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con l'occasione di inviare le tue scuse prova a chiedere all'amministratore su quale presupposto si basa la richiesta di rispristino allo stato originale perché tutto sommato a te sembra che non hai trasgredito gli articoli di legge, anzi ci sono diverse sentenze della Cassazione che sono a favore delle modifiche sullo stesso standard di quelle che hai effettuato tu.

[USER=46111]@Dimaraz[/USER] francamente gli avvocati dicono che sono i clienti che perdono....

Ma non solo gli avvocati perdono anche i magistrati quando fanno le cause possono avere torto: il condominio dove abito originariamente era formato da una cooperativa di magistrati, all'epoca (primi anni '60) agli inizi della carriera.  Nei primi anni '80, (io non avevo ancora comprato casa) si verificò, a causa delle perdite della condotta fognaria, una voragine nella via proprio davanti sia al cancello di ingresso pedonale e sia al cancello carraio. La strada rimase chiusa per circa 1 anno e per gli abitanti del palazzo fu costruito un camminamento in legno e ferro con tanto di scale e corrimano per accedere al portone di ingresso. Terminati i lavori i condòmini decisero di far causa al comune di Roma per aver riconosciuti i danni protratti per così lungo tempo. Nonostante l'istanza fosse stata preparata sotto l'egida del 1° Presedente della Cassazione, che era un condòmino, la causa ebbe esito negativo.

Il fatto l'ho saputo casualmente dall'amministratore dopo 3 mesi che avevo comprato casa anche se l'aspetto più preoccupante era il dissesto stradale.


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