzo con autorizzazione da parte del suo COMUNE, ma, non ha successivamentre inoltrato copia alla REGIONE LAZIO, come scritto nella lettera, che succede?
il pozzo è comunque regolare o è abusivo?

Mi spiego. Si ha in mano una lettera del COMUNE firmata dal SINDACO dove si rilascia AUTORIZZAZIONE alla realizzazione di un pozzo per uso domestico e privato di 30m di profondità.
Nelle lattera c'è però scritto che è fatto OBBLIGO di inviare copia alla REGIONE LAZIO.
Questo secondo passaggio, a quanto pare, sembra non essere stato fatto. Che succede a questo punto?
Che manca un parere NECESSARIO e l'autorizzazione verrebbe sospesa fino a quando il parere non otterrebbe anche l'avvallo regionale.
 

griz

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Professionista
a me risulta che il comune non poteva emettere un'autorizzazione senza il parere favorevole dell'Ente superiore, che a me risulta che un tempo fosse la provincia, oggi con l'eliminazione delle province potrebbe essere di competenza regionale
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
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Il D.Lgs n. 152 del 2006 parte III) stabilisce che a partire dal 1 Agosto 1999 tutte le acque sono pubbliche e pertanto secondo i principi di tutela e razionalizzazione le risorse idriche non possono essere derivate senza apposita concessione.
Il RD 1775 del 1933 all'Art. 6 ha definito le caratteristiche delle GRANDI DERIVAZIONI; quelle che non hanno dette caratteristiche sono considerate "PICCOLE DERIVAZIONI".
La LR n. 53 del 1998 Art.9 delega alle Province (ROMA; LATINA; VITERBO; FROSINONE; RIETI) le competenze delle PICCOLE DERIVAZIONI ovvero rilascio e rinnovo concessioni, volture, cambi d'uso, rilascio di concessioni di attingimento annuali, autorizzazione alla chiusura e cementificazione del pozzo, autorizzazione alla ricerca di acqua sotterranea ed ogni altra questione ad esse collegata, fatta eccezione per la determinazione e richiesta del canone di concessione demaniale che rimane in capo alla Regione Lazio.

Ora trattandosi di PICCOLA DERIVAZIONE mi sembra strano l'essersi rivolto al Comune anziché alla Provincia che, fino al 03/04/2014, era titolare di questo settore.
Prima di eseguire il pozzo d'acqua andava fatta una domanda in Provincia nella quale si dichiarava le dimensioni, la profondità e tecnica della perforazione, le caratteristiche del pozzo (dimenzioni dei tubi camicia, tipo di fenestratura e suo posizionamento, caratteristiche tecniche dei filtri; caratteristiche tecniche della pompa). Il tutto andava accompagnato da una relazione idrogeologica redatta da un geologo abilitato. Una volta eseguito il pozzo si dovave inviare la stratigrafia del pozzo, con notizie circa l'intercettamento di acquiferi nel sottosuolo; le caratteristiche idrauliche del pozzo con dati di abbassamento della falda ad ogni emungimento. Il pozzo andava dotato di contatore perché i tecnici della Provincia periodicamente uscivano per leggere quanta acqua era stata prelevata onde far pagare il canone sul consumo.
Dal 01 Gennaio 2010 le competenze per le concessioni di Grande Derivazione e le richieste canoni per le Grandi e Piccole Derivazioni sono state trasferite dalle sedi territoriali periferiche (Genio Civile) della Regione Lazio all'Area Risorse Idriche e S.I.I.
Comunque il sito della Provincia di Roma esisteva ancora al 15 gennaio 2016
http://www.provincia.roma.it/percorsitematici/territori/approfondimento/4910
 

Fifo84

Membro Attivo
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Il D.Lgs n. 152 del 2006 parte III) stabilisce che a partire dal 1 Agosto 1999 tutte le acque sono pubbliche e pertanto secondo i principi di tutela e razionalizzazione le risorse idriche non possono essere derivate senza apposita concessione.
Il RD 1775 del 1933 all'Art. 6 ha definito le caratteristiche delle GRANDI DERIVAZIONI; quelle che non hanno dette caratteristiche sono considerate "PICCOLE DERIVAZIONI".
La LR n. 53 del 1998 Art.9 delega alle Province (ROMA; LATINA; VITERBO; FROSINONE; RIETI) le competenze delle PICCOLE DERIVAZIONI ovvero rilascio e rinnovo concessioni, volture, cambi d'uso, rilascio di concessioni di attingimento annuali, autorizzazione alla chiusura e cementificazione del pozzo, autorizzazione alla ricerca di acqua sotterranea ed ogni altra questione ad esse collegata, fatta eccezione per la determinazione e richiesta del canone di concessione demaniale che rimane in capo alla Regione Lazio.

Ora trattandosi di PICCOLA DERIVAZIONE mi sembra strano l'essersi rivolto al Comune anziché alla Provincia che, fino al 03/04/2014, era titolare di questo settore.
Prima di eseguire il pozzo d'acqua andava fatta una domanda in Provincia nella quale si dichiarava le dimensioni, la profondità e tecnica della perforazione, le caratteristiche del pozzo (dimenzioni dei tubi camicia, tipo di fenestratura e suo posizionamento, caratteristiche tecniche dei filtri; caratteristiche tecniche della pompa). Il tutto andava accompagnato da una relazione idrogeologica redatta da un geologo abilitato. Una volta eseguito il pozzo si dovave inviare la stratigrafia del pozzo, con notizie circa l'intercettamento di acquiferi nel sottosuolo; le caratteristiche idrauliche del pozzo con dati di abbassamento della falda ad ogni emungimento. Il pozzo andava dotato di contatore perché i tecnici della Provincia periodicamente uscivano per leggere quanta acqua era stata prelevata onde far pagare il canone sul consumo.
Dal 01 Gennaio 2010 le competenze per le concessioni di Grande Derivazione e le richieste canoni per le Grandi e Piccole Derivazioni sono state trasferite dalle sedi territoriali periferiche (Genio Civile) della Regione Lazio all'Area Risorse Idriche e S.I.I.
Comunque il sito della Provincia di Roma esisteva ancora al 15 gennaio 2016
http://www.provincia.roma.it/percorsitematici/territori/approfondimento/4910



grazie sei stato chiarissimo.
Effettivamente in mano si ha solo un documento con il quale il comune asseriva che per loro non c'era problema e che si doveva chiedere alla Regione.

Nel caso ora, cosa succederebbe?
 

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