Secondo me la vicenda di
@Peppe libani si è svolta come segue.
Alla scadenza del contratto (ipotizziamo fine settembre) ha concordato col locatore di scalare le due mensilità di deposito cauzionale dagli ultimi canoni.
Quindi lui ha pagato con bonifici fino al mese di luglio compreso.
Il locatore ha chiuso il contratto all'Agenzia delle Entrate con data di risoluzione 31 luglio.
Giustamente Peppe osserva che la data di risoluzione esatta è 30 settembre, e lamenta la (seppur piccola) evasione fiscale del locatore.
Nonché un danno (seppur minimo) per il conduttore, che godeva di detrazioni fiscali inerenti il contratto di locazione.
Ora potrebbe pensare di volgere l'accaduto a suo vantaggio: dimostrando che la locazione è finita il 31 luglio lui risulta in regola con tutti i bonifici, e chiede la restituzione del deposito cauzionale.
Mentre in realtà ha occupato l'immobile fino a settembre compreso, compensando la cauzione con i canoni.
A parte che non sarebbe corretto, occorre verificare se il locatore può opporsi alla restituzione della cauzione. Dimostrando la reale data di fine occupazione (30 settembre) e il mancato pagamento degli ultimi due mesi in quanto compensati.
Forse anche il verbale di rilascio è stato retrodatato al 31 luglio, per farlo coincidere con la data di risoluzione comunicata all'Agenzia delle Entrate?
Vi sono delle prove oggettive che dimostrino l'effettiva data di rilascio da parte del conduttore?