Risalve a tutti. In questi giorni mi sono avventurato fuori da questo forum e ho iniziato a dialogare con vari attori come Comune, Caaf, Agenzia delle Entrate. Alla ricerca di una autorizzazione del comune per la pavimentazione esterna (devo solo mettere delle piastrelle sopra del cemento esistente da parecchio tempo e sono circa 300 mq), dall'apposito ufficio mi rispondo che non servono autorizzazioni, alchè rispondo che vorrei usufruire della detrazione fiscale prevista dalla Agenzia delle Entrate e l'impiegata comunale vedo che inizia a vagare in chissà quale limbo.. dopo qualche minuto mi presenta due documenti: la comunicazone preventiva (costo 30 euro di diritti di segreteria) dove vi è tra le varie opzioni anche la voce "pavimentazione e finitura di spazi esterni, anche per aree di sosta, senza incremento delle superficie impermeabile" e poi il documento di SCIA che prevede poi la relazione di un geometra o architetto con conseguenti altri soldi da sborsare (la Dia mi dice che non esiste più)... me ne vado un po' sconsolato e fuori dal comune trovo un amico architetto a cui pongo la stessa domanda e davanti ad un caffè mi dice che basterebbe per fare il lavoro la comunicazione preventiva, ma che a livello fiscale non sa dirmi se può bastare o meno, anche se suppone di si... ma mi dice di tornare dentro il comune e li parlare con il capoccia dell'ufficio dove avevo parlato che è anche archittetto... torno e ripongo la domanda e mi fa "ufficiosamente basta la comnicazione preventiva e la voce qua vede... però noi del comune arriviamo a tot e dovrebbe parlare con un caaf"... bene vado ad un caaf e mi rispondono che loro non sanno, che si occupano solo delle fatture al momento del 730 e che devo parlare con l'Agenzia delle ENtrate. Bene contatto l'agenzia al telefono e mi rispondono che per quanto concerne le autorizzazioni del comune.. beh devo chiedere la cosa al comune (ma va!!) e che a loro basta quello che il comune chiede , che la fattura deve essere pagata con bonifico ecc ecc... sento anche un amico che ci lavora dentro e... inizia con "so di non darti alcune risposta ma le cose stanno come ti hanno detto...ecc ecc e l'importante e che paghi il bonifico in un certo modo e che conservi tutto"... insomma se non ci fosse stato questo forum, nel mondo reale starei ancora danzando in un limbo.
Alla fne penso che lunedì consegnerò la comunicazione preventiva, intanto ho già pagaro una prima fattura a nome di mia nonna con causale del bonifico "Pagamento fattra xxx del 20.09.2012, nome ditta + cf + cf del pagante"... mi domando se l'inzio dei lavori che presenterò lunedì potrà essere fatto al 20.09, ma anche se non lo facessero va bene così... ma volevo chiedere delle cose:
1. è meglio che in fattura ( e nelle successive) venga indicato il riferimento alla comunicazione preventiva una volta che viene protocollata?
2. la nonna (proprietaria) ha 86 anni e dall'agenzia non mi sanno dire se lei deve fare la detrazione in 3 o 5 o 10 anni (io dagli ultimi aggiornamenti di agosto 2012 avevo capito che poteva anche in 10 anni).
Come sempre grazie di tutto, siete una fonte preziosa, altro chè.
Grazie.
Saluti.
come al solito le leggi del Bel Paese sono equivocabili, vanno interpretate!
Mi sembra di capire che:
- per il comune i medesimi lavori di pavimentazione si potrebbero fare:
senza comunicare nulla a nessuno (no DIA, no progetto, nulla)
oppure
come lavori straordinari (domanda, DIA o SCIA, progetto, relazione, tasse, ecc.).
- per l’agenzia delle entrate, basta “quello che il comune chiede” e che il bonifico sia pagato con la procedura prevista.
Potrò detrarre le spese dalla dichiarazione dei redditi? Andrà in porto la mia pratica o verrà rigettata? Adesso che dobbiamo pagare le fatture, nessuno mi dice come fare. Fra qualche anno, quando la mia pratica verrà verificata da qualche solerte funzionario, dopo che saranno magari uscite altre circolari applicative e interpretazioni varie, qualcuno “salirà sul palmizio” e si saprà la verità.
Con quale animo intraprendere una strada più difficile senza che qualcuno mi dia la certezza che andrà a buon fine?
Chi si sente di rischiare di impostare la pratica come lavori ordinari –il comune li accetterebbe- fidandosi solo del fatto che la pavimentazione è citata nella lista riepilogativa dei lavori ammissibili?
Oppure, perché spendere denaro in più per fare la SCIA, per poi sentirsi dire che la detrazione era comunque ammissibile?
In mezzo ci siamo come al solito noi cittadini.
Cosa fare?