Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
Usucapione che mi pareva possibile dimostrare con la residenza anagrafica storica ultre ventennale e tutte le bollette utenze a lei intestate
Se quello che ho scritto precedentemente è giusto, come fa tua figlia usucapire l'usufrutto che è un diritto e non un bene materiale? Come fa tua figlia che è già nuda proprietaria dell'appartamento in cui abita usucapire l'appartemento per il semplice fatto che tu usufruttuario (ma anche padre dell'oocupante) non hai mai chiesto nulla per concretizzare monetariamente i frutti a te spettanti generati dall'appartamento stesso?
 
J

JERRY48

Ospite
Su un quesito "rinuncia usufrutto"

Eccola:
La natura giuridica della rinuncia al diritto di usufrutto.

continua su:http://www.fanpage.it/la-natura-giuridica-della-rinuncia-al-diritto-di-usufrutto/#ixzz2j0nx9hvW
http://www.fanpage.it

Tornando alla nuda proprietà, è l'usufruttuario che avendo diritto ai frutti della cosa, ne paga anche le spese ( esempio IMU , ecc.ecc. ). In effetti il nudo proprietario è tale, proprio perchè spogliato di tutti gli oneri derivanti dalla proprietà piena, la nuda proprietà diventerà piena ( si dice anche " ricongiungerà " ) nel momento in cui l'usufruttuario morirà(corna) oppure premorte deciderà di cederla o venderla al nudo proprietario, tieni presente che l'usufrutto può essere ceduto ( donato ) a terze persone che non siano il nudo proprietario, ma queste cesseranno di avere diritto all'usufrutto alla morte dell'usufruttuario originario. Per quanto riguarda la possibilità di usucapire l'usufrutto... questo non è possibile, l'usufrutto non è usucapibile ( almeno fin ora, poi qualche Cassazione dirà il contrario ) il fatto che tu ti sia disinteressato e che tua figlia la occupi la casa, non le da diritto ad usucapire l'usufrutto, neanche se son passati 20 anni.
 

quiproquo

Membro Senior
Proprietario Casa
Arciera grazie del riscontro. In verità io non ho sostenuto che mia figlia usucapisse l'alloggio in parte anche suo...erano tentativi sia con i notai, sia con gli avvocati dell'UPPI di anticipare in qualche modo l'evento della mia morte...cosa mi prospettavano???: o la cessione onerosa (compravendita) o la donazione...o addirittura una causa fra me e mia figlia con l'assistenza di due avvocati...Mentre la semplice rinuncia all'usufrutto prevista dal codice civile veniva ostacolata per l'ingerenza asfittica del fisco che lo riteneva donazione indiretta. Quindi quando parlo di stortura legislativa nel contesto "usufrutto"mi riferisco:
A) Carenza del codice di non aver previsto l'usufrutto passivo e quindi a valore zero...ai fini del diritto di collazione...chi vuol capire capisca...

B) La facoltà del fisco di intromettersi pesantemente
in questioni strettamente di diritto privato per il semplice fatto che ne possa scaturire un maggiore introito per lo stato....

