Buongiorno a tutti.
Lo spirito della legge, si sa, tutela le minoranze. Ma chi tutela la maggioranza?
cercherò di essere breve.
Abito in una palazzina in cui ci sono (me compreso) solo 3 proprietari e non c'è un condominio ufficialmente istituito. Delle parti comuni fanno parte l'ex locale caldaia e l'ex lavatoio, entrambe in disuso da anni.
Ho espresso la mia volontà ad acquistare in proprietà esclusiva l'ex lavatoio (che confina con il lastrico solare già di mia proprietà) ed ho ottenuto il consenso di circa i 900/1000 del palazzo. Uno dei tre proprietari, tuttavia, si è rifiutato di vendermi la sua parte e ha bloccato il tutto, nonostante gli avessi offerto più o meno il triplo del valore di mercato delle sue quote.
Visto che non potevo acquistarlo (neanche parzialmente, visto che si tratta di pertinenze) ho proposto di ripristinarne l'uso, ma sempre lo stesso si è opposto dichiarando che non essendo lui intenzionato a utilizzarlo neanche in futuro, ritiene sia una spesa voluttuaria. Il terzo proprietario si è dichiarato dispostimmo a vendermi i suoi 700/1000, ma anche lui non ha intenzione di ripristinarlo.
In sostanza: con i suoi 100/1000 blocca qualsiasi iniziativa e mantiene uno status quo che si traduce in due locali inutilizzabili per tutti e che procurano solo spese di manutenzione.
E allora: va bene proteggere le minoranze, ma chi protegge le maggioranze da loro?
Qualcuno ha qualche idea sul come uscire da questa situazione?
Grazie a tutti
Lo spirito della legge, si sa, tutela le minoranze. Ma chi tutela la maggioranza?
cercherò di essere breve.
Abito in una palazzina in cui ci sono (me compreso) solo 3 proprietari e non c'è un condominio ufficialmente istituito. Delle parti comuni fanno parte l'ex locale caldaia e l'ex lavatoio, entrambe in disuso da anni.
Ho espresso la mia volontà ad acquistare in proprietà esclusiva l'ex lavatoio (che confina con il lastrico solare già di mia proprietà) ed ho ottenuto il consenso di circa i 900/1000 del palazzo. Uno dei tre proprietari, tuttavia, si è rifiutato di vendermi la sua parte e ha bloccato il tutto, nonostante gli avessi offerto più o meno il triplo del valore di mercato delle sue quote.
Visto che non potevo acquistarlo (neanche parzialmente, visto che si tratta di pertinenze) ho proposto di ripristinarne l'uso, ma sempre lo stesso si è opposto dichiarando che non essendo lui intenzionato a utilizzarlo neanche in futuro, ritiene sia una spesa voluttuaria. Il terzo proprietario si è dichiarato dispostimmo a vendermi i suoi 700/1000, ma anche lui non ha intenzione di ripristinarlo.
In sostanza: con i suoi 100/1000 blocca qualsiasi iniziativa e mantiene uno status quo che si traduce in due locali inutilizzabili per tutti e che procurano solo spese di manutenzione.
E allora: va bene proteggere le minoranze, ma chi protegge le maggioranze da loro?
Qualcuno ha qualche idea sul come uscire da questa situazione?
Grazie a tutti