anna123

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Buonasera, propongo una questione. Tizio, proprietario dell'immobile A in cui abita, acquista l'immobile B adiacente con la prospettiva di accorparli e creare un'unica casa attraverso l'apertura di una porta. Tizio si rivolge ad un professionista per sapere come sfruttare l'opportunità delle agevolazioni 110% : in pratica l'immobile B di nuovo acquisto usufruirebbe del sismabonus ( l'immobile è nelle condizioni originarie fine anni 50, mancano proprio le rifiniture), mentre l'immobile A usufruirebbe dell'ecobonus. Le mie domande alternative sono:
1) è possibile in corso d'opera procedere con la pratica di accorpamento catastale?
2)Se la risposta dovesse essere negativa, una volta ultimati i lavori sull'immobile B ( da quello che ho capito i problemi maggiori scaturirebbero dall'immobile B sottoposto a sismabonus) , Tizio potrebbe procedere ad accorpare catastalmente A e B o ci sarebbero vincoli temporali determinati dall'Agenzia delle Entrate?
Preciso che i due immobili non fanno parte di un condominio, ma trattasi di due EDIFICI unifamiliari adiacenti ( attaccati insomma...), tipici dei paesi del Sud.
Come sempre ringrazio anticipatamente per le utili risposte e consigli che sempre fornite.
 

griz

Membro Storico
Professionista
non credo che i lavori ed i relativi bonus leghino l'accorpamento dal punto di vista procedurale, puoi accorpare in qualsiasi momento, l'accorpamento avviene con una pratica catastale che in sostanza viene redatta e presentata dal tecnico che contestualmente dichiara lo stato ed utilizzo dell'immobile, può avvenire anche a lavori in corso
 

Gianco

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Precedentemente devi presentare una pratica urbanisti per ottenere l'autorizzazione alla fusione delle due unità immobiliari finitime.
 

marcanto

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Premesso che la fusione non rientra tra gli interventi agevolabili ......a conferma di quello già detto.
Poi si vorrebbe eseguire degli interventi distinti: su di uno sismabonus mentre sul secondo ecobonus ......mi sembra pretestuoso come ipotesi.
Poi non è chiaro se siano immobili autonomi oppure se siano unità abitative facente parte di un condominio......se sei nel secondo caso se del tutto fuori strada con le tue pretese inerente al bonus

@griz giusto, ma dimentichi la propedeutica pratica edilizia.
@Gianco per la fusione certo, va presentare una pratica edilizia ma non certo di tipo autorizzativa poiché sono opere già assentite......si tratterebbe di dichiarare lo stato di fusione.
 

Gianco

Membro Storico
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@Gianco per la fusione certo, va presentare una pratica edilizia ma non certo di tipo autorizzativa poiché sono opere già assentite......si tratterebbe di dichiarare lo stato di fusione.
Precedentemente devi presentare una pratica urbanistica per ottenere l'autorizzazione alla fusione delle due unità immobiliari finitime.
Comunque la fusione deve essere autorizzata. Non si può realizzare senza il "benestare del Comune.
 

anna123

Membro Attivo
Conduttore
Premesso che la fusione non rientra tra gli interventi agevolabili ......a conferma di quello già detto.
Poi si vorrebbe eseguire degli interventi distinti: su di uno sismabonus mentre sul secondo ecobonus ......mi sembra pretestuoso come ipotesi.
Poi non è chiaro se siano immobili autonomi oppure se siano unità abitative facente parte di un condominio......se sei nel secondo caso se del tutto fuori strada con le tue pretese inerente al bonus

@griz giusto, ma dimentichi la propedeutica pratica edilizia.
@Gianco per la fusione certo, va presentare una pratica edilizia ma non certo di tipo autorizzativa poiché sono opere già assentite......si tratterebbe di dichiarare lo stato di fusione.


Non credo di aver chiesto se la fusione rientri negli interventi agevolabili, ma solo se è possibile inoltrare un'eventuale pratica ( a nostre spese chiaramente) in corso d'opera o al termine dei lavori.
Quelle che lei chiama ipotesi pretestuose non sono le mie ma dell'architetto a cui ci si è rivolti, se nota ho usato il condizionale, l'ecobonus non ci interessa.
Il fatto che si tratti di unità abitative autonome l'ho precisato volontariamente, conoscendone la differenza.
E per concludere io non pretendo proprio niente, nella migliore delle ipotesi utilizzerei benefici destinati a tutti.
 

anna123

Membro Attivo
Conduttore
non credo che i lavori ed i relativi bonus leghino l'accorpamento dal punto di vista procedurale, puoi accorpare in qualsiasi momento, l'accorpamento avviene con una pratica catastale che in sostanza viene redatta e presentata dal tecnico che contestualmente dichiara lo stato ed utilizzo dell'immobile, può avvenire anche a lavori in corso


Grazie Griz. Ora le spiego una cosa che mi ha lasciata perplessa, per questo ho deciso di confrontarmi con voi che siete del mestiere. L'architetto ci ha detto che l'immobile che utilizzerebbe il sismabonus non può subire modifiche catastali per almeno 8 anni in quanto l'Agenzia delle Entrate non lo consentirebbe, farebbe controlli e potrebbero esserci problemi. Insomma, quell'immobile sarebbe vincolato. Ma possibile?
 

anna123

Membro Attivo
Conduttore
Precedentemente devi presentare una pratica urbanisti per ottenere l'autorizzazione alla fusione delle due unità immobiliari finitime.

Certo Gianco, questo è fuori discussione naturalmente. Volevo solo capire, come ho scritto anche a GRIZ, se quella pratica si può inoltrare - se non proprio in corso d'opera di utilizzo del sismabonus ( e chiaramente BEN CONSAPEVOLE che non rientri nelle agevolazioni, non pensavo di doverlo sottolineare), almeno alla fine dei lavori.
Sempre molte grazie per le sue risposte
 

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