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Membro Attivo
La legge (sembra) prescrive che la manutenzione periodica della caldaia individuale di riscaldamento debba essere imperativamente fatta dal rappresentante/concessionario della casa costruttrice. Da un paio d’anni il manutentore (sembra) sia costretto per legge a controllare la conformità di tutti gli impianti della cucina (fornelli, sfiati, camini, ecc.) alle norme vigenti e comunicare imperativamente, pena multa salata, al comune le eventuali anomalie, che il comune segnalerà con una lettera all’utente l’obbligo di sistemare entro sessanta giorni (!!) le irregolarità, informando anche la provincia, la quale provvederà a emettere delle sanzioni in caso di inadempienza. Tutto questo comporta che il manutentore, per liberarsi da eventuali responsabilità, segnali tutto quello che è possibile segnalare, anche solo per presunto difetto. Ora mi chiedo, e chiedo a chi mi può aiutare: cosa c’entra il manutentore della caldaia con il tubo di alimentazione della cucina del gas, con lo sfiato della cappa aspirante, ecc.?? E mi chiedo inoltre, perché non posso far fare la manutenzione da un altro professionista abilitato ad emettere certificazione? Tutto questo anche perché , per esperienza personale, quando sono dovuto intervenire nessuno mi ha saputo chiaramente dire cosa dovevo fare e come dovevo dimostrare quello che eventualmente avevo fatto (impossibile avere risposta sia da comune che provincia, malgrado e.mail e raccomandate). Grazie.