Luciapp

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Buongiorno a tutti, saro' breve. Premetto che non ho trovato nulla che trattasse specificamente questo aspetto. Ho di recente acquistato un appartamento sito nel centro storico della mia citta' (quindi ante 67) sul cui rogito e' riportato che accettavo lo stato di fatto degli impianti. Se (spero tanto di no) tra tot tempo dovessi avere la necessità di rivenderlo, potrei farlo stante la non conformita' degli impianti? A voi risulta che la compravendita di un immobile i cui impianti non siano a norma puo' avvenire in queste condizioni (quindi senza impianti conformi) una ed una sola volta? Sarei quindi obbligato a rifare tutto in caso di vendita (data la particolare conformazione della casa si tratterebbe di sfasciare tutto, a fronte di una spesa abnorme)? In questa eventualità una dichiarazione di rispondenza (diri) potrebbe sostituirsi ad una dichiarazione di conformita' dei vari impianti? Grazie molte a chi vorrà replicare
 

AnArchi

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Non esiste una norma particolare dove tu posa richiedere o consegnare la certificazione degli impianti in caso di cessione dell'immobile a qualsiasi titolo ... la norma sulla certificazione degli impianti (DM 37/08 ex L.46/90) impone che gli impianti devono essere regolari e certificati perchè in caso di incidente di qualsiasi genere, allora rispondi per la mancata regolarità degli stessi; ovvero per la mancanza della documentazione.
 

Luciapp

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Proprietario Casa
Molto gentile, quindi tendi ad escludere categoricamente l'esistenza di una norma come quella sopra descritta? Potrei cioè rivendere l'immobile cosi' come l'ho acquistato, ovvero munito di impianti funzionanti ma non a norma? La mia preoccupazione/perplessita' deriva dal fatto che un commercialista (un caro amico peraltro) sostiene perentoriamente che la compravendita di una casa sprovvista di certificazione di conformita' degli impianti puo' avvenire soltanto una volta, non di piu'.
 

Dimaraz

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Proprietario Casa
E da dove ricava tale ipotesi il tuo commercialista?

In tal maniera chi compra un immobili con impianti "datti" ( per inciso pur sempre "a norma" per il tempo della costruzione) poi sarebbe "costretto" a rifare tutto anche se volesse rinunciare (per sopraggiunte difficoltà economi ne) al progetto iniziale.
Ma per piacere!!!

Unico obbligo di messa a norma sarebbe qualora intendesse "locare" tale unità.
 

Luigi Criscuolo

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griz

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in generale è possibile dichiarare che gli impianti non siano a norma nel caso in cui l'acquirente intenda ristrutturare l'immobile e non lo abiti così com'è. Credo che il commercialista si sia riferito a questo caso. Comunque si può anche vedere se gli impianti possano essere conformi ad una norma precedente alla attuale e magari adattati con inserimento di dispositivi salvavita, se però sono particolarmente vecchi sono anche pericolosi e si devono rifare
 

Luciapp

Membro Attivo
Proprietario Casa
E da dove ricava tale ipotesi il tuo commercialista?

In tal maniera chi compra un immobili con impianti "datti" ( per inciso pur sempre "a norma" per il tempo della costruzione) poi sarebbe "costretto" a rifare tutto anche se volesse rinunciare (per sopraggiunte difficoltà economi ne) al progetto iniziale.
Ma per piacere!!!

Unico obbligo di messa a norma sarebbe qualora intendesse "locare" tale unità.
Anche a me la cosa appare senza senso oltre che ingiusta, pero' al momento non posso chiedere delucidazioni perche' il commercialista e' in ferie.
Ribadisco pero' che mi ha particolarmente colpito la sua assoluta convinzione rispetto a quanto mi andava dicendo...mi auguro che si sia trattato di una grossa svista

Se hai comprato per andare ad abitarci ti conviene, per la tua sicurezza, mettere l'impianto a norma. Idem se lo vuoi affittare. Comunque leggi qua
Agenzia Immobiliare Alvis | Blog Certificazione e Sicurezza Impianti nella Vendita e nella Locazione
Gli impianti e le dichiarazioni di conformità
Grazie, in questi documenti non c'e' traccia di norme del genere, se non quella di dover necessariamente adeguare gli impianti in caso di ristrutturazione (cosi m'e' parso di capire)...ma la realizzazione di un tramezzo e' considerata ristrutturazione?
Rispetto al consiglio di adeguare comunque gli impianti ho il problema che questa casa e' strutturata in modo particolare ed ha pareti spessissime, un rifacimento totale mi costerebbe sui 20000 euro (preventivo approssimativo di una ditta). Inoltre le case del centro storico della mia citta' (oltre ad essere per la grandissima parte sprovviste di agibilita') hanno quasi tutte gli impianti datati pur essendo locate o abitate dai proprietari (giusto una annotazione statistica).
Parlandoci francamente, se un impianto e' ben fatto pur se non a norma, perche' dovrei rifarlo?
Da sempre vivo in case dove mai ho avuto certificazioni di conformita', e come me la totalita' dei famoliari-amici interpellati, l'unica persona che conosco con impianti normati e' un cugino che vive in una abitazione di recentissima fattura.
Rispetto ad una ipotetica locazione e' chiaro che sarei responsabile in caso di incidente derivante da malfunzionamento, questa e' l'unica eventualita' (alquanto remota mi pare) per cui mi sentirei piu' tranquillo con (almeno) l'impianto elettrico conforme ai requisiti di legge.
Scusate se ho sparato qualche baggianata, per me queste sono cose "nuove".
Grazie a tutti
 

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