La persecuzione dell'abbonamento alla RAI

[Un giocatore]

come liberarci da una richiesta assillante ai limiti del comportamento camorristico per un obolo irrisorio rispetto ai veri grandi evasori.

Si risponde una volta e poi non più.

 

[Dimaraz]

Ma di fondo, il canone RAI è un'ennesima tassazione ingiusta e ingiustificata,

Non è più un "canone"...anche se la Rai stessa continua a giocare sull' equivoco (forse per timore di perdere buona parte di quelli che la pagano, se cambiassero sostantivo).

Essendo "Tassa sul possesso di apparato atto alle riproduzioni multimediali"...temo che anche privatizzassero o chiudessero la Rai la tassa rimarrebbe al pari di tutte le addizionali che nel corso dei secoli (???!!!) si sono aggiunte al prezzo dei carburanti.

Ps.
Pure il Pc è strumento idoneo e quindi tassabile.

 

[chiacchia]

Può essere utile? ogni tanto ai signori governatori qualcosa sfugge:
Di tutte le tasse che pagano gli italiani certamente il canone rai è quella meglio digerita. Da sempre legata al possesso del semplice apparecchio, è vista da molti come un obbligo al quale non si può sfuggire o quasi. La norma di recesso dal canone è assurda ed obsoleta, perché risalente a un periodo storico in cui c’era una tv ogni 50 utenti e gli unici canali erano quelli Rai, ma è stata superata da una pronuncia di una Commissione con un anelito di libertà. Una sentenza della Commissione Tributaria del Lazio(sentenza 597/2013) dice che chi non vuole pagare il Canone Rai di quest’anno e degli anni successivi deve inviare alla televisione di Stato la richiesta di oscuramento delle reti Rai.

Con questa domanda di rinuncia, la Rai è costretta a oscurare le proprie reti all’utenza da cui è arrivata la richiesta: dunque viene meno anche l’obbligo per il cittadino a pagare il canone della Rai. Secondo i giudici, quindi, la cartella del contribuente relativa al pagamento del canone Rai doveva essere annullata, visto che questi ha chiesto l’oscuramento delle reti. Inviata la richiesta, il cittadino ha smesso di pagare il canone mentre dalla Rai non era arrivata nessuna risposta.

Quando si trovato davanti la cartella del fisco relativa ai mancati pagamenti del canone, il contribuente l’ha impugnata e alla fine ha ottenuto ragione dai magistrati.

Ricordiamo amici lettori che la legge che inseriva la tassa (il canone appunto) risale nel lontano 1938, ai tempi di Mussolini, quando la televisione trasmetteva soltanto i canali della Rai. Sono passati più di 70 anni e ancora il Parlamento italiano non ha posto rimedio ad una legge che molti addetti ai lavori definiscono assurda.

Che ne pensate?


Fonte: Come fare per non pagare il Canone Rai | Sentenza della Commissione Tributaria del Lazio | Chicche Informatiche

 

[quiproquo]

Non è più un "canone"...anche se la Rai stessa continua a giocare sull' equivoco (forse per timore di perdere buona parte di quelli che la pagano, se cambiassero sostantivo).

Essendo "Tassa sul possesso di apparato atto alle riproduzioni multimediali"...temo che anche privatizzassero o chiudessero la Rai la tassa rimarrebbe al pari di tutte le addizionali che nel corso dei secoli (???!!!) si sono aggiunte al prezzo dei carburanti.

Ps.
Pure il Pc è strumento idoneo e quindi tassabile.

E allora??? E allora teniamoci mamma RAI...almeno la
possiamo criticare...!!! Mentre chi lo critica il famoso vecchietto
ridefloratore di giovani pulz...con il suo impero mediatico
improntato solo ad uno sfrenato consumismo...??? Chi ???
Nessuno...solo Quiproquo.

 

[Nemesis]

Che ne pensate?

Che la legge è chiara. L'imposta (canone TV) è dovuta per la detenzione di un apparecchio TV che riceve trasmissioni televisive (anche se non della RAI).

 

[Un giocatore]

Allora (peggio, per il cittadino) non è necessario il possesso, è sufficiente la detenzione.
Tuttavia (meglio, per il cittadino) l'apparecchio TV deve ricevere trasmissioni televisive.

 

[meri56]

Questo è il metodo per i furbi. Per gli intelligenti la RAI deve realizzare la TV on demand.

La TV on demand per la RAI esiste già (ed anche per varie altre piattaforme). Su internet. Riguarda solo i programmi prodotti dalla RAI o per i quali la RAI ha i diritti di diffusione a mezzo internet. Con internet poi puoi vedere i programmi in diretta di molti canali. Per questo motivo la tassa che impropriamente chiamiamo abbonamento va pagata da coloro che possiedono un televisore o un apparecchio atto a ricevere programmi radio o televisivi.
L'unica cosa buona è che si paga 1 sola volta indipendentemente dal numero di apparecchi posseduti e dalla loro collocazione (cioè ho 4 apparecchi dove risiedo e 2 nella casa al mare7montagna7campagna e pago solo 1 volta).
Siccome nel marasma di schifezze che ci propinano spuntano anche alcuni programmi buoni, o perlomeno che a me piacciono, e li vedo in tv o sul pc o li ascolto alla radio, sono disposta a pagare 'sta benedetta tassa..... anche perchè la paga mio marito ...
Chi decide di vivere come nell'800, senza radio, senza tv, senza pc e senza smartphone (ed è una scelta rispettabilissima) non ha nulla da temere. Al primo sollecito chieda subito una ispezione volta a verificare l'assenza di apparecchi adatti alla ricezione di programmi radiotelevisivi. Oppure non faccia nulla se non cestinare le richieste ed attendere la gradita visita di un ispettore che verificherà quanto sopra.

 

[pippopeppe]

sono disposta a pagare 'sta benedetta tassa..

di fatto il problema non è "come non pagare una tassa per la tv", ma il tartassamento continuo per convicerci o costringerci a pagarla.
se io massacro un mio debitore di richieste continue ai fini dell'assolvimento dei suoi doveri nei miei confronti come minimo mi becco una denuncia per "atti di persecuzione" ai limiti dello stalking.
perchè la Rai lo può fare senza pagarne le conseguenze?

 

[Un giocatore]

se io massacro un mio debitore di richieste continue ai fini dell'assolvimento dei suoi doveri nei miei confronti come minimo mi becco una denuncia per "atti di persecuzione" ai limiti dello stalking.

Il debitore deve capire che ha in mano i soldi di un altro. Non conosco il nome dato dai giudici a questo fatto, ma il fatto un nome ce l'ha.

 

[pippopeppe]

si ma nel caso in questione noi non abbiamo un debito, paghiamo una tassa.
se non la paghiamo al massimo siamo evasori, ma mai debitori.