Elisabetta2

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Ne risponde chi li fa . In ogni caso il proprietario resta il venditore fino al rogito . E se la ditta si dilegua secondo te chi ne risponde ? Finché non succede niente i problemi non ci sono e magari va tutto liscio . Ma perché rischiare per non attendere 2 mesi ? I problemi che possono sorgere sono comunque molti. In ogni caso non sono problemi tuoi dato che chi deve decidere lo ha già fatto
ne risponde sempre il proprietario, almeno così mi disse il notaio l'unica volta che ho venduto con questa clausola. Per fortuna è andato tutto bene, ma so di casi in cui a rogito non ci sono mai arrivati e i proponenti vivono tranquillamente nell'appartamento in attesa che finisca la causa.
 

basty

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In tema di responsabilità non sono un esperto ma condivido la risposta divElisabetta: e non dimentichiamo che anche le pratiche di ristrutturazione sono firmate dal proprietario pro tempore.
Poi, a che scopo solo due mesi e post ristrutturazione? In due mesi cosa cambia? Mai visto una ristrutturazione concludersi in due mesi. Salvo come dice Francesca la caparra fosse dell’80%.
 

gigi10

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Grazie,
Penso di avere colto i punti principali per la trattativa in corso, so comunque che la ristrutturazione è limitata.
Quindi:
- la richiesta è "non std"
- pertanto anticipo alto
- clausole protettive su tempistiche e danni
Ancora grazie per l'aiuto
 

davideboschi

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Proprietario Casa
In occasione della vendita della casa dei miei defunti nonni, l'acquirente mi fece proprio questa richiesta, di iniziare i lavori prima del rogito.
Io gli diedi il permesso, per iscritto, con la precisazione che in caso di non perfezionamento della compravendita i lavori fatti non sarebbero stati rimborsati, e che eventuali danni lasciati gli sarebbero stati addebitati.
Alla fine, comunque, andammo a rogito.

Devo dire che:
- era chiaro che la casa necessitava di ristrutturazione, quindi non si trattava semplicemente di personalizzazioni al gusto dell'acquirente
- l'acquirente aveva mostrato di essere persona responsabile e non un fanfarone né un facilone, inoltre comprava casa per sé e per la sua famiglia.
- personalmente mi ritengo in grado di valutare abbastanza bene il fattore umano e le persone con cui ho a che fare.

Quindi questa mia esperienza non ha valore assoluto: dipende dal caso.
 

basty

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Proprietario Casa
Devo dire che:
Ovviamente ogni caso fa storia a se, e va conosciuto in dettaglio: ma un immobile non è cosa da poco: e tutto si gioca su quanto l'acquirente è disposto ad impegnarsi. Vedi l'esempio di Francesca: la caparra deve essere ampiamente in grado di coprire qualunque evenienza. Poi si può discutere.
 

basty

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Proprietario Casa
Una situazione analoga, anche se non paragonabile, avviene quando certe richieste le fa l'inquilino potenziale: senza contratto firmato non concedo nessun ingresso e lavoro. Ci sono altre soluzioni: ad es. un canone minimo-figurativo per il tempo necessario, se sono necessari lavori di adeguamento (ad es. per certi locali ad uso commerciale): già così non si escludono i rischi, figuriamoci senza un impegno scritto e senza caparra adeguata.
 

griz

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Professionista
ne risponde sempre il proprietario, almeno così mi disse il notaio l'unica volta che ho venduto con questa clausola.
Va detto che, se è stato stipulato un compromesso, è possibile presentare una pratica edilizia da parte del promissario acquirente sotto propria responsabilità con autorizzazione del venditore
 

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