Ho avviato lo sfratto per morosità a un mio inquilino , ma questo, non apre la porta a nessuno e quindi la posta va tutta in giacenza.
Questo non è un problema.
La notifica che il tuo avvocato ha inviato all'inquilino intimandogli lo sfratto per morosità e la citazione a comparire in tribunale, è comunque valida. Anche se l'inquilino non la ritira.
A me è successo alcune volte, e devo dire che è stato persino un vantaggio!
Non ritirando le notifiche, l'inquilino non sa che deve presentarsi in udienza. Se non si presenta il giudice convalida subito lo sfratto.
Se invece l'inquilino fosse al corrente della citazione e si presentasse in tribunale, probabilmente chiederebbe ed otterrebbe dal giudice il termine di grazia (generalmente vengono concessi 90 giorni, se ricorrono determinate circostanze persino 120 giorni!).
Ciò significa ulteriori perdite di tempo, una seconda udienza (durante la quale magari l'inquilino non sana la morosità perché non può pagare o se ne frega), altre spese per il proprietario (più udienze ci sono più aumenta la parcella dell'avvocato...).
Per cui non occorre inviare le notifiche ad altri indirizzi.
Considera anche che generalmente sui contratti di locazione c'è una clausola che recita: "A tutti gli effetti del presente contratto, compresa la notifica degli atti esecutivi, il conduttore elegge domicilio nei locali a lui locati".
Non è rilevante che l'inquilino abiti altrove e non possa o non voglia ritirare la posta e le notifiche a lui indirizzate.