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Lette tutte le opinioni, mi sono fatto una idea, alexsandrelli ha ragione da vendere per rientrare quanto prima nel diritto di accedere alla sua proprietà esclusiva, i carabinieri potranno intervenire su ordinamento da parte di un giudice, su denuncia o esposto non credo interverranno in via definitiva, perciò mi auspico che alex si rivolga quanto prima ad un bravo legale.
la questione è mal posta, si tratta di realizzare immediati ed efficaci garanzie di tutela degli onesti e dei titolari di violati diritti.belle parole... però mi piacerebbe sapere quale sarebbe, nella storia dell'umanità, l'epoca "giusta" nella quale non siano esistite persone meno che oneste...
Non entro nel merito di altri argomenti, ma secondo il mio parere ci starebbe tutto un procedimento d'urgenza per danno temuto art. 700 c.p.c., starà al giudice se accoglierlo o no.la questione è mal posta, si tratta di realizzare immediati ed efficaci garanzie di tutela degli onesti e dei titolari di violati diritti.
L'attuale condizione della "giustizia" nella Repubblica Italiana è, a mio parere, nella condizione esattamente opposta a quella auspicata.
Anche lo stesso principio del "favor rei" risulta sempre più applicato in ottica di "sfavor victimis", in ambito penale.
Quelli che una volta erano i rei, oggi sono amnistiati, indultati, svuotacarcerati, domiciliati, prescritti, condonati... e subito dopo intervistati in tv (a pagamento, coi soldi del canone)
Se questo è lo status in ambito penalistico (i cui luminari sono indicati tra i principi non solo del Foro, ma anche dell'evasione fiscale), figuriamoci cosa possa succedere in campo imbarbaristico, cioè quello che una volta si chiamava "civilistico" (e cercava di esserlo, allora...)
Per tornare al punto: l'utilizzo della casa altrui con modalità "uti scis dominus", e senza titolarità di diritti, una volta costituiva fattispecie penalmente rilevante.
Ma le Istituzioni erano guidate da soggetti di ben diverso spessore, allora, che coi loro comportamenti davano l'esempio (in modo opposto a quelli di oggi, e dei tempi recenti)
Condivido, ma ho la fortuna di aver assistito a una diversa soluzione, secondo me migliore.Non entro nel merito di altri argomenti, ma secondo il mio parere ci starebbe tutto un procedimento d'urgenza per danno temuto art. 700 c.p.c., starà al giudice se accoglierlo o no.
la questione è mal posta, si tratta di realizzare immediati ed efficaci garanzie di tutela degli onesti e dei titolari di violati diritti.
L'attuale condizione della "giustizia" nella Repubblica Italiana è, a mio parere, nella condizione esattamente opposta a quella auspicata.
Anche lo stesso principio del "favor rei" risulta sempre più applicato in ottica di "sfavor victimis", in ambito penale.
Quelli che una volta erano i rei, oggi sono amnistiati, indultati, svuotacarcerati, domiciliati, prescritti, condonati... e subito dopo intervistati in tv (a pagamento, coi soldi del canone)
Se questo è lo status in ambito penalistico (i cui luminari sono indicati tra i principi non solo del Foro, ma anche dell'evasione fiscale), figuriamoci cosa possa succedere in campo imbarbaristico, cioè quello che una volta si chiamava "civilistico" (e cercava di esserlo, allora...)
è chiaro che qui si confondono grossolanamente le carattesristiche del sistema normativo con il (mal)funzionamento dell'apparato politico-burocratico che amministra la giustizia.....
una volta quando?Per tornare al punto: l'utilizzo della casa altrui con modalità "uti scis dominus", e senza titolarità di diritti, una volta costituiva fattispecie penalmente rilevante.
quale altro fondamento avrebbe l'antichissimo istituto dell'usucapione se non proprio "l'utilizzo della cosa altrui con modalità uti scis dominus, e senza titolarità di diritti"?
questa illuminante storiella dimostra semmai una volta di più che i Carabinieri non esorbitano dai propri poteri:La locale Stazione dei Carabinieri, interessata dal Comune, in poche ore rintracciò i familiari delle deceduta, e nonostante abitassero in località molto lontana (come il proprietario) li fece accorrere con urgenza, dopo aver accertato che avevano copia delle chiavi....
Non so cosa sarebbe successo se i familiari/eredi avessero messo in campo tutte le citazioni di "diritto" riportate da erwan su questo forum... forse il Maresciallo avrebbe desistito lavandosene le mani, o forse li avrebbe invitati in Caserma, a sottoscrivere appositi verbali, che forse avrebbero richiesto ore ed ore, con prosieguo notturno, per essere completati...
P.S. Non ricordo bene: il Trentino fa parte della Repubblica Italiana? E in quella, avviene ovunque così?
Che dovrei dire? Alex ha molte soluzioni, potrebbe provare anche questa strada, male che vada, ne farà un'altra.Condivido, ma ho la fortuna di aver assistito a una diversa soluzione, secondo me migliore.
Nell'anno 2000, in un Comune del Trentino, un proprietario fu invitato con telegramma dal Comune a rimuovere la neve accumulata sul tetto, perchè minacciava di precipitare su un fondo vicino e sul suolo pubblico.
Il proprietario rispose telefonicamente che non aveva le chiavi di cancello del cortile e di casa, che erano in possesso della usufruttuaria. La quale, ad insaputa del proprietario, era deceduta alcuni giorni prima.
La locale Stazione dei Carabinieri, interessata dal Comune, in poche ore rintracciò i familiari delle deceduta, e nonostante abitassero in località molto lontana (come il proprietario) li fece accorrere con urgenza, dopo aver accertato che avevano copia delle chiavi.
Forse esorbitando dalle funzioni obbligatorie, ma certamente operando in ottica di buon senso e servizio civile, il Maresciallo dei Carabinieri "intrattenne" i familiari/eredi sull'opportunità, anche a tutela di loro rischi, di consegnare le chiavi al proprietario, eventualmente previo inventario dei mobili e oggetti della defunta, e/o rimozione totale o parziale di essi, o quantomeno di quelli di maggior valore, nell'immediato.
Così avvenne, e tutto filò liscio, anche se l'inventario dei beni richiese tempi più lunghi, ma gli eredi (più d'uno, e che furono accertati dopo, in assenza di testamento) pare si fossero poi accordati tra loro per non dichiarare i mobili nell'inventario, e spartirseli senza verbali, dato il minimo valore complessivo, forse inferiore ai costi di recupero e trasporto.
Non so cosa sarebbe successo se i familiari/eredi avessero messo in campo tutte le citazioni di "diritto" riportate da erwan su questo forum... forse il Maresciallo avrebbe desistito lavandosene le mani, o forse li avrebbe invitati in Caserma, a sottoscrivere appositi verbali, che forse avrebbero richiesto ore ed ore, con prosieguo notturno, per essere completati...
P.S. Non ricordo bene: il Trentino fa parte della Repubblica Italiana? E in quella, avviene ovunque così?
L'istituto dell'usucapione (mai sentita citazione più a sproposito di questa) consta nel possesso di buona fede continuato, senza opposizione del proprietario.una volta quando?
quale altro fondamento avrebbe l'antichissimo istituto dell'usucapione se non proprio "l'utilizzo della cosa altrui con modalità uti scis dominus, e senza titolarità di diritti"?
potrà non mia cere la mia citazione ma almeno è corretta.L'istituto dell'usucapione (mai sentita citazione più a sproposito di questa) consta nel possesso di buona fede continuato, senza opposizione del proprietario.
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