Buonasera a tutte e tutti quanti.
Sono proprietario di un piccolo fabbricato collocato nel centro storico della mia città, fabbricato costituito da due piccoli appartamenti, immancabili zone comuni, un bel giardino privato (interno). Inoltre, sono altresì proprietario di un piccolo ufficio (con ingresso sulla strada) che si trova strutturalmente affianco e attaccato al summenzionato fabbricato.
Attualmente, uno dei due appartamenti e l'ufficetto sono dati regolarmente in affitto a un primo conduttore (C1), con due contratti di locazione distinti, mentre anche il restante appartamento è regolarmente concesso in affitto, ma a un secondo e differente conduttore (C2). Abbiamo quindi due conduttori diversi e tre distinti contratti di locazione, tutti quanti registrati e iniziati in momenti ben diversi.
Ora, C1 mi ha anticipato il desiderio di recedere da entrambi i suoi contratti di locazione, ed eventualmente di valutare una mia possibile proposta di vendita (qualora gliela volessi avanzare) dell'intero fabbricato e dell'ufficio. Al riguardo, valutazioni monetarie e tempistiche non sono ancora state menzionate anche se, verosimilmente, C1 si rifarà vivo prima della fine del 2020 o (al più tardi) all'inizio del 2021, desideroso di parlare di cifre.
Al momento, le rendite delle tre unità immobiliari sono buone, con un mercato cittadino delle locazioni ancora dinamico e (pare) sicuro per i residenziali, mentre decisamente più in dubbio per il commerciale.
Ora, poiché prevedo di poter vivere ancora per altri 30-40 anni, mi domando cosa potrebbe essere più conveniente scegliere oggi tra:
1. tentare di vendere ogni mia proprietà a C1, nell'imminente futuro;
2. tentare di continuare a tenere in affitto le mie suddette proprietà e pensare, in un momento successivo, ragionevolmente lontano nel tempo, di vendere in blocco quanto da me posseduto, a chiunque potrebbe essere interessato;
3. tentare di continuare a tenere in affitto le mie suddette proprietà e pensare, in un momento successivo, ragionevolmente lontano nel tempo, di vendere separatamente e singolarmente quanto da me posseduto, sapendo anche che l'ufficio piccolo potrebbe essere proposto come potenziale garage (da lasciare da trasformare da parte del potenziale acquirente) e da abbinare a uno dei due appartamenti.
Quale ritenete possa essere la scelta più oculata?
Grazie in anticipo a chiunque voglia riportare la sua opinione!
P.S. Giusto una curiosità: qualora si optasse per la strategia al punto 3, chi rimarrebbe proprietario delle zone comuni, mano a mano che i due appartamenti venissero venduti?
Sono proprietario di un piccolo fabbricato collocato nel centro storico della mia città, fabbricato costituito da due piccoli appartamenti, immancabili zone comuni, un bel giardino privato (interno). Inoltre, sono altresì proprietario di un piccolo ufficio (con ingresso sulla strada) che si trova strutturalmente affianco e attaccato al summenzionato fabbricato.
Attualmente, uno dei due appartamenti e l'ufficetto sono dati regolarmente in affitto a un primo conduttore (C1), con due contratti di locazione distinti, mentre anche il restante appartamento è regolarmente concesso in affitto, ma a un secondo e differente conduttore (C2). Abbiamo quindi due conduttori diversi e tre distinti contratti di locazione, tutti quanti registrati e iniziati in momenti ben diversi.
Ora, C1 mi ha anticipato il desiderio di recedere da entrambi i suoi contratti di locazione, ed eventualmente di valutare una mia possibile proposta di vendita (qualora gliela volessi avanzare) dell'intero fabbricato e dell'ufficio. Al riguardo, valutazioni monetarie e tempistiche non sono ancora state menzionate anche se, verosimilmente, C1 si rifarà vivo prima della fine del 2020 o (al più tardi) all'inizio del 2021, desideroso di parlare di cifre.
Al momento, le rendite delle tre unità immobiliari sono buone, con un mercato cittadino delle locazioni ancora dinamico e (pare) sicuro per i residenziali, mentre decisamente più in dubbio per il commerciale.
Ora, poiché prevedo di poter vivere ancora per altri 30-40 anni, mi domando cosa potrebbe essere più conveniente scegliere oggi tra:
1. tentare di vendere ogni mia proprietà a C1, nell'imminente futuro;
2. tentare di continuare a tenere in affitto le mie suddette proprietà e pensare, in un momento successivo, ragionevolmente lontano nel tempo, di vendere in blocco quanto da me posseduto, a chiunque potrebbe essere interessato;
3. tentare di continuare a tenere in affitto le mie suddette proprietà e pensare, in un momento successivo, ragionevolmente lontano nel tempo, di vendere separatamente e singolarmente quanto da me posseduto, sapendo anche che l'ufficio piccolo potrebbe essere proposto come potenziale garage (da lasciare da trasformare da parte del potenziale acquirente) e da abbinare a uno dei due appartamenti.
Quale ritenete possa essere la scelta più oculata?
Grazie in anticipo a chiunque voglia riportare la sua opinione!
P.S. Giusto una curiosità: qualora si optasse per la strategia al punto 3, chi rimarrebbe proprietario delle zone comuni, mano a mano che i due appartamenti venissero venduti?