per quella che è la mia esperienza, credo che il requisito durc sì, durc no, scaturisca dal tipo di appalto e dal tipo di cantiere (non necessariamente edile) al quale il lavoro si riferisce.
per esempio, sino al 2008, nella babele delle leggi che regolavano la sicurezza nei cantieri, ovvero la 494, erano previste tutta una serie di verifiche (POS, PSC, schede anagrafiche società e libro matricola, dispositivi di protezione individuale) a cura del direttore dei lavori (e/o il responsabile della sicurezza in fase di progettazione e/o di esecuzione). queste figure sono tutt'ora obbligatorie. ecco, tra i requisiti previsti, c'era anche la dichiarazione di regolarità contributiva, DURC, che in qualche caso, sarebbe stata da aggiornare a seconda della durata dei lavori. non bastava un durc di mesi precedenti perchè in quel frangente la ditta appaltatrice e subappaltatrice avrebbe potuto omettere dei pagamenti di contributi se in crisi.
tutto ciò, che ora è approdato nel famigerato testo unico dlgs 81/2008 rimane invariato soprattutto se l'appalto è di tipo pubblico e non necessariamente edile.
Invece, nel tuo caso, sempre precedentemente al dlgs 81/2008 vigeva anche la famosa 626 (che non regolava , ad esempio, solo il tipo di sedie o di microclima del tuo ufficio) ma anche le normative inerenti i contratti di somministrazione (è il tuo caso).
la committente (es, ufficio) doveva comunicare all'appaltatore (es. ditta di pulizie) l'elenco dei rischi specifici e/o ambientali della sede ove si svolge continuativamente la natura del contratto (anche di breve durata). questo era l'articolo 7 della 626.
ora, con l'81/2008, l'art 7 della 626 e dei rischi specifici e/o ambientali è sostituito dal DUVRI documento unico di valutazione dei rischi da interferenza.
la novità sostanziale che separa la 626 dall'81 è proprio la valutazione delle interferenze che potrebbero scaturire tra ditte differenti che operano nell'ambito di un unico posto di lavoro, oltre i consueti dipendenti della committente (chi stipula in contratto).
ti faccio un esempio: la signora delle pulizie rovescia un secchio di acqua mentre l'elettricista sta sistemando un condizionatore, ecco, immagina quale infortunio potrebbe scaturire da una interferenza come questa.
a sommi capi, la redazione di un DUVRI non è trascendentale, si trovano molti esempi in rete, anche sotto la voce DVR; DUVRI, DUVR, e cmq dlgs 81/08 nella sua complessita.
meglio farlo incompleto che non farlo per niente, così recitano gli ispettori del lavoro e delle ASL...
spero di essere stato concreto che se prolisso...
g.