Io l'impianto elettrico di un immobile ante anni 60 lo farei rifare comunque. Rispetto agli standard di oggi sarebbe decisamente pericoloso lasciarlo come è. Fili elettrici rigidi, circuito luce senza messa a terra, prese usurate ... non mi sembra il caso né per viverci né per affittare. Un bravo elettricista di chiederà 1.500/2.000 Euro per rifare tutto e rilasciarti una dichiarazione. Poi non avrai più patemi. Per gli altri impianti (riscaldamento e idraulico) bisogna valutare il loro stato, ma almeno lì non corri rischi di creare danni con conseguenze penali.
Curiosa la tua opinione. Ognuno è libero di crearsi i propri "patemi d'Animo" ... ma partiamo dal fondo. Non entro negli aspetti penali, sui quali non sono titolato.
Se per impianto di riscaldamento e idraulico, comprendi eventualmente l'impianto a gas, sei proprio sicuro di non correre rischi? Quasi sempre i tubi sono giuntati/raccordati: e nel tempo sono rimasti integri? Sul gas andrei cauto. Con l'acqua ... puoi rischiare un po' di danè.
Impianto elettrico:
-lo sai che i fili rigidi (ovviamente integri e lasciati dove stanno) non presentano alcun pericolo? Sono stati aboliti dagli usi domestici perchè scomodi e soggetti a maggiori perdite (effetto pelle) rispetto a quelli multifilari, non perchè pericolosi.
-che il collegamento di terra non è il toccasana di ogni inconveniente, ed ancora oggi si considerano
adeguati gli impianti residenziali ante '90 con la presenza del differenziale magnetotermico (=salvavita)? DM 37/08
Prese esistenti: qui il discorso è diverso: certamente un impianto realizzato negli anni '60 è stato dimensionato per assorbimenti piuttosto limitati, in genere non superiori a 3kW; è si avevano minori esigenze di prese varie, per tutti gli apparecchi oggi somuni (telefonini, PC, ecc) Agiungerei anche che le prese esistenti forse non hanno la protezione ai contatti diretti: una loro sostituzione la si eseguirebbe in un paio d'ore di lavoro.
Complessivamente l'acquirente, o il conduttore, entrando in un appartamento degli anni 60, deve sapere già a priori che in genere le pareti opache non sono isolate, gli infissi erano a vetro semplice, gli scarichi e sifoni sono vecchi di 60 anni, ecc.
Insomma: Miss Italia 2020 è certamente più ben messa di Miss Italia 1980.
Si compra nello stato di fatto.
Comprando, certamente valuterei la situazione reale: mettere in bilancio il rifacimento degli impianti, è certamente un condivisibile suggerimento: e se non ci sono mai stati interventi di ristrutturazione, inizierei dal bagno, poi eventualmente dall'impianto gas, poi dall'impianto elettrico.
Quanto agli obblighi connessi ai contratti concordati, non so esprimermi: certamente prima del 1990 la dichiarazione di conformità, nemmeno esisteva.
E nessuna legge impone il rifacimento degli impianti.