JessicaC7

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Proprietario Casa
Buongiorno,

in qualità di titolare di un immobile commerciale situato al piano terra di un condominio, a causa dell’apertura di una nuova attività commerciale dobbiamo effettuate dei lavori di ristrutturazione interni più altri che richiedono il consenso in assemblea (allaccio agli scarichi del condominio, posizionamento di una cassetta esterna per l’enel e del motore del condizionatore) . Tre mesi fa ho fatto richiesta all’amministratore di effettuare un’assemblea e mi ha detto che l'avrebbero organizzata nel mese a seguire. Passato quel mese mi è stato detto che fare un’assemblea solo per me sarebbe stato inutile perché non si sarebbe presentato nessuno quindi, dato che stavano aspettando dal geometra dei documenti con i millesimi corretti richiesti precedentemente, avrebbero fatto un assemblea unica per discutere di tutto. Sta di fatto che nonostante i miei solleciti continuano a dirmi che i documenti non ci sono ancora e io ho 6 ditte in attesa di iniziare i lavori, l’estate alle porte e non ho più tempo da perdere. Come posso comportarmi? Chiedere un’assemblea straordinaria? (E come funzionerebbe?) oppure chiedere porta a porta ai condomini il consenso per le opere?

Grazie
 

basty

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Presumo che la cassetta Enel e l'allaccio agli scarichi non ti possa essere negato. Se così fosse non sarebbe necessaria la approvazione: quindi sufficiente aver informato l'amministratore.

Per il motore del condizionatore la cosa potrebbe essere più seria. Che dimensioni? Dubito sia il solito solito da appartamento. Se fosse necessaria una area di cortile, mi chiedo se possa essere negata.
 

luciano1949

Membro Attivo
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Presumo che la cassetta Enel e l'allaccio agli scarichi non ti possa essere negato. Se così fosse non sarebbe necessaria la approvazione: quindi sufficiente aver informato l'amministratore.

Esatto, ogni lavoro che necessita per far funzionare l'abitazione e/o l'attività e tocca parti comuni non può essere vietato a patto che la parte comune sia riportata alla situazione originale, ovvero, rompi, scavi e rimetti tutto in ordine, sia la pavimentazione che eventuali aperture su pareti, diverso è per i compressori dei condizionatori, su facciate esterne si deve valutare l'aspetto architettonico, vedere se c'è un reg.contrattuale che vieta l'installazione, se non c'è un divieto puoi installare i condizionatori in posizione che non alterino o vietino l'uso anche ad altri della superfice comune, tradotto in poche parole potrai installare i tuoi compressori su una parete esterna messa in sicurezza con protezioni e supporti adeguati, ma quello ti verrà suggerito da un tecnico installatore, se poi già ci sono motori di condizionatori visibili non penso che possano vietartelo, se il condominio è anche di parecchi anni fa, non penso nemmeno che ci sia un divieto nel reg, contrattuale, (se esiste)
 

basty

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Parla di locale commerciale da ristrutturare. Ho pensato ad una pompa di calore atta anche a riscaldare. In questo caso non si tratterebbe del solito compressore, ma di una cabina armadio posizionata a terra.
 

luciano1949

Membro Attivo
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Parla di locale commerciale da ristrutturare. Ho pensato ad una pompa di calore atta anche a riscaldare. In questo caso non si tratterebbe del solito compressore, ma di una cabina armadio posizionata a terra.