Onde evitare il richiamo di Guardiano, vorrei ritornare brevemente sul "PARCO"... Per rimarcare
l'insulsaggine o la stranezza delle due situazioni: Potrei usucapire (in base alla sentenza segnalata da Jerri48) un pezzetto di un terreno condominiale comune, per definizione indivisibile, marcandolo e chiudendolo anche in modo precario e senza connotati catastali mentre mia figlia nuda proprietaria e di fatto usuaria a vita dell'alloggio non lo può fare??? A voi la risposta. Per Jerri 48. Come dice Daniele 80(?) in un altro forum, è possibile che il giudice non abbia la giusta competenza in materia di BENI, o perlomeno del vero significato di tale parola: un bene deve avere una sua precisa e netta visibilità di compiutezza:
una bicicletta, una pelliccia, un pianoforte sono beni
compiuti....un pezzetto di terreno condominiale
anche se illecitamente e indebitamente marcato non fosse per altro che non è accatastato e,credo, non accatastabile, non ha la stessa visibilità e compiutezza di un terreno agricolo abbandonato e incolto ma debitamente accatastato. Quanto sopra
senza certezze e all'insegna dell'incertezza. Quiproquo.
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
un pezzetto di un terreno condominiale comune, per definizione indivisibile, marcandolo e chiudendolo anche in modo precario e senza connotati catastali
Caro quiproquo leggo sempre con interesse i tuoi interventi ed a conferma di quanto detto sull' usucapione ti racconto questo fatto. Qualche mese fa, sono andato a trovare un mio cucino, in quanto sua madre, moglie di un mio zio carnale, era morta rasentando per qualche giorno i 100 anni compiuti. Mentre ci accingevamo ad uscire con la sua auto per recarci al cimitero notavo che il cortile condominiale diventato parcheggio auto scoperto per i condomini a circa 3/4 della sua lunghezza era interrotto da delle aiuole tenute malissimo. Alla mia domanda come mai il condominio non avesse provveduto a far diventare parcheggio tutto lo spazio disponibile mi ha risposto: eh caro mio, questa è una triste storia sulla riconoscenza umana. Cinquant'anni fa i condomini autorizzarono il portiere ad utilizzare un pezzo del cortille condominiale, che all'epoca era un prato incolto, per farci una serra per coltivare verdure. Era un modo per venire incontro ad una persona che aveva una famiglia numerosa e che veniva pagato molto poco, secondo i canoni di allora, e quindi non era mai stata richiesta una cifra, ancorché simbolica, per l'affitto. 20 anni fa, a seguito del fatto che il comune decise di regolamentare la sosta nel quartiere con il pedaggio a pagamento, il condominio decise a sua volta di convertire il cortile in posti auto per i condomini e qui la sorpresa: il portiere, nel frattempo andato da tempo in pensione, non essendo stato sostituito ma avendo mantenuto la coltivazione dell' orto ha fatto valere il diritto di proprietà per usucapione della striscia di terra coltivata. In sostanza aveva chiesto soldi per vendere il terreno che gli era stato dato in uso bonariamente. Questo fatto è accaduto a Napoli quartiere fuorigrotta, ed i condomini se ne sono avuta a male, ed hanno rifiutato di comprare. Il portiere ormai è morto da parecchi anni, i figli non hanno nemmeno nell'anticamera del cervello di andare a coltivarsi l'orto. Così il terreno e rimasto di loro proprietà gravato con la servitù di passaggio delle auto condominiali in quanto lo spazio condominiale prosiegue anche dopo l'orto. Altro che l'usucapione è più facile a dirsi che a farsi.
 
J

JERRY48

Ospite
Come dice Daniele 80(?)

Che calza a pennello!!!

mentre mia figlia nuda proprietaria e di fatto usuaria a vita dell'alloggio non lo può fare???

Ci sono le leggi? Perchè non dobbiamo rispettarle? Ecco spiegato perchè in Italia ci sono tanti avvocati; se "quella legge" non ci permette di fare quel che è di nostro gradimento e vantaggio, quel giudice non capisce un'hacca, andiamo in appello e avanti ancora...in cima!

Il problema, a mio parere, è che vogliamo sempre risparmiare, e sopratutto per aggirare la collazione e senza pagare le giuste tasse per ogni atto notarile che deve essere fatto.
(niente di personale, poichè non sono al corrente delle tue finanze)
 

quiproquo

Membro Senior
Proprietario Casa
Per Luigi C./ Innanzitutto ringrazio e ricambio,estendo la mia riconoscenza a tutti i propisti,nessuno escluso. L'esempio che hai portato dimostra cosa intendo io per modifica delle storture
legislative. Prima però sono d'accordo con Jerri 48 ed altri (Arciera...) che hanno giustamente sostenuto che l'usufrutto non si usucapisce...con un piccolo ma...io avanzavo l'ipotesi di usucapire l'alloggio non l'usufrutto e chiedevo a destra e a manca (e continuo a chiederlo a voi tutti) come si fa a usucapire un alloggio...???sia o meno gravato da usufrutto???
quali sono le condizioni essenziali??? E una volta
elencatele perchè a Pincopallina sì e a mia figlia no??? Ritornando alle storture. Se ci fosse un legislatore disinteressato (mi dispiace, non ce ne sono...quasi tutti vengono dalla facoltà di legge, senza rancore..ho parenti e amici avvocati...)
si accorgerebbe della stortura e modificherebbe il codice civile in modo da favorire la libertà di rinunciare a questo diritto reale in modo semplice e non punitivo. Avevo anche invocato il primo comma dell'art.C.C. n.1014 che indica la prescrizione per il
"NON USO" ventennale...praticamente un usucapione alla rovescia....Come dovrebbe essere il mio caso...respinto dal notaio perchè, costretto a pagare prima l'ICI e poi l'IMU, avrei realizzato un uso passivo...pur sempre uso...SIC!!! Più stortura di così non ne vedo all'orizzonte...! Perchè non interviene il famelico legislatore??? A voi l'ardua risposta. Grazie. Quiproquo.
 
