Luciapp

Membro Attivo
Proprietario Casa
Buongiorno a tutti Signori, cercherò di essere stringato e diretto.
Ho ereditato qualche mese fa una serie di piccoli immobili nei pressi di Roma, tra cui la casa dove abitavano i miei genitori (questa piuttosto grande, circa 300 mq, in centro storico).
La mia intenzione sarebbe stata quella di vendere. Il problema è che, nonostante la casa sia stata acquistata una ventina o poco piu anni fa, non esiste una planimetria presso gli uffici comunali, ad eccezione di una del 1939!
Peraltro tra i documenti di mio papà non ho trovato nulla... ovviamente lo stato di fatto della casa è molto differente da quello suggerito dalla piantina suddetta.
E se mio padre avesse (non ho idea del come!) "fatto sparire" (tramite l'ausilio di qualche impiegato "poco serio") la piantina dagli uffici del comune per via di alcuni abusi effettuati all'interno dell'abitazione negli anni? Avrebbe senso a vostro parere? Eventualmente, perché avrebbe dovuto farlo?
Negli ultimi giorni sto iniziando a pensarlo prepotentemente, il mese scorso un geometra che avevo incaricato di fare un'indagine mi ha detto che al comune non c'è nulla e non saprebbe come destreggiarsi...
Ho chiamato il fratello di mio padre nel caso avesse avuto qualche info o delucidazione, non mi ha saputo dire altro se non di tentare di parlare con un geometra che conosce, che però io non ho interpellato perché alcuni amici mi hanno riferito che non ha una buona "nomea" (sarebbe cioè un "traffichino", uno che ha "conoscenze" particolari all'interno degli uffici comunali).
Cosa posso fare a vostro parere?
Datemi un consiglio per favore, sono bloccato mentalmente e non so davvero cosa fare!
Ringrazio moltissimo
 
U

User_29045

Ospite
Lasciando perdere gli amici e gli amici degli amici, ti conviene contattare un geometra "super partes", cioè imparziale, che analizzi la situazione e la regolarizzi come si deve.

Ti costerà un po', ma ne vale la pena: è roba tua!

Va bene un geometra, un architetto, un ingegnere o un perito edile, purché a pagamento, s'intende. La regolarizzazione va fatta sul serio e con professionalità, non coi giochetti.
 

Luciapp

Membro Attivo
Proprietario Casa
Quello che ho interpellato non sa dove mettersi le mani (parole sue)...
Ma secondo te cosa rischio Io in prima persona, pur non essendo stato artefice di alcunché e risultando come mero erede?
Ora proverò con un architetto di acclarata esperienza magari, speriamo bene
Grazie
 
U

User_29045

Ospite
Ma secondo te cosa rischio Io in prima persona, pur non essendo stato artefice di alcunché e risultando come mero erede?

Se vuoi tenere gli immobili non rischi nulla, ti tieni gli abusi così come sono.

Se devi vendere, o vendi a chi non ha bisogno di mutuo, che eredita gli abusi e li accetta così come sono (come ora stai facendo tu), oppure non riuscirai a vendere a chiunque abbia bisogno di fare un mutuo per comprare, perché il perito della banca gli boccia la pratica appena viene a rilevare gli abusi.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
@Luciapp, per come hai descritto la situazione, non vedo alcun problema se l'abitazione corrispondesse alla situazione di fatto, identica a quella catastale. Potrebbe essere e secondo me lo è, che l'immobile sia stato edificato nel 1939 e successivamente non abbia subito variazioni. Se nel frattempo fossero state eseguite variazioni interne potrebbero essere sanate con
Con una Cila o Scia in sanatoria, altrimenti detto: accertamento di conformità, dietro pagamento di una modesta sanzione.
 

Franci63

Membro Storico
Proprietario Casa
E se mio padre avesse (non ho idea del come!) "fatto sparire" (tramite l'ausilio di qualche impiegato "poco serio") la piantina dagli uffici del comune per via di alcuni abusi effettuati all'interno dell'abitazione negli anni? Avrebbe senso a vostro parere?
No, non ha senso.
Ha senso pensare che la planimetria del '39 fosse regolare, ma poi sono stati fatti interventi senza le debite pratiche edilizie e catastali, quindi ora risultano alcune irregolarità.
Devi trovare un tecnico che, visti i documenti e lo stato di fatto, ti indichi se è possibile sanare gli abusi, e cosa fare se non fosse possibile.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Devi trovare un tecnico che, visti i documenti e lo stato di fatto, ti indichi se è possibile sanare gli abusi, e cosa fare se non fosse possibile.
Catastalmente, sarebbe sufficiente inoltrare una nuova planimetria rappresentante lo stato attuale. Urbanisticamente, potrebbe regolarizzare con un accertamento di conformità, dovuto e necessario solo se l'intervento fosse successivo al 1967, con il pagamento di una sanzione di 500 o 1000 €.
 
U

User_57897

Ospite
La scheda è del 1939. Legge Urbanistica 1942. Si parte da questo punto. Sussistono variazioni rispetto allo stato dell'immobile ? Se si va a regolarizzare ed effettuate una dichiarazione di conformità e una certificazione di Agibilità con asseverazione di un Tecnico abilitato con qualche spesa si risolve la problematica. Deve rispondere tutto alla Legge 380/2001 e successive integrazioni e modifiche. Meglio, anzi molto meglio avere tutto regolare oggi giorno. Per mille motivi, non solo per la compravendita. Basta pensare anche agli incentivi fiscali qualora si dovesse intervenire per migliorie, e possono accedervi non solo i proprietari, ma anche gli inquilini. La trascuratezza del passato meglio dimenticarla. Se hai interpellato un tecnico e non sa dove mettere le mani, risolvi: cambia tecnico. Ovvio. Le soluzioni sono SEMPRE a portata di mano.
 

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