Daniele 78

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Si
o


Ma chi dice che la legge Ponte e le sue succesive modificazioni non siano state rispettate. Il fatto è che qualcuno ne ha comprato più di uno oppure è stato venduto ad estranei (non direttamente dal costruttore ma da un proprietario che ha voluto realizzare del contante).
Probabilmente la Legge Tognoli sarà anche stata rispettata perché i box c' erano. Una volta ottenuto il benestare dal comune che ha verificato la conformità del progetto edificatorio con la Legge Tonioli, ma anche con il regolamento comunale che regola la cubatura degli edifici in relazione allo spazio disponibile, non c'é nessuno che dice, una volta che hai comprata casa con il box, che tu non puoi vendere separatamente il box dall' appartamento. Con la fame di posti di parcheggio che c'é in giro
Il vero problema, miei cari, è che fino agli inizi degli anni '70 c'era una macchina per famiglia. Poi si è passati a due forse tre automobili per nucleo familiare ed ognuno si arroga il diritto di parcheggiare all'interno della proprietà condominiale infrangendo il regolamento.
Il mio vicino di casa, ma anche un mio collega, in famiglia sono in 4: marito, moglie,un figlio ed una figlia. Situazione: macchina per il marito, macchina per la moglie, scooter per il primo dei figli, che perà appena compiuti 18 anni prende una terza macchina e lo scooter passa al figlio minore. Quando anche il figlio minore compie 18 anni la povera madre viene espropriata per cui o usa, se capace, lo scooter oppure va a piedi, comunque lo scooter rimane.
Hai voglia a far rispettare la legge Ponte, Tognoli ed il Dlgs del 2002.
si ma facendo come dici tu vengono meno degli standard, tra l'altro come dicevo nelle Convenzioni si cita anche l'uso delle parti comuni, il variarlo comporterebbe andar contro ad una convenzione. Verrebbero pure meno i requisiti che ne hanno permesso la costruzione.
 

Luigi Criscuolo

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tra l'altro come dicevo nelle Convenzioni si cita anche l'uso delle parti comuni, il variarlo comporterebbe andar contro ad una convenzione
ma scusa in questo caso non mi risulta che si siano variate la convenzione.
E' stato costruito un condominio all'interno di un parco (che se poi è un parco alla napoletana può anche darsi che abbia una palma un pino marittimo ed una striscia di terra spelacchiata) che nel suo Regolamento originario, probabilmente scritto dal costruttore, vi era il divieto di sosta all'interno delle aree comuni perché il condominio era dotato di un numero congruo di box. Il regolamento di condominio viene allegato alla registrazione, cioè nascita, del condominio medesimo: come fai a sostenere che è stata variata la convenzione? Di che è stata violata la norma per le incrementate esigenze dei condomini: perché di questo si tratta.
 

Daniele 78

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Perché gli standard fanno parte della convenzione : aree da cedere, Parcheggi, marciapiedi ecc. la convenzione cita tutte le parti.
 

Luigi Criscuolo

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la convenzione cita tutte le parti.
anche le parti occupate arbitrariamente dai condomini con le loro seconde e terze macchine o con gli scooter?
La convenzione determina tutti gli standard: il costruttore li rispetta; poi un condomino vende una parte di appartamento e allora per soddisfare gli standard tutti gli altri condomini si devono fare più piccoli per far posto all'auto del nuovo arrivato?
Questo è successo nel condominio dove abito io dove originariame c'erano tanti posti auto coperti quanti erano i condomini. Poi con le successioni siccome gli appartamenti sono di 140/150 mq con doppi ingressi qualcuno per realizzare di più ha venduto frazionando così adesso ci sono 4 condomini che non hanno il posto auto ed allora dobbiamo istituire la rotazione su pertinenze in uso esclusivo alle proprietà? oppure dobbiamo scavare sotto le fondamenta per creare i 4 posti auto mancanti? e se poi tra qualche anno qualcuno fraziona il problema si ripete.
 
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Daniele 78

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anche le parti occupate arbitrariamente dai condomini con le loro seconde e terze macchine o con gli scooter?
La convenzione determina tutti gli standard: il costruttore li rispetta; poi un condomino vende una parte di appartamento e allora per soddisfare gli standard tutti gli altri condomini si devono fare più piccoli per far posto all'auto del nuovo arrivato?
Questo è successo nel condominio dove abito io dove originariame c'erano tanti posti auto coperti quanti erano i condomini. Poi con le successioni siccome gli appartamenti sono di 140/150 mq con doppi ingressi qualcuno per realizzare di più ha venduto frazionando così adesso ci sono 4 condomini che non hanno il posto auto ed allora dobbiamo istituire la rotazione su pertinenze in uso esclusivo alle proprietà? oppure dobbiamo scavare sotto le fondamenta per creare i 4 posti auto mancanti? e se poi tra qualche anno qualcuno fraziona il problema si ripete.
Luigi se un condomino vende anche ad un altro condomino non c'entra perché i parcheggi sono legati alla volumetria che realizzi non alle persone che ci abitano. Io posso citarti ad esempio la convenzione che ho fatto (per il Pec) da notaio con il Comune, posso solo dirti che alla Convenzione c'è il progetto dove con cartigli vengono suddivise le varie aree, marciapiede, parcheggi condominiali e parcheggi privati. Io ho una copia, come il notaio e come il Comune. Il regolamento condominiale che verrà creato per forza di cose non potrà che seguirla, visto che la convenzione è comunque un atto pubblico. Ora venendo a te non so come è stato realizzato, credo che lo spirito iniziale fosse identico, sta di fatto è che se ci sono posti condominiali non vari un bel niente (o almeno non si dovrebbe) manco con assemblea perché poi stravolgeresti proprio la convenzione e dei suoi allegati. Son conscio però che chi amministra un condominio, il più delle volte, non essendo progettista manco gli passa per l'anticamera del cervello che legato ad un parcheggio ci sia una volumetria e che proporre una variazione (senza sapere) ti porta a creare un qualcosa che non risponde ai parametri di legge ed il Comune potrebbe chiederti di RIPRISTINARE come in origine e come approvato. Gli standard comunali, come le altezze, gli indici edificatori e le destinazioni d'uso sono molto ben chiare e distinte nelle norme d'attuazione. Saluti Daniele
 