J

JERRY48

Ospite
quali sono le condizioni essenziali???

Richiesta con testimoni comprovanti:
Di un immobile: utenze intestate (non contestate) e pagamenti effettuati
Di essere il possessore del bene, curandolo come se fosse stato tuo
Di averlo posseduto almeno per 20 anni senza interruzioni
Di non averlo ottenuto con violenza
Che tutti avrebbero potuto identificare con facilità chi possedeva il bene
Sentenza da parte del giudice e registrazione con nuovo nominativo del proprietario

Questo caso si può verificare anche tra parenti in una proprietà indivisa
 

quiproquo

Membro Senior
Proprietario Casa
Per Jerri48. Le leggi, come le sentenze, vanno rispettate. io non sono un fuorilegge come quel fottutissimo eccellentissimo ganimede impenitente, ridefloratore di giovani pulzelle, più o meno consenzienti, più o meno compensate con denaro, prebende, e lavori eccellenti...omissis... Possono però essere messe in discussione, specie quando producono concrete e visibili iniquità facilmente eliminabili...Non esiste la perfezione e i legislatori sono uomini come tutti e una legge pur giusta nel suo afflato di base può non più esserlo per il modo
e le articolazione con cui viene licenziata. Non appartengo alla schiera qualunquista....se ti ricordi,
io, pur angustiato concretamente dall'IMU sostenni
ripetutamente nel forum da me iniziato (IMU sì - IMU no) la necessità di accettarlo sia pure senza fare salti di gioia. Il problema per noi semplici cittadini è che non abbiamo neanche la possibilità di sottoporlo alla pubblica attenzione perchè anche il potere mediatico non fa il proprio dovere e chiude le porte non lasciando neanche spiragli..Il tutto resta nel chiuso di dibattiti di circoli e associazioni..
Anche tu, comunque, a volte fai il PETER PAN e a volte fai il morilizzatore....Un pochino di maggiore
coerenza, data la tua indubbia competenza in vari
settori, andrebbe solo a tuo e a nostro vantaggio.
Non ti offendere come Essezeta...Io mi auguro sempre di essere costruttivo. Se a volte non ci riesco anticipo le più sentite scuse. Quiproquo.
 
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arciera

Membro Senior
Proprietario Casa
Io non penso che tua figlia non possa usucapire l'appartamento. Non perchè non si può usucapire un diritto. Ma perchè è tua figlia. Il fisco ha ragione quando ti prospettano una donazione indiretta. perchè è così. in effetti. e come vedi non ci sono storture perchè se fossi io al posto di tua figlia potrei benissimo usucapire l'appartamento, non usucapirei l'usufrutto, ma l'immobile. Tu saresti avvisato perchè sull'appartamento vi è un diritto. Se io riesco a dimostrare che l'ho usato in maniera esclusiva, escludendoti insomma, il tuo diritto va a farsi friggere. (come ha fatto il portiere ad usucapire l'orto e il condominio a non essere stato avvertito è un mistero che forse solo l'amministratore sa e sapeva. Il condominio avrebbe potuto benissimo opporsi all'usucapione perchè lo ha prestato coscientemente.) Però quel che dice Jerry è pure giusto. L'usucapione può avvenire anche tra parenti. Potresti, tramite tua figlia, mettere a posto questa stortura. Anche se a parer mio, se fossi un dirigente dell'Agenzia delle Entrate, non te la farei passare: sempre di donazione indiretta si tratta. E non sarà il tuo caso, ma in questo modo se passasse la cosa, quanti danni ci sarebbero? quanti diritti sarebbero calpestati? di legittime, di tasse, e quant'altro
 
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