gugu

Membro Ordinario
Conduttore
Se io recupero un sottotetto (più o meno le leggi regionali sono simili in questo) posso anche alzare il tetto ed ottenere una agibilità della parte mansardata che rimane comunque lì. E quindi creare un nuovo piano mansardato abitabile nel mio edificio.
Se dopo qualche anno faccio una ristrutturazione di quell'edificio, visto che dal 2013 è permessa anche la modifica della sagoma, posso spostare la parte mansardata recuperata ed eventualmente abbassare l'edificio spostando i metri cubi del sottotetto (ora abitabili) in altra parte, ad es. allargando il mio edificio e creando una o più stanze nuove al piano terra.
Ritengo che quanto descritto sopra sia possbile senza problemi.
E se faccio un'unica pratica edilizia recuperando il sottotetto e spostando subito la volumetria recuperata in una stanza in più al piano terra, visto che ristrutturo modificando la sagoma (che ai tempi del recupero sottotetti non era possibile e quindi non era previsto in quella legge), cosa che adesso è possbile, secondo voi posso fare questa pratica con un unico intervento?
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Dipende sempre se il PRG del Comune in quella zona prevede il sopralzo (che può anche essere) dipende se le nuove quote esterne del fabbricato (rese necessarie per rendere edificabile la mansarda) non vengano superate con l'intervento. Purtroppo darti una risposta certa è impossibile senza un sopralluogo in casa tua, un confronto per capire nel dettaglio cosa vuoi ottenere magari un professionista vedendo il fabbricato ed analizzate le superfici e volumi in base alle tue richieste può darti un consiglio, un idea a cui non avevi minimamente pensato. Il tutto ovviamente con il PRG in mano anche se è il minimo dei problemi visto che molti Comuni già mettono sia le Norme di attuazione e le mappe on line. Una volta acquisite previo sopralluogo si ragiona con il proprietario su come fare per (la soluzione più economica e veloce nonché funzionale per le proprie esigenze). Io farei così.
 

gugu

Membro Ordinario
Conduttore
Ti ringrazio, ma il problema non è quello. Ovviamente il rialzo del sottotetto si può fare. Il discorso è teorico (ma avrebbe una applicazione pratica), ed il tecnico non può che rivolgersi al Comune. Ma il Comune (interpellato) non sa che pesci pigliare. Cerco di ripetermi meglio: recupero il sottotetto (e si può). Sucessivamente sposto la volumetria recuperata in altra parte dell'edificio tramite una ristrutturazione (ed ovviamente si può, utilizzando il decreto Letta del fare del 2013). La domanda è: posso fare tutto in un solo colpo? Con un'unica domanda ed un solo lavoro?
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Quando c'è di mezzo una volumetria, fai un PdC per forza e per variarlo a quanto assentito fai una variante al PdC stesso, non puoi fare altrimenti quando di mezzo ci sono sia i volumi e come conseguenza anche i prospetti della casa.
 

griz

Membro Storico
Professionista
non credo sia possibile un'operazione del genere, secondo me il recupero del sottotrtto non si configura come aumento della volumetria in quanto parametro di edificabilità ma in un uso diverso di un volume preesistente anche se viene aumentato modificando ed alzando le falde. Quindi il volume supplementare così ottenuto non si può ritenere esistente e riciclare come si vuole
Questo a mia opinione, poi spesso le interpretazioni seguono altre vie
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
non credo sia possibile un'operazione del genere, secondo me il recupero del sottotrtto non si configura come aumento della volumetria in quanto parametro di edificabilità ma in un uso diverso di un volume preesistente anche se viene aumentato modificando ed alzando le falde. Quindi il volume supplementare così ottenuto non si può ritenere esistente e riciclare come si vuole
Questo a mia opinione, poi spesso le interpretazioni seguono altre vie
Ovviamente per fare tutto questo bisogna avere le idee ben chiare prima in partenza.
La variante ovviamente deve essere concessa (non è detto che lo sia per forza). Occorre avere le idee cristalline (non solo chiare) prima di partire a fare tutto questo.
Personalmente non do per scontato ne che questa variante sia concessa ne l'esatto contrario. Staremo a vedere.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Dove opero io è necessario presentare due proposte. Con la prima potresti alzare le falde per rendere abitabile il sottotetto, con conseguente cambio di destinazione d'uso ed aumento del volume. Evidentemente come ha detto Daniele devi rientrare nei parametri, ovvero ti puoi avvalere del piano scala. Terminati lavori, potrai presentare il nuovo progetto per trasferire i volumi esistenti, sempre nel rispetto dei parametri della zona urbanistica: superficie coperta, distanze, superficie a parcheggio.
 

gugu

Membro Ordinario
Conduttore
Dove opero io è necessario presentare due proposte. Con la prima potresti alzare le falde per rendere abitabile il sottotetto, con conseguente cambio di destinazione d'uso ed aumento del volume. Evidentemente come ha detto Daniele devi rientrare nei parametri, ovvero ti puoi avvalere del piano scala. Terminati lavori, potrai presentare il nuovo progetto per trasferire i volumi esistenti, sempre nel rispetto dei parametri della zona urbanistica: superficie coperta, distanze, superficie a parcheggio.
Questo è molto interessante. D'accordo per presentare due proposte. Ma quando la prima è accettata potrei presentare subito la seconda proposta, senza fare i lavori della prima. Oppure devo finire i lavori e solo dopo, a lavori terminati, posso presentare la seconda? Perchè diventa un po'un assurdo: si permettono le due proposte in sequenza però si devono effettuare (e pagare) due lavori di cui il primo viene poi cancellato dal secondo.
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Dove opero io è necessario presentare due proposte. Con la prima potresti alzare le falde per rendere abitabile il sottotetto, con conseguente cambio di destinazione d'uso ed aumento del volume. Evidentemente come ha detto Daniele devi rientrare nei parametri, ovvero ti puoi avvalere del piano scala. Terminati lavori, potrai presentare il nuovo progetto per trasferire i volumi esistenti, sempre nel rispetto dei parametri della zona urbanistica: superficie coperta, distanze, superficie a parcheggio.
Idem qui, è che mi sembra molto oneroso quello che cerca di fare@gugu. Rendere non abitabile una mansarda poi diventata abitabile non so come si possa fare se non tirare via tutto (tramezzi, impianti e pavimenti e rialzo del tetto) per renderlo un locale accessorio. Spostare poi la volumetria tutta (ammesso che te lo permettano e per i vincoli urbanistici sia possibile) mi pare veramente un bella botta. Ma sicuramente @gugu ha i suoi buoni motivi.
 

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