Allego la mappa per aiutare la comprensione del racconto. Mio nonno era proprietario di un ampio terreno con carreggiata che la attraversava. Ha due figli, Giuseppe e Olinto ora defunti; Giuseppe ha due figli, Caterina ed Eligio mentre Olindo ha mia cugina Angiola. Nonno Angelo vende nel 1983 un lotto a mio fratello (227 o 203), si costituisce nell’atto una servitù reciproca tra i due per la carreggiata, fino a tutto il lato est della proprietà di Eligio. Due anni dopo Giuseppe e Olindo dividono la proprietà con Giuseppe a Ovest e Olinto a Est, mentre tutto il sud resta a Giuseppe, nell’atto si delineano in arancione le due servitù comuni, quella a nord la si amplia nel cortile, a forma di trapezio, e si dice che Olinto si creerà una strada propria oltre le due servitù in arancione, strada che io segno in rosa, mentre mio padre continua ad usare quella in rosso e in grigio. Il notaio scrive che le servitù servono a raggiungere i fabbricati oggetto dell’atto e valgono per sé, eredi ed aventi causa. Nel 1999 Giuseppe dona a me ( e a mio marito) un lotto e quello di fianco a mio fratello (ESCLUDENDO IL CAPANNONE IN MEZZO CHE TIENE PER SE’), dando a me la possibilità (che abito da sempre nella casa di mio padre) di un passaggio a piedi dalla servitù arancione fino al mio lotto. Nel 2000 io acquisto la nuda proprietà della casa di mio padre (dove ho sempre abitato dalla nascita) che mantiene l’usufrutto. Nel 2010 acquisto da mio padre un pezzettino di capannone che mio padre si era “dimenticato” di donarmi nel 1999 (in realtà fu un accordo fra il geometra e mio fratello). Per me basterebbe questo atto a darmi la possibillità di servitù della carreggiata “storica” segnata in rosso in quanto mio padre poteva accedere al pezzettino e raggiungere gli altri capannoni e la sua casa solo usando tale carreggiata (che ha sempre usato, l’attività fra l’altro egli la termina nel 2010) e con l’atto io ricevo tutte le servitù attive e passive. Nel 2015 io e mio fratello dividiamo, io e mia madre andiamo contro un testamento a suo favore, risolviamo con un corposo atto di mediazione dove io alla fine sono rimasta da sola, senza avvocato e geometra che ho eliminato, prendendo un avvocato di apparenza per la firma finale dato che la mediazione prevede l’assistenza legale. Per fortuna l’avvocato di mio fratello è bravo, precisissimo e rivelatosi onesto nell’assistenza comune. Vi sono a mio avviso i presupposti per avere il passaggio in rosso per usucapione ma soprattutto per destinazione del capo famiglia (le proprietà erano di mio padre che ne aliena una a mio fratello e qui, dove mi interessa, appunto sulla carreggiata in rosso, si viene a creare la servitù di mio padre sul lotto di mio fratello, poi pochi mesi dopo mio padre vende a me la casa e anche qui acquisto i suoi diritti di servitù che nell’atto vendono confermati. Altra fonte di diritto, dalla servitù arancione a sud che serve per accedere ai fabbricati, e io posseggo in seguito a divisione con mio fratello il pezzo di capannone (1855) che quindi posso raggiungere da nord ma anche da sud attraverso necessariamente la carreggiata rossa. Nel 2015 con la divisione si scrive che:” Caterina, anche per i propri eredi ed aventi causa, riconosce il diritto a Eligio e agli eredi ed aventi causa dello stesso:… iii) di mantenere il paletto esistente sulla carrareccia di cui il mappale n. …”, credo che questo significhi solo che lui ha questo diritto che in effetti ha senza che io glielo riconosca, non si scrive niente però riguardo alla chiave ma credo di avere il diritto ora di chiedergliela e di chiedergli quella per la catena posta all’altro lato della carreggiata rossa. Mia cugina o meglio il marito è abbastanza arrabbiato perché mio fratello pur di non scendere e togliere la catena, fa un dribbling con la macchina e passa sul suo, ma non solo, la figlia di mio fratello sale proprio per la sua strada rosa….e non contribuisce mai a pagare la pulizia della servitù a nord, sterrata, che richiede strappo di erbe e che in pratica facciamo solo io e mio marito. Dato che l’altro giorno mia cognata è venuta a chiedermi dove è la mia proprietà attorno alla sua casa perché glliela devo segare, cosa che più o meno facciamo completamente, ma lei lo vuole in maniera precisa precisa, ho scoperto tante cose anche su questo partendo dal 1069 cc e da una sentenza Cassazione del 2017 e ho guardato bene le carte e internet. Ora se mi spetta voglio la servitù rossa, per usarla in caso di necessità.