Dovresti avere il certificato di Agibilità in mano come sopra ti ho scritto e farlo vedere al tuo tecnico per sapere; qualcosa dovrà pur esserci in Comune!
ottimo
proverò a sentire al comune facendo un accesso agli atti
grazie
Registrarsi è gratis ed elimina la pubblicità
Dovresti avere il certificato di Agibilità in mano come sopra ti ho scritto e farlo vedere al tuo tecnico per sapere; qualcosa dovrà pur esserci in Comune!
Al limite se non ci fosse potrà chiedere i danni, però almeno è corretto sincerarsi di tutto prima di scontrarsi tramite legale e magari rischiare di perdere!Mi sa tanto che si stia perdendo tempo senza analizzare il problema che è stato postato precedentemente. La situazione è chiara e non ci sono ambiguità. Il problema è che uno vorrebbe ciò che proprio non può avere, stante la documentazione citata.
Puoi insabbiare quanto vuoi ma ad oggi e, fortunatamente oserei dire, per chi compra ci sono molte più tutele in questi casi; è un casino arrivare a menzionare in atto la presenza dell’Agibilità e poi questa manca per qualche motivo.se costruttore e tecnico comunale hanno fatto il "biscotto" tenderanno ad insabbiare.
Ho visto che le due porte finestre che danno accesso al terrazzo hanno forma trapezia . Non so se hai fatto un sopralluogo durante il cantiere di costruzione, ma non hai visto che per uscire sul terrazzo devi abbassare non solo la testa ma anche piegare le ginocchia? e questo per buona parte della superficie del solaio?
Se fosse come ho interpretato, non ci sarebbe discussione: il problema sarebbe stato prospettato in modo improprio.Il colmo del tetto passa per l'asse della porta finestra come avevo fatto notare.
Alla luce di quanto risulta dagli interventi precedenti l'unità immobiliare che si sviluppa su piano abitabile e piano mansarde è accatastato come A/3. Questo non vuol dire che il piano superiore sia abitabile, potrebbe tranquillamente essere un sottotetto, locale di sgombero che interverrà in quota nella determinazione della superficie e della consistenza. Non credo che risulti da nessuna parte che sia stato scritto che si tratta di due abitazioni categoria A/3. Inoltre le due abitazioni per essere tali devono essere autonome, nel senso che devono essere dotate di una cucina, alta almeno m 2,70 ed un bagno alto + di m 2,40. Ogni abitazione deve avere un suo accesso indipendente.
Pertanto credo che @enneci si sia documentato con incompetenti.
Secondo me hai perfettamente ragione: è un sottotetto individuato da voi geometri come area di sgombero. Vicino a casa mia ho diversi casi simili (costruzioni del 1993/95), gli appartamenti sono stati venduti dall'impresa costruttrice completamente finiti ad eccezione del sottotetto che al momento del compromesso era ancora privo di piastrelle e divisione interna. Nel periodo intercorrente tra il compromesso ed il rogito, circa 3 mesi, con altra impresa e previa presentazione di una pratica al Comune (penso anche al catasto) da parte di un geometra, il sottotetto è stato suddiviso in 3 "aree di sgombero", con impianto elettrico, idrico, etc. Dal lato pratico ognuno ha fatto quello che più gli confaceva: uno studio, una biblioteca, una doccia, etc.Se fosse come ho interpretato,
Non mi è sfuggito tanto è vero cheScusate se insisto, ma credo che vi sia sfuggito questo:
Se fosse come ho interpretato, non ci sarebbe discussione: il problema sarebbe stato prospettato in modo improprio.
L’ho detto con parole diverse ma il concerto era il tuo.Detto questo l’A/3 non rileva nulla come dice il tuo avvocato in quanto Tutti i vani che non sono indipendenti e che non hanno in autonomia reddituale propria non possono essere staccati dal A/3 e censiti in C/2.
Anch’io ne ho vendute parecchie di questo tipo ma sul atto notarile le vendevo come con piano abitabile e sottotetto non abitabile ma calpestabile di modo che (chi avesse comunque voluto farci qualcosa per poi rivendere) non sarebbe poi potuto venire da me a contestare alcunché come in questo caso.Secondo me hai perfettamente ragione: è un sottotetto individuato da voi geometri come area di sgombero. Vicino a casa mia ho diversi casi simili (costruzioni del 1993/95), gli appartamenti sono stati venduti dall'impresa costruttrice completamente finiti ad eccezione del sottotetto che al momento del compromesso era ancora privo di piastrelle e divisione interna. Nel periodo intercorrente tra il compromesso ed il rogito, circa 3 mesi, con altra impresa e previa presentazione di una pratica al Comune (penso anche al catasto) da parte di un geometra, il sottotetto è stato suddiviso in 3 "aree di sgombero", con impianto elettrico, idrico, etc. Dal lato pratico ognuno ha fatto quello che più gli confaceva: uno studio, una biblioteca, una doccia, etc.
Naturalmente quest'area di sgombero non costituisce un subalterno e non ha una rendita distinta.
Gratis per sempre!