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<blockquote data-quote="virgi" data-source="post: 246569" data-attributes="member: 47901"><p>Salve a tutti, vorrei porre un quesito: nel 2013 abbiamo affittato il piano terra della nostra villetta, al primo piano abitiamo noi, l'impianto di riscaldamento è centralizzato.</p><p>Prima di affittare abbiamo fatto inserire nell'appartamento tre caloriferi, che sono andati ad aggiungersi ai due già esistenti.</p><p>L'inverno 2013 tutto bene, la bolletta è stata divisa in due, in quanto gli appartamenti hanno la stessa superficie, una parte pagata da noi e l'altra dagli inquilini.</p><p>L'inverno scorso il conduttore si lamenta dicendo che in una camera e nel bagno fa freddo: noi provvediamo facendo sostituire i caloriferi esistenti con altri con un maggior potere calorico, calcolato sulla cubatura dei locali interessati. Dopo la sostituzione tutto bene.</p><p>Quest'anno il conduttore mi informa a fine novembre che i caloriferi ( i tre aggiunti) si scaldano appena.</p><p>Noi facciamo intervenire un primo tecnico che ci dice che una pompa è bruciata , un secondo tecnico invece interviene sull'impianto elettrico perchè dice che le pompe sono a posto.</p><p>Il conduttore continua a lamentarsi del freddo, intanto arriva la prima bolletta da dividere e lui dice che ne dobbiamo parlare, perchè nel frattempo per ovviare alla mancanza di calore, ha dovuto acquistare una stufetta a petrolio, che ha già comprato diverse taniche e che costano tanto.</p><p>L'ultimo tecnico uscito in questi giorni dice che lui non intende mettere mano al lavoro fatto da altri, perchè l'impianto dei caloriferi aggiunti è stato fatto male e così non potranno mai scaldarsi (come mai però prima si scaldavano regolarmente?). Noi pensavamo di fare uno sconto al conduttore sulla sua parte di bolletta di circa il 40%; potrebbe essere equo? Inoltre credo che vorrà il risarcimento del costo sostenuto per l'acquisto della stufa e di quello per l'acquisto delle taniche...cosa mi compete?</p><p>Ringrazio anticipatamente chi mi potrà dare consigli in merito</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="virgi, post: 246569, member: 47901"] Salve a tutti, vorrei porre un quesito: nel 2013 abbiamo affittato il piano terra della nostra villetta, al primo piano abitiamo noi, l'impianto di riscaldamento è centralizzato. Prima di affittare abbiamo fatto inserire nell'appartamento tre caloriferi, che sono andati ad aggiungersi ai due già esistenti. L'inverno 2013 tutto bene, la bolletta è stata divisa in due, in quanto gli appartamenti hanno la stessa superficie, una parte pagata da noi e l'altra dagli inquilini. L'inverno scorso il conduttore si lamenta dicendo che in una camera e nel bagno fa freddo: noi provvediamo facendo sostituire i caloriferi esistenti con altri con un maggior potere calorico, calcolato sulla cubatura dei locali interessati. Dopo la sostituzione tutto bene. Quest'anno il conduttore mi informa a fine novembre che i caloriferi ( i tre aggiunti) si scaldano appena. Noi facciamo intervenire un primo tecnico che ci dice che una pompa è bruciata , un secondo tecnico invece interviene sull'impianto elettrico perchè dice che le pompe sono a posto. Il conduttore continua a lamentarsi del freddo, intanto arriva la prima bolletta da dividere e lui dice che ne dobbiamo parlare, perchè nel frattempo per ovviare alla mancanza di calore, ha dovuto acquistare una stufetta a petrolio, che ha già comprato diverse taniche e che costano tanto. L'ultimo tecnico uscito in questi giorni dice che lui non intende mettere mano al lavoro fatto da altri, perchè l'impianto dei caloriferi aggiunti è stato fatto male e così non potranno mai scaldarsi (come mai però prima si scaldavano regolarmente?). Noi pensavamo di fare uno sconto al conduttore sulla sua parte di bolletta di circa il 40%; potrebbe essere equo? Inoltre credo che vorrà il risarcimento del costo sostenuto per l'acquisto della stufa e di quello per l'acquisto delle taniche...cosa mi compete? Ringrazio anticipatamente chi mi potrà dare consigli in merito [/QUOTE]
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