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Non entro nei meandri delle interpretazioni giuridiche, ma ricordo che il diritto di abitazione (art. 1022) ha una portata abbastanza allargata.


Chi ha diritto di abitazione di una casa può abitarla limitatamente ai bisogni suoi   e della sua famiglia.


E mi pare di aver letto che vengono inclusi tra i famigli anche le persone estranee alla famiglia naturale, ma addette alla cura ed assistenza dell'avente il diritto.


Difficile pensare che il figlio (magari prediletto) non rientri in questa definizione.


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