donatella

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Non ho ancora capito il conteggio per applicare IVA agevolata al 10%.
Ho un preventivo per sostituzione caldaia a condensazione con tutti i lavori di messa in opera per un totale di euro 2500 + IVA.
Posso chiedere la fattura con il 10%?'
Grazie
 

Nemesis

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Per i lavori di manutenzione straordinaria, la caldaia è un "bene significativo". Quindi,
l'aliquota IVA agevolata si applica solo se ceduta nell’ambito del contratto
di appalto. E si applica ai predetti beni soltanto fino a concorrenza del valore della prestazione considerato al netto del valore dei beni stessi.
In pratica, l’aliquota del 10% si applica solo sulla differenza tra il valore complessivo
della prestazione e quello dei beni stessi.
Esempio: se la caldaia costasse 2.000 euro, e l'intervento complessivamente costasse 2.300 euro (con 300 euro di manodopera), l'aliquota ridotta 10% si applicherebbe solo su 300 euro.
Invece, nel caso di lavori di restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione, detto meccanismo non si applica. La caldaia è soggetta all'aliquota IVA 10% e si applica sia quando l’acquisto è fatto direttamente dal committente dei lavori sia quando ad acquistare i beni è la ditta o il prestatore d’opera che esegue i lavori.
 
Ultima modifica:

donatella

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Io ho fatto sostituzione caldaia, farò comunicazione Enea per usufruire della detrazione dell'Ecobonus 65% mi hanno messo anche le valvole di regolatrici
 

Dimaraz

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Esempio: se la caldaia costasse 2.000 euro, e l'intervento complessivamente costasse 2.300 euro (con 300 euro di manodopera), l'aliquota ridotta 10% si applicherebbe solo su 300 euro.

???
Da quando avrebbero cambiato criterio?

Bene significativo Euro 2.000
Manodopera Euro 300

IVA al 10% su (300+300) Euro 60
IVA al 22% su (2.000-300) Euro 374
 

Nemesis

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Bene significativo Euro 2.000
Manodopera Euro 300

IVA al 10% su (300+300) Euro 60
IVA al 22% su (2.000-300) Euro 374
Ma no! Come avevo scritto, l’IVA al 10% si applica sulla differenza tra l’importo complessivo dell’intervento (2.300 euro) e il costo dei beni significativi (2.000 euro). Quindi 2.300 euro - 2.000 euro = 300 euro.
IVA 10% su 300 = 30 euro.
IVA 22% su 2.000 = 440 euro.
 

Dimaraz

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Ma si.
Hai scritto la teoria corretta:

E si applica ai predetti beni soltanto fino a concorrenza del valore della prestazione considerato al netto del valore dei beni stessi.

Nell'esempio di calcolo che hai fatto si capisce che il bene va integralmente al 22 e applichi il 10 sulla sola manodopera.

Invece, come spiegato anche a pag. 12 della Guida Agenzia delle Entrate del 2019 per le ristrutturazioni, e a pag. 10 di quella per ecobonus...di cui riporto esempio:

ESEMPIO
Costo totale dell’intervento 5.300 euro, di cui:
a. per prestazione lavorativa 2.300 euro
b. costo dei beni significativi (per esempio, apparecchiature di condizionamento) 3.000
euro.
Su questi 3.000 euro di beni significativi, l’IVA al 10% si applica solo su 2.300 euro, cioè
sulla differenza tra l’importo complessivo dell’intervento e quello degli stessi beni
significativi (5.300 - 3.000 = 2.300).
Sul valore residuo (700 euro) l’IVA si applica nella misura ordinaria del 22%.
 

donatella

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allora se spendo 2500 di cui 1500 prestazione lavorativa e 1000 bene significativo
faccio 2500-1000=1500
la caldaia costa 1000 va al 10% e prestazione 1500 al 10%.
In conclusione va tutto al 10% il mio intervento?
 

Biz Consulting

Membro Attivo
Professionista
Premesso che il calcolo giusto per l'applicazione dell'IVA agevolata in caso di manutenzione ordinaria/straordinaria è quello riportato di @Dimaraz , mi permetto di aggiungere un aspetto fondamentale, ossia la forma della fattura.
Come indicato nella circolare 15/e del 2018:
<<Per quanto riguarda le modalità di fatturazione dell’intervento agevolato (i.e. manutenzione ordinaria o manutenzione straordinaria su immobili a prevalente destinazione abitativa privata) in cui è compresa la fornitura di un bene significativo, la norma di interpretazione autentica prevede che “la fattura emessa ai sensi dell'articolo 21 del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633, dal prestatore che realizza l'intervento di recupero agevolato deve indicare, oltre al servizio che costituisce l'oggetto della prestazione, anche i beni di valore significativo, individuati con il predetto decreto del Ministro delle finanze 29 dicembre 1999, che sono forniti nell'ambito dell'intervento stesso. […]”>>

Pare un'osservazione strana, ma il 90% delle fatture di termoidraulici che mi passano sotto mano riportano diciture molte generiche, senza scorpori tra prestazioni e prodotti (sovente addirittura con una singola voce) e spesso con IVA totale al 10%.
Per evitare contestazioni, quindi, è sempre bene controllare che le fatture riportino descrizioni formalmente corrette, dove sia chiaro in particolare il valore della manodopera.
Per la cronaca, ormai i fornitori hanno l'abitudine di "fare in modo" che gli importi siano sempre favorevoli all'applicazione dell'IVA 10%.

Il fatto che sia realmente così non è comunque un problema del contribuente, che non ha l'onere di accertarsi della correttezza degli stessi.
Se c'è qualcosa che non torna, l'Agenzia delle Entrate è in grado di rilevarlo attraverso controlli incrociati sulle fatture di carico e scarico di magazzino.
E vi assicuro che lo fa, perchè mi è già capitato di seguire verifiche su clienti che, alla fine, si sono rivelate mirate più al controllo delle operazioni dei fornitori che non dei contribuenti, con sanzioni comminate ai primi e detrazioni salve per i secondi.
 

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