Dipende tutto dalle dimensioni dei locali, la conformazione e da esigenze di potenza che servono, per il servizio elettrico la soluzione è abbastanza semplice, servono cavi che l'enel o chi per essa, deciderà la necessità, ma non credo che un locale in un condominio abbia bisogno di una centrale, basta che arrivino cavi con sezione idonea e quindi si risolverà poi in una cassetta da inserire in una "lesena" che si ricaverà dove necessita e sarà a filo muro, per i condizionatori l'unico che potrà chiarire è un tecnico appropriato, oggi ci sono motori di dimensioni abbastanza ridotte che possono alimentare anche tre split con risultati eccellenti, tutto dipende dalle dimendione del locale e come è spalmato, un locale di 200mq di 10x20 metri si condiziona facilmente, un locale fatto ad "L" o a zig/zag ha bisogno di posizionare diversamente sia i motori e gli split, ci mancano diversi elementi per pensare a cosa effettivamente serve a @JessicaC7 , credo che le nostre risposte siano, per ora, sufficenti, buona giornata a tutti.
 

JessicaC7

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Grazie mille a tutti. Il mio architetto richiede un consenso scritto da parte dell’amministratore o il verbale d’assemblea (per potersi allacciare agli scarichi condominiali) per via del progetto degli scarichi da portare in comune altrimenti non posso partire con i lavori. Per quanto riguarda il motore del clima, all’interno avrò tre split: uno per il negozio dotato di motore proprio, e due per il laboratorio gestiti da un’altro motore. Quindi un totale di due macchine da posizionare fuori. Nel condominio ci sono già altri motori nelle terrazze così come la cassetta dell’enel negli altri negozi per cui non dovrebbero negarli a me. Il mio problema è più che altro il consenso per allacciarmi ma, come dite voi, è per il funzionamento dell’attivita. Se è sufficiente aver avvisato l’amministratore l’ho fatto già più volte.
Me ne accerterò.
Grazie ancora
 

Dimaraz

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Se il Comune ti chiede una delibera di consenso ("liberatoria" per pararsi il posteriore) non basta dimostrare che hai avvisato l'amministratore.
Non hai precisato le "dimensioni" del Condominio ...se fosse mediopiccolo potresti interpellare e chiedere "brevimano" a ciascun condomino.
Per ottenere una convocazione rapida devi seguire l'iter di Legge previsto: richiesta specifica di almeno 2 o più condomini con 1/6 dei millesimi totali (senza garanzia sul quando).
 

JessicaC7

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
No purtroppo il condominio è grande, siamo più di 30 tra abitazioni e negozi. Ho chiesto per l’assemblea straordinaria ma comunque l’amministratore può accettare la richiesta entro 10 giorni ma convocarla anche dopo due mesi per dire! È una situazione complicata. Adesso stiamo provando a farci firmare il progetto dall’amministratore per procedere saltando l’assemblea. Perche infine sono lavori che siamo obbligati a fare. Spero bene! Grazie comunque
 

Gianco

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Professionista
Non sono esperto di condomini, ma il buon senso mi porta a consigliarti di inoltrare una richiesta, comunicazione urgente all'amministratore indicando quando darai avvio ai lavori, che saranno seguiti dal tuo direttore dei lavori, garante della regolarità dell'intervento. Senti il parere del tuo legale.
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
No purtroppo il condominio è grande, siamo più di 30 tra abitazioni e negozi. Ho chiesto per l’assemblea straordinaria ma comunque l’amministratore può accettare la richiesta entro 10 giorni ma convocarla anche dopo due mesi per dire! È una situazione complicata. Adesso stiamo provando a farci firmare il progetto dall’amministratore per procedere saltando l’assemblea. Perche infine sono lavori che siamo obbligati a fare. Spero bene! Grazie comunque

Premesso che 30 è mediopiccolo...con "garanzia" intendevo proprio l'ambiguità della norma di Legge sulla risposta alla richiesta di convocazione: obbligo di rispondere in 10gg ma con possibilità di fissare una data molto posteriore.

Se l'amministratore vuole evitare contestazioni da contrari ... eviterà di firmare (eccesso di potere).

Alternativa fare richiesta intimando che in mancanza di risposta breve citerai in giudizio il Condominio.
In questo caso non potrà ignorare la questione pena accusa di negligenza da parte dell'assemblea.
 

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