Ho acquistato una pompa di calore (Pdc) idro cioè produce acqua calda sanitaria e per riscaldamento.
Al momento dell'acquisto , avvenuto a casa mia, il venditore ha promesso a voce ( poi seguita da proposta scritta per email) che avrei potuto avere agevolazioni fiscali del 65% e tariffa agevolata ENEL (D1) anche se la Pdc serviva solo una porzione della casa(cioè SOLO un piano sui tre che compongono l'abitazione in toto).
Ho accettato l'acquisto con qualche perplessità perché amici mi dicevano che la suddetta macchina, pur essendo valida in assoluto, NON si confaceva al mio vecchio impianto composto da radiatori in ghisa.
Il venditore però mi ha convinto perché asseriva categoricamente che non avrei avuto problemi.
Ora , al sopraggiungere dei primi freddi mi accorgo che purtroppo avevano ragione gli amici perché per ottenere un tepore ragionevole (19 - 20°) devo lasciare in funzione la Pdc per almeno 10/12 ore al giorno con consumi elettrici mostruosi. Altro che risparmio energetico!!!
In più il commercialista mi dice che NON è assolutamente possibile usufruire dei benefici fiscali del 65% in quanto questi sono riservati esclusivamente a spese fatte per migliorie energetiche di tutto lo stabile.
Da ultimo anche la tariffa ENEL agevolata (d1) non sarà applicabile perché esistono alte fonti di riscaldamento come il venditore ben sapeva.
Una perizia da me richiesta a tecnico abilitato attesta che in effetti la macchina, pur essendo di adeguata potenza NON E' ADEGUATA A RADIATORI IN GHISA preesistenti.
Non avendo ancora pagato il venditore vorrei fare opposizione.
Al momento dell'acquisto , avvenuto a casa mia, il venditore ha promesso a voce ( poi seguita da proposta scritta per email) che avrei potuto avere agevolazioni fiscali del 65% e tariffa agevolata ENEL (D1) anche se la Pdc serviva solo una porzione della casa(cioè SOLO un piano sui tre che compongono l'abitazione in toto).
Ho accettato l'acquisto con qualche perplessità perché amici mi dicevano che la suddetta macchina, pur essendo valida in assoluto, NON si confaceva al mio vecchio impianto composto da radiatori in ghisa.
Il venditore però mi ha convinto perché asseriva categoricamente che non avrei avuto problemi.
Ora , al sopraggiungere dei primi freddi mi accorgo che purtroppo avevano ragione gli amici perché per ottenere un tepore ragionevole (19 - 20°) devo lasciare in funzione la Pdc per almeno 10/12 ore al giorno con consumi elettrici mostruosi. Altro che risparmio energetico!!!
In più il commercialista mi dice che NON è assolutamente possibile usufruire dei benefici fiscali del 65% in quanto questi sono riservati esclusivamente a spese fatte per migliorie energetiche di tutto lo stabile.
Da ultimo anche la tariffa ENEL agevolata (d1) non sarà applicabile perché esistono alte fonti di riscaldamento come il venditore ben sapeva.
Una perizia da me richiesta a tecnico abilitato attesta che in effetti la macchina, pur essendo di adeguata potenza NON E' ADEGUATA A RADIATORI IN GHISA preesistenti.
Non avendo ancora pagato il venditore vorrei fare opposizione.