Pierluigi49

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Proprietario Casa
Buongiorno, sono proprietario di un cortile recintato da mura altre oltre i due metri sul quale insisteva, ora non c'è più, un diritto di passo da parte del confinante. Sul muro di cinta esiste un passaggio, chiuso da un cancello, che consentiva al vicino l'accesso sul suo fondo. Ora quest'ultimo ha posto sul cancello, circa tre anni fa', un telo di quelli verdi per chiudere la visuale e ha accatastato dalla sua parte, in appoggio sul cancello tutti i detriti derivanti dalla potatura delle piante del suo orto. La domanda è può farlo? Posso chiedere di togliere il tutto?
 

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U

User_29045

Ospite
insisteva, ora non c'è più, un diritto di passo da parte del confinante.

Il passaggio, e il relativo cancello, servivano solo al tuo confinante.
Ora non gli serve più, perché ci comunichi che la servitù di passaggio è stata soppressa.

Teoricamente ci potrebbe essere un muro al posto del cancello, togliendo però la visuale.

Il confinante ha diritto di posare ciò che vuole sulla sua proprietà, purché ad esempio non sia materiale altamente infiammabile. Potrebbe essere questo il caso, visto che vi ha depositato le essenze arboree derivanti dalla potatura. Ma in tanti giardini c'è legname accatastato e nessuno dice niente, quindi non credo tu possa appellarti a questo.

Inoltre tu potresti in virtù del cancello avere acquisto una sorta di "servitù di veduta" (*) che ti viene preclusa grazie ai rami, penso che puoi appellarti soprattutto a questo.

Vàluta tu con un legale se conviene procedere o meno.

@Nemesis , @uva , gradirei conoscere il Vostro parere in questo caso particolare ottimamente documentato con la fotografia dello stato attuale dei luoghi.

(*) La servitù di veduta

VORREI RETTIFICARE quanto da me asserito sulla servitù di veduta sulla base di una sentenza della Cassazione, la seguente:


Non può dar luogo all’esercizio di una veduta una ringhiera posta a separazione fra due fondi urbani, trattandosi di un opera avente essenzialmente funzione divisoria, anche quando consenta di inspicere et prospicere in alienum

Un’inferriata posta a separazione tra due fondi anche urbani non può dare luogo all’esercizio di una servitù di veduta, perché anche quando essa consenta di inspicere e di prospicere sul fondo altrui, costituisce pur sempre un’opera avente la funzione di semplice separazione dei fondi, mentre la eventuale possibilità di guardare e di affacciarsi sul fondo del vicino è, in tal caso, reciproca ed esclude, pertanto, quella situazione di soggezione di un fondo nei confronti dell’altro la cui sussistenza è indispensabile per la configurazione del diritto di servitù.

Corte di Cassazione, sez. II Civile, sentenza 6 febbraio – 9 maggio 2014, n. 10181
 
Ultima modifica di un moderatore:
U

User_29045

Ospite
Quindi in questo caso non puoi appellarti alla servitù di veduta.

Credo che tu non possa fare nulla.

Il confinante l'ha fatto, secondo me, non tanto per impedirti la veduta, quanto per impedirti di entrare se, per qualsiasi ragione, tu avessi una copia della chiave che apre quel cancello.

Se tu avessi una copia della chiave, troveresti comunque i rami a sbarrarti la strada, lasciando dunque traccia del tuo passaggio, qualora tu decidessi di entrare.

E' un modo di difendere la sua proprietà dal passaggio di intrusi.

E la servitù di veduta non è esercitabile come detto poc'anzi.

Direi che il vicino si sa muovere bene. "Border line", ma bene.
 

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