Cari amici, questa domanda nasconde un problema assai più incisivo, che non riusciamo ancora a percepire perchè in fondo stiamo parlando "degli altri" (i più ricchi del paese).
Il punto della questione è che il reddito finanziario (ciò che per nostra fortuna o nostra furbizia riusciamo bene o male a metterci in tasca ogni mese), non corrisponde affatto al reddito reale (il valore economico relazionale) che offriamo in cambio del nostro "stipendio".
Questa è una realtà evidente a tutti coloro che la vogliono vedere, specialmente in questo periodo in cui si tagliano le spese sociali (ossia si diminuisce lo stipendio a insegnanti, infermieri, operatori sociali, etc...etc...), per pagare debiti che i nostri politicanti hanno contratto sulle nostre teste (ossia si ingrassano le tasche dei banchieri che in realtà meriterebbero di fallire, ma non succede perchè l' attuale politica li favorisce).
In questa prospettiva la cosiddetta "patrimoniale" assume un significato di redistribuzione giusta e sacrosanta, che dovrebbe essere molto incisiva ed avere degli scopi politici da definire.
O questi discorsi scomodi cominciamo a farli, oppure stiamo discutendo di aria fritta:
Buone parole: A che ora comincia la rivoluzione?