Luigi Criscuolo

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Proprietario Casa
se un condomino vende anche ad un altro condomino non c'entra perché i parcheggi sono legati alla volumetria che realizzi non alle persone che ci abitano
Ecco, appunto, la volumetria non varia, per cui se dall'origine della edificazione c'erano tanti posti auto o box quanti erano gli appartamenti la convenzione con il comune la legge ponte e le sue successive modificazioni sono state rispettate.
Come dici tu il costruttore rispettando la volumetria può vendere due box ad un acquirente di un appartamento lasciando un altro appartamento senza posto auto. Ci sono persone che a corto di soldi rinunciano al box, oppure persone anziane ( o anche meno anziane) che non hanno la macchina e che quindi non comprano il box. Il costruttore, e tu me lo insegni visto che hai una impresa di costruzioni, ha come scopo vendere tutto quello che ha costruito: quindi vende i box anche disgiuntamente con l'appartamento, non è che se li può tenere a disposizione di futuri subentranti nelle proprietà.
Comunque il discorso iniziale era che Nannarella da quando aveva acquistato l'appartamento aveva parcheggiato la sua auto nel parco assieme ad altri nonostante che il regolamento condominiale lo vietasse. Cosa c'entra la convenzione con il Comune. L'area a verde può essere impiegata per parcheggiare le auto che non ci stanno nei box? Questa è la violazione alla convenzione.
Non hai risposto al mio quesito precedente; quello in cui chiedevo cosa fare in seguito alla evoluzione e modificazione delle proprietà condominiale per rispettare la legge Ponte , Tognoli ecc... ecc.... ; bisogna forse consentire, nonostante il regolamento condominiale lo vieti, alle persone che non hanno almeno un box/posto auto di parcheggiare all'interno degli spazi condominiali?
Perché è così che tu stai sostenendo da parecchi interventi.
 
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Luigi Criscuolo

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Proprietario Casa
non vari un bel niente (o almeno non si dovrebbe) manco con assemblea perché poi stravolgeresti proprio la convenzione e dei suoi allegati.
L' assemblea non ha variato un bel niente: ha solo chiesto l'applicazione di una norma di regolamento esistente, che era da tempo disattesa. Come tu hai avuto modo di scrivere il Regolamento condominiale originario non può che essere redatto nel rispetto della Convenzione con il Comune.
Invece io penso che questa richiesta di osservanza del divieto di parcheggio sia dovuto al fatto che il numero delle auto parcheggiate negli spazi destinati, secondo convenzione comunale, ad aree a verde e/o lungo le strade all'interno della proprietà privata condominiale, sia cresciuto al punto tale da rendere difficoltoso il passaggio e le manovre a coloro che devono accedere ai box/posti auto regolarmente presenti nell'edificio in ottemperanza alla legge Ponte e sue successive modificazioni.
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Ci sono persone che a corto di soldi rinunciano al box, oppure persone anziane ( o anche meno anziane) che non hanno la macchina e che quindi non comprano il box
Dipende da come è impostato il complesso, mi spiego se hai delle palazzine con 3 alloggi ed al piano terreno delle autorimesse che colleghi all'appartamento non puoi vendere disgiuntamente, perchè sono collegati; diverso (penso sia questo il caso) dove chi ha realizzato un basso fabbricato accessorio staccato dal fabbricato ecco che hai delle autorimesse indipendenti per cui puoi venderle disgiuntamente. Ho rivisto ora:

abito in un condominio-parco , dove ci sono villette e palazzine . tutti hanno un garage tranne me che quando ho comprato casa non ve ne erano disponibili perchè molti ne avevano comprati due in fase di costruzione , e fino ad ora nel corridoio del parco ed in altri luoghi sempre all'interno del parco abbiamo sempre parcheggiato . un giorno viene indetta una riunione condominiale alla quale io non ho partecipato , e decidono di non far più parcheggiare nel parco , ma solo nei propri garages

ed in effetti avevo inteso che nennanè parcheggiasse nel parco (in un parcheggio) non sulla strada. Può a questo punto chiedere per mettere tutti d'accordo, lei per parcheggiare e altri per non avere macchine che intralcino il passaggio, di creare un posto auto RISERVATO a lei che è senza box in un punto del parco. Penso non ci possano essere grosse difficoltà e penso possa essere accettato.
 
J

JERRY48

Ospite
Penso non ci possano essere grosse difficoltà e penso possa essere accettato.

Giusta interpretazione del problema e risolvibile senza tante interpretazioni di leggi varie e così contorte e troppo ininterpretabili.
Si tratta solo di creare un posto auto scoperto per un condomino, il quale è proprietario come gli altri del parco e ha il diritto di godimento.
 

arciera

Membro Senior
Proprietario Casa
Non credo che gliela diano vinta così come alla fine viene impostata la vertenza. Se Le viene data la possibilità di avere un posto auto privato, qualsiasi condomino si farà avanti. Anche questo potrebbe essere un bel business per il condominio, potrebbero non pagarlo più con la vendita di posti auto, ma il problema di fondo rimane, ha diritto ad usufruire o no dello spazio condominiale? Io credo di si per le ragioni che noi abbiamo esposto. Se però risolvono il problema facendo business, meglio per tutti
 